Ridurre e alzare il seno con mastoplastica riduttiva e mastopessi

 La mastoplastica riduttiva, un intervento di chirurgia estetica plastica per la riduzione del seno, è richiesta soprattutto da donne (anche giovani) con un seno eccessivamente sviluppato e grande. Spesso infatti un seno troppo grosso e cadente crea alla donna difficoltà (anche alla schiena) e condizionamenti di vario genere. I problemi fisici portati da un seno troppo grande vanno dal mal di schiena, ad atteggiamenti e posizioni viziate della colonna vertebrale, e arrossamenti del solco sottomammario (pelle sotto al seno). La mastoplastica riduttiva ha lo scopo di ridurre il volume del seno e di riportarlo alla posizione ottimale, modellando il seno in base alla corporatura e al desiderio della donna e alzando e sollevando il seno cadente. Di solito l’ intervento di riduzione del seno è consigliato dopo i 20 anni. In età giovane, un seno troppo grande può provocare problemi funzionali oltre che estetici (seno cadente); nelle donne non più giovani, l’ intervento di mastoplastica riduttiva ha anche un significato di ringiovanimento: il seno cadente acquista forma e viene rialzato e modellato. Esistono molte tecniche di intervento di mastoplastica riduttiva a seconda del caso da risolvere. Le fasi principali dell’ intervento chirurgico per ridurre il seno sono la preparazione del lembo portante l’ aureola, che servirà a trasportarla nella nuova posizione; l’ asportazione del tessuto cutaneo e ghiandolare in eccesso; il modellamento del seno. L’ intervento di mastoplastica riduttiva richiede l’ anestesia generale e 1-2 giorni di ricovero. Negli ultimi 20 anni le tecniche di mastoplastica riduttiva sono state rivolte a ottenere risultati il più possibile duraturi nel tempo; ridurre gli esiti cicatriziali (cicatrici post-intervento). Questi due obiettivi vengono perseguiti contemporaneamente consentendo un rimodellamento del seno, la simmetria del seno, la stabilità e la durata nel tempo e cicatrici residue contenute.

Esercizi per addominali e gambe con pilates e la ginnastica a casa

 Qual’è l’ attrezzo migliore per fare ginnastica a casa ? Il nostro corpo ! Con il metodo pilates è possibile rimodellare il corpo, aumentare il tono muscolare, snellire e allungare i muscoli (soprattutto addominali e gambe) grazie ad esercizi semplici ma efficaci. Il Pilates è praticato da atleti, ballerini e star che con l’esercizio quotidiano modellano il loro corpo. Il metodo Pilates, creato negli anni ‘20 da Joseph Hurbertus Pilates, ha come obiettivo principale la conquista del benessere psicofisico. Il pilates attribuisce un’ importanza cruciale al baricentro (pancia e addominali), inteso come centro di equilibrio ed è usato soprattutto per potenziare, allungare e definire i muscoli senza stressarli né gonfiarli in modo innaturale. Per godere appieno dei vantaggi della tecnica pilates è necessario acquisire familiarità con i sei principi di base del metodo pilates: concentrazione, controllo, baricentro, fluidità del movimento, precisione e respirazione. Il pilates è un allenamento che consente di modellare e tonificare tutto il corpo: migliora la postura e trasforma addominali e gambe. La respirazione serve per migliorare la tecnica di esecuzione degli esercizi. Il pilates è un programma di allenamento alla portata di tutti: basta un materassino! Tutti possono praticare il pilates, indipendentemente dall’ età e dalla forma fisica. Per chi non ha tempo di andare in palestra, e per chi ama la ginnastica a casa, la Gaiam (azienda specializzata a livello mondiale nella produzione di video sul fitness e sul benessere presentata anche a Rimini Wellness 2008) propone una serie di Dvd a costi accessibili accompagnati anche da un libro per imparare il pilates con la ginnastica a casa.

Esercizi pre-parto: lo yoga in gravidanza

 Negli ultimi anni il tema della gravidanza sta uscendo da una serie di luoghi comuni che impedivano alla donna di vivere pienamente la gravidanza. Una risposta alle necessità della donna in gravidanza ed un sostegno a tutto tondo è offerto dallo yoga pre-parto: un percorso di esercizi pre-parto che si giova delle conoscenze di una disciplina millenaria e attenta alla persona in ogni suo aspetto come lo yoga. Ma in cosa consiste un corso di yoga pre-parto ? In estrema sintesi, un corso di yoga in gravidanza (o yoga pre-parto o yoga di preparazione al parto, comunque lo si voglia chiamare!) può essere definito come un sistema per affrontare in modo ottimale i mesi della gravidanza (oltre ad indicazioni mirate per l’ immediato post-parto). Grazie ad insegnamenti provenienti direttamente dalla disciplina dello yoga si segue un percorso integrato che insegna alla donna in gravidanza come vivere serenamente i cambiamenti (fisici ed emotivi) che la gravidanza porta con sé. Il percorso yoga è incentrato soprattutto sulla pratica e sull’esperienza di esercizi fisici ad hoc, volti a conoscere e fare propri degli strumenti utili ad alleviare in maniera naturale le tensioni che si manifestano con la gravidanza che modifica gli equilibri posturali della donna (tensioni a carico della colonna vertebrale, lombalgie e sciatalgie); tecniche di respirazione, utili alla donna come strumento per confrontarsi e gestire al meglio i propri stati d’animo (padronanza tecnica che si rivela poi fondamentale nel momento del travaglio per affrontare il dolore con la capacità di non creare ulteriori tensioni che non farebbero altro che aumentare le sensazioni di sofferenza e paura); tecniche di meditazione per rilassare le tensioni più profonde; momenti di approfondimento teorico-pratici, di aiuto alla donna per affrontare e conoscere meglio ogni tematica legata alla gravidanza (dall’ alimentazione alla cura di sé, dalle tecniche di massaggio in cui è coinvolto anche il partner ad aspetti di anatomia e fisiologia). A questi esercizi e tecniche di yoga va aggiunta la fondamentale importanza del lavoro di gruppo: donne in gravidanza che si confrontano con altre donne, che vivono la gravidanza non come momento o espressione di una tensione personale ma come terreno di scambio esperienziale e sostegno reciproco.

Il micro-trapianto di capelli per la calvizie

 Contro la calvizie, per la bellezza e l’ estetica maschile del terzo millennio affiora la terapia chirurgica della calvizie: il micro-trapianto follicolare di capelli. Il problema della alopecia androgenetica (comunemente detta calvizie) è infatti molto diffuso: l’ 80% degli uomini ne viene colpito nell’arco complessivo della vita. Il micro-trapianto follicolare di capelli è oggi il trattamento chirurgico più efficace nella risoluzione del problema della calvizie che affligge, creando un certo disagio psicologico, anche gli under 40. Chi richiede un trattamento per la calvizie, al di là del problema estetico, prova in genere un certo malessere, che in alcuni casi si traduce in una vero e proprio complesso con ripercussioni nel quotidiano. Il micro-trapianto follicolare, trattandosi di un intervento di graduale rinfoltimento, richiede più di una seduta. La tecnica del micro-trapianto di capelli è nata nei primi anni ’60: per circa trent’anni si sono trapiantati piccoli segmenti circolari di cuoio capelluto (isole) ciascuno contenente dagli 800 ai 1200 bulbi prelevati dalla regione posteriore del capo; questi venivano poi trapiantati nelle zone calve con un ottimo risultato funzionale, ma esteticamente non piacevole (il cosiddetto effetto “a ciuffo” o “a bambola”). Questo inconveniente oggi può essere ovviato dividendo le isole di cuoio capelluto in unità follicolari conteneti da uno a massimo tre o quattro bulbi, insieme alle strutture pilosebacee annesse, che vengono reimpiantate nella zona desiderata dando così un risultato estetico molto gradevole e naturale. Il numero di capelli che si può recuperare con questo approccio chirurgico è variabile: dipende dalla quantità di bulbi presenti per ogni isola donatrice, dalla loro fase o ciclo vitale, dalle condizioni psicofisiche del soggetto, dal numero di sedute previste in relazione all’ evoluzione della calvizie. E’ comunque un trattamento di grande soddisfazione: la capigliatura riacquisita dal soggetto è un elemento così gratificante che alla fine i disagi di ripetuti interventi (dovuti alle sedute del trattamento di microtrapianto) sono solo un ricordo.

Aumentare e modellare le labbra: filler e tecniche di aumento definitivo

 Le labbra hanno un ruolo fondamentale nell’ estetica del viso. Ecco perchè un numero sempre maggiore di donne richiedono un aumento di volume delle labbra. Alcune donne desiderano avere labbra molto più carnose, altre invece optano per un leggero ritocco delle labbra per mettere in evidenza il contorno della bocca e per eliminare le imperfezioni (piccole rughe, i cosiddetti segni di espressione). Oggi è possibile ottenere un aumento o un rimodellamento delle labbra grazie a trattamenti mirati sia di medicina estetica che di chirurgia estetica. Esistono infatti diverse tecniche che possono portare ad un aumento definitivo delle labbra oppure ad un aumento transitorio (filler iniettivi riassorbibili). L’ ACIDO IALURONICO è la sostanza oggi più utilizzata per i filler iniettivi per aumento delle labbra. L’ acido ialuronico è una sostanza naturale, normalmente presente in tutti i tessuti umani, che viene sintetizzata in laboratorio. L’ acido ialuronico viene iniettato a livello delle labbra con aghi sottilissimi per consentire una distribuzione molto precisa ed uniforme. Ma quali sono i pro e i contro dell’ uso dell’ acido ialuronico per l’ aumento e il rimodellamento delle labbra ?
I pro dell’ acido ialuronico:
– è un intervento di medicina estetica (non chirurgico), si pratica in ambulatorio, con o senza anestesia, nella maggior parte dei casi è possibile riprendere rapidamente le normali attività;
– si possono in seguito eseguire ritocchi;
– l’ acido ialuronico si riassorbe dopo 4-8 mesi ed è ideale per provare un nuovo look, si può decidere se ripeterlo o meno (non è un aumento definitivo);
– l’ acido ialuronico viene utilizzato anche per il riempimento delle rughe attorno alla bocca, nel contorno occhi, nei solchi naso-labiali;
– non necessita di un preliminare test cutaneo.
I contro dell’ acido ialuronico: la durata è limitata (si può comunque ripetere).

Conferenza di Medicina Omeopatica: Educarsi ed Educare – 28 Maggio Saluzzo (Cuneo)

 Mercoledì 28 Maggio si svolgerà a Saluzzo (Cuneo) alle ore 21 la conferenza di Medicina Omeopatica dal titolo: Educarsi ed Educare. Si tratta del terzo dibattito aperto al pubblico sul tema dell’ omeopatia organizzato da ADIMO (Associazione Di Informazione sulla Medicina Omeopatica senza fini di lucro) presso il Centro Studi Santa Chiara di via Alessandro Volta, 9. ADIMO è una associazione senza fini di lucro che si occupa di Omeopatia organizzando, grazie alla disponibilità dei medici omeopati associati, sessioni di visite aperte ai tesserati e non, volgendo particolare attenzione al paziente inteso come essere umano bisognoso di cure. Inoltre Adimo organizza incontri, conferenze, dibattiti imperniati sui principi generali dell’ Omeopatia e sui metodi di preparazione, confezionamento e distribuzione dei rimedi omeopatici basati sui principi dettati dalla farmacopea tedesca, rivolgendosi alle persone desiderose di conoscere la medicina omeopatica. In questa occasione il dottor Yousef Osama (Medico Omeopata Unicista specializzato in Chirurgia) intraprenderà un percorso, articolato in più incontri, che permetterà ai presenti di prendere coscienza col proprio io fisico e spirituale per imparare a conoscersi e capirsi, essendo fondamentale sapersi capire e sentire al fine di un buon trattamento omeopatico. L’ omeopatia è un mezzo per comprendere se stessi e per conservare lo stato di buona salute ovvero il benessere psico-fisico generale. Anche in questa occasione il dottor Osama risponderà ai quesiti, ai dubbi e alle problematiche poste dal pubblico presente in sala.

Fiori di Bach e floriterapia. Rimedi naturali adatti a tutti.

 La terapia e la cura con i fiori di Bach (floriterapia) deriva dalla scoperta di Edward Bach: i fiori, oltre ad avere proprietà mediche, possiedono anche il potere di agire sullo stato emozionale delle persone e di correggere i turbamenti interiori. Il rimedio con i fiori di Bach può essere preso da tutti, adulti e bambini, perchè è una terapia dolce, non invasiva e priva di effetti collaterali. Sono 39 i fiori classificati da Bach, ed ogni floriterapeuta li unisce a seconda del caso specifico. In genere si tratta di miscele composte da almeno tre o quattro fiori, ma ci sono anche terapeuti che arrivano ad aggiungerne di più. Si somministrano per gocce, sotto la lingua oppure diluite in acqua per 4 volte al giorno, ma è possibile assumerli sempre proprio perchè mirano a mandare un messaggio energetico al corpo. I cicli di terapia durano circa due mesi, poi il rimedio viene rivalutato in base alla risposta del soggetto. Ma come formula la cura il floriterapeuta ? Il presupposto di partenza della terapia con i fiori di Bach risiede nell’ ipotesi che l’ individuo non sviluppa la malattia quando si trova in una situazione di equilibrio, quando cioè le sue parti (psiche-emotività-dimensione fisica) risultano in armonia tra loro. Sulla base di questo principio, per diagnosticare il rimedio più adatto, il floriterapeuta cerca di conoscere a fondo il paziente: pensieri, stile di vita, paure, rapporto con gli altri. In questo modo il floriterapeuta è in grado di capire in quale situazione e perchè la persona avverte disagio (situazione di disequilibrio). La floriterapia attua quindi un’ indagine sulla persona nella sua completezza, e può rappresentare una terapia alternativa soprattutto per chi desidera adottare un approccio clinico integrato accostandosi anche all’ omeopatia. Ma quali sono le diverse proprietà dei fiori di Bach ? Eccone alcune per la salute e per l’ umore.

Crema viso e idratazione. Consigli e nuove creme idratanti.

 L’ idratazione della pelle del viso è molto importante: vento, sole, inquinamento, ma anche il naturale passare del tempo, sono le cause principali che rendono la pelle secca, che diventa ogni giorno più delicata e facilmente irritabile. Il rimedio migliore è nell’ uso di una crema idratante per il viso, soprattuto in vista dell’ estate, periodo in cui l’ acqua del mare e il sole seccano maggiormente la pelle. Un errore diffuso è pensare che l’ uso di creme idratanti sia necessario solo a chi ha la pelle secca, in realtà l’ idratazione è necessaria anche a chi ha la pelle normale o mista. Come fare a capire quando la pelle del viso ha sete? Se sfiorandola la sentite ruvida, è segno che è inaridita. Un altro segnale è la sensazione della ” pelle che tira”, a volte dovuta all’ uso di detergenti troppo aggressivi. Altro sintomo di secchezza è la perdita di luminosità, questo accade perchè le cellule esterne non sono più in grado di riflettere la luce. Anche l’ accentuarsi dei segni di espressione o la scoperta di piccole rughe può essere un segnale di pelle troppo secca. Le nuove creme idratanti per il viso oggi in commercio si basano su un nuovo mecanismo per idratare la pelle: non puntano più a restituire alla pelle le sostanze perse, ma stimolno i meccanismi di auto-idratazione della pelle del viso, riportandola così alla sua luminosità naturale. Alcuni esempi? Ecco alcune ottime creme giorno viso con protezione solare, da usare anche come base trucco. La nuova linea Ultracalming di Aveeno è l’ ideale per la pelle sensibile: contiene un particolare estratto vegetale messo a punto dai ricercatori, il Feverfew, che è un attivatore di antiossidanti e antinfiammatori. Alla formulazione è stato aggiunto acido ialuronico (ha un effetto antinvecchiamento ed è l’ idratante per eccellenza) e un insolito zucchero, il trealosio, scoperto osservando alcune piante desertiche in grado di diventare completamente secche e riprendersi miracolosamente una volta reidratate.

Farmaci urgenti senza ricetta. Come richiederli in farmacia.

 È oggi possibile acquistare i farmaci urgenti senza ricetta. Dal 11 maggio 2008 il farmacista può consegnare, in casi di urgenza, un medicinale anche se chi lo richiede non è munito di ricetta medica. Lo stabilisce il decreto ministeriale del 31 marzo 2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.86 del 11 aprile 2008. La norma garantisce ai pazienti di non interrompere i trattamenti in corso nei casi di patologia cronica e acuta o nei casi di dimissione ospedaliera; l’ erogazione dei farmaci senza ricetta, però, non è a carico del Servizio sanitario nazionale e quindi ricade sul paziente. Il farmacista può consegnare il farmaco a patto che vengano rispettate alcune condizioni. Se il paziente soffre di una patologia cronica, deve presentare una delle seguenti certificazioni:
– un documento rilasciato dall’autorità sanitaria che attesta la patologia;
– un documento firmato dal medico che attesta la patologia cronica indicando il farmaco per curarla;
– una ricetta scaduta da non più di 30 giorni.
Il paziente può ricevere il farmaco anche se:
– il farmacista conosce direttamente lo stato di salute della persona;
– nella stessa farmacia c’è una ricetta medica, riferita la paziente, in cui è prescritto il farmaco richiesto.

Mare: terapia naturale per il benessere come in un centro Spa

 Il mare è un vero e proprio centro benessere naturale. Camminando sulla spiaggia, respirando o semplicemente galleggiando in acqua (cose che facciamo normalmente al mare), facciamo una vera terapia come in centro benessere Spa. Infatti il mare si prende cura di noi e del nostro benessere in tanti modi: acqua, sole, iodio e sali minerali. Non è solo questione di acqua, ma soprattutto di aria se pensiamo agli effetti salutari rigeneranti di una vacanza al mare. Perchè il mare ci cura in tanti modi diversi raccolti nella parola talassoterapia. Il primo beneficio è senz’ altro l’ elemento liquido: l’ acqua. La vita inizia con l’ acqua, tornarci è un pò ritrovarsi nel liquido amniotico che ci ha contenuti e nutriti. E’ così che il mare fa bene con la semplice balneoterapia: non è necessario nuotare in acqua, ma basta starsene seduti sulla riva e lasciarsi idromassaggiare (perchè le onde sono un vero e proprio idromassaggio naturale gratis!): l’ effetto tonificante è assicurato per la pelle, i muscoli e il sistema circolatorio. Per chi si concede qualche movimento in più, gli effetti benefici sono a 360 gradi: prevenzione di crampi, riduzione dell’ adipe ai fianchi e della cellulite, diminuzione della rigidità a ginocchia, caviglie, schiena e spalle. L’ idroterapia, ampiamente utilizzata in campo estetico e nei centri benessere, poggia tutta sull’ alternanza di caldo e di freddo: ciò che avviene al mare nel passaggio dalla spiaggia (caldo) all’ acqua (freddo), un’ ottima forma di allenamento vascolare. Si parla invece di aerosolterapia per descrivere l’ effetto che le onde creano infrangendosi e sprigionando nell’ aria non solo iodio, ma numerosi sali minerali che possiedono un’ azione rimineralizzante per il corpo. Con la psammo terapia (o terapia della sabbia) si ha sorta di azione scrub ripulitrice, disinfettante e alcalinizzante per i tessuti più superficiali: una vera e propria terapia per curare dermatiti, eczemi e acne.