La fame, comunemente definita “nervosa” è un vero e proprio impulso incontrollabile che porta a mangiare anche quando non se ne ha realmente bisogno.
Possono scatenarsi degli attacchi di fame che sono legati a cause spesso di natura psicologica,
La voglia di dolci può prenderci in qualunque momento e le cause possono essere diverse, stress, nervosismo, sindrome premestruale, o semplice golosità e tentazioni in ogni dove. Il Natale è la festa delle leccornie per eccellenza e a volte diventa davvero difficile resistere ai dolcetti. Come possiamo ingannare o rimediare a questa voglia di dolce per salvaguardare la linea? Vediamo insieme qualche consiglio.
L’omeopatia è una tipologia di cura alternativa alla medicina tradizionale sempre più diffusa. Nel corso del tempo abbiamo raccolto una serie di post dedicati proprio alla soluzione, per via omeopatica, di tanti disturbi più o meno comuni che potete trovare a questi link Come curare con i rimedi omeopatici, Come curare con i rimedi omeopatici (II) e Come curare con i rimedi omeopatici (III).
Spesso si mangia anche quando non si ha realmente fame. Avete mai provato questa sensazione? Si chiama comunemente fame nervosa e si manifesta quando l’appetito è dettato dallo stress. Spesso il cibo diviene un rifugio o un valvola di sfogo per gli stati di rabbia e frustrazione.
Non è dunque il tuo stomaco che ha fame, ma la tua mente, ed è per questo che è bene capire le ragioni di un tale disturbo.
Continua la nostra raccolta di idee e consigli su come curare i principali disturbi che affliggono la nostra salute con i rimedi omeopatici. Avevamo già raccolto una serie di rimedi che potete consultare a questo link, in cui ci sono le cure omeopatiche a mal di schiena, stitichezza, mal d’orecchio, caldo eccessivo, insicurezza, acne, insonnia, sindrome premestruale, ipertensione, eczema, cefalea e così via.
Conosciuta per le sue proprietà simili al ginseng, la schisandra aiuta a dimagrire eliminando stress e fame nervosa ma non ha effetti collaterali. È una pianta originaria della Cina e della Russia, ed il nome cinese significa ‘bacca dai cinque sapori’, infatti, sono proprio le sue bacche a favorire il dimagrimento.
Lo fame nervosa porta a divorare quel che c’è nel piatto, grandi bocconi e velocità nel mangiare portano ad appesantire la digestione e procura gonfiore addominale. Black Eyed Susan favorisce il rilassamento e rallenta questi ritmi di vita così frettolosi.
Gli estratti della griffonia placano il desiderio di cibo ed in particolare la fame nervosa che ti fa buttare su dolci, pane, pasta, pizza e alimenti ricchi di carboidrati in genere. Ha effetti depurativi, disinfiamma e, se sei già dimagrita, ti aiuterà a mantenere il peso forma. La griffonia è una pianta tropicale, precursore endogeno della serotonina coinvolta nella regolazione del tono dell’umore, dell’appetito e della sessualità.
Quando ci si sente inquieti, agitati, spaventati e in uno stato di grande ansia per qualche evento della vita quotidiana, può capitare di sfogare sul cibo la propria emotività, la fame nervosa ti porta a rimpinzarti di snack, dolci, caramelle e cioccolata quasi fossero dei tranquillanti sempre disponibili e a portata di mano. Non si tratta certo di una fame fisiologica ma di un bisogno impulsivo di riempire lo stomaco, quasi per un inconscio tentativo di alleviare l’emotività e la paura con qualcosa di dolce e momentaneamente consolatorio.
La floriterapia è un metodo di cura dolce e naturale nato in Gran Bretagna nei primi decenni del secolo scorso e sviluppatosi poi in California, Australia, India e Sudamerica. Nel caso di problemi del comportamento alimentare non agisce direttamente sullo stimolo della fame o sul grasso corporeo, ma aiuta a rielaborare lo stato di disagio emotivo che spinge a mangiare troppo, incoraggiando il cambiamento e stimolando il processo di autoguarigione attraverso le essenze floreali della floriterapia.
Verso la fine dell’inverno, l’organismo sconta il peso dei lunghi mesi invernali, durante i quali gli impegni lavorativi e familiari, oltre ad uno stile di vita non troppo sani e il freddo, la dieta tende ad essere piuttosto condita e grassa. Può succedere in questo periodo, di sentirsi affaticati, irritabili, nervosi. Anche la linea risente di questo insieme di condizioni, ed appare segnata da qualche chilo di troppo, mentre cellulite e ritenzione idrica sono più evidenti.
Vi abbiamo parlato nei giorni scorsi del Kefir, una bevanda dalle mille qualità, che aiuta perdere peso, a contrastare la fame nervosa ed aiuta a salvaguardare la nostra salute. Sono state numerose le richieste di saperne qualcosa in più e di conoscere dove si può acquistare o come si può preparare. Oggi si trova in moltissimi supermercati, se proprio non lo trovate, potrete rivolgervi ai negozi che vendono cibi naturali. Ormai ce ne sono ovunque.
Perdere peso dopo le trasgressioni alimentari delle feste, è un obbligo, un ottimo rimedio è il kefir, che aiuta a ristabilire il metabolismo. I ripetuti peccati di gola, infatti, possono aver sovraccaricato il fegato e l’intestino, che ora necessitano di una depurazione profonda. Questo mese a tavola, privilegiamo le verdure amare, la frutta cotta, lo yogurt naturale e soprattutto il kefir, uno straordinario alimento che è il vero protagonista della dieta di gennaio. Il kefir è una bevanda che si ottiene dalla fermentazione del latte (vaccino, di pecora o di capra) e dai granuli di kefir: questi grani sono composti da fermenti vivi e da lieviti probiotici che, mescolati al latte, danno vita a un composto straricco di nutrienti, costituito da polisaccaridi, proteine e lipidi.
Quando ci si costringe a regime dimagranti spartani o si segue, senza eccessivo entusiamo, un’alimentazione monotona e poco stuzzicante, il desiderio di cibo si può trasformare in un autentico tormento. Il pensiero continuo dei dolci o di qualche manicaretto appetitoso rischia infatti di diventare un chiodo fisso che spinge ben presto a sgarrare, mandando a monte qualunque proposito di dieta. Questo problema è tipico anche di tante persone che soffrono di bulimia, che pensano ossessivamente a mangiare e non riescono a staccare la mente dal bisogno compulsivo e consolatorio di abbuffarsi.