Il lavoro vi costringe a pranzare al bar col solito panino? E allora come fare per mantenere la linea? Nasce così quella che si può definire la dieta del panino, che prevede solo a pranzo la sostituzione del nostro primo, secondo e contorno, con un piatto unico, anzi un panino unico! La cosa importante da capire è che chiamare la dieta “ dieta del panino “ piuttosto che “ dieta della pasta “, o “ dieta del riso “ ha poca importanza perché bisogna in realtà fare attenzione a come funzionano gli alimenti e in che modo possiamo combinarli per dimagrire. L’unico modo per dimagrire è quello di assumere meno calorie di quelle che si consumano. Eliminando alcuni cibi o condimenti, scelti tra quelli più calorici e più consumati, si tagliano le calorie e si dimagrisce. Quando ci si vuole mettere a dieta, molte volte si hanno delle buonissime intenzioni, ma spesso è molto difficile applicare un regime dietetico fuori casa, sia perchè ognuno di noi lavora, e sia perchè proprio sul posto di lavoro non ha le strutture adatte che gli consentano di seguire la propria dieta. Capita spesso allora che molti, comincino la dieta per poi abbandonare presto poichè impossibile da seguire fuori casa. Beh, niente di più sbagliato! Potete seguire la vostra dieta anche se non avete a disposizione una mensa o un bar (con cibo sano!).
Chirurgia estetica laser: 30 minuti per avere occhi più belli
Colpa dell’invecchiamento, della forza di gravità, delle cattive posizioni, fatto sta che anche gli occhi possono prendere una “brutta piega”, compromettendo l’ estetica e la salute del viso. Rilassamento delle palpebre, accumuli di grasso sia a livello del sottocutaneo che dello strato muscolare, comparsa di una più o meno fitta rete di rughe nel contorno occhi sono segni che conferiscono un’immagine più matura del volto. Il problema di palpebre “ cadenti “ , borse e rughe non é direttamente proporzionale all’età: molto spesso anche le persone giovani, per fattori congeniti, manifestano questo tipo di inestetismi. Correggerli non soddisfa solo un’esigenza estetica ma, in alcuni casi, costituisce una valida azione preventiva. La caduta delle palpebre superiori, ad esempio, riduce il campo visivo così come un rigonfiamento dovuto al grasso depositato sotto la palpebra inferiore può causare infiammazioni all’occhio ed affaticamento della vista. A tutto questo pensa la blefaroplastica, un intervento che oggi si avvale della tecnologia laser e di una anestesia locale estremamente soft. L’attuale blefaroplastica con l’utilizzo del laser regala occhi più giovani e belli con interventi meno traumatici di un tempo. Se il principio della blefaroplastica é rimasto invariato (e cioè eliminare, nelle palpebre, ernie di grasso e cute in eccesso), é cambiata però la tecnica: un motivo in più per apprezzare uno degli interventi di ringiovanimento del viso più richiesti da uomini e donne.
Fumo e calvizie
” Il fumo provoca calvizie “. Potrebbe essere questo il prossimo avvertimento che i fumatori leggeranno stampato a chiare lettere sui pacchetti di sigarette. Uno studio condotto dai ricercatori del Far Eastern Memorial Hospital di Taipei ha infatti rivelato che, oltre ad essere responsabile dei noti danni alla salute e a provocare l’invecchiamento delle cellule del nostro corpo, il fumo contribuisce a causare una precoce caduta dei capelli, in particolar modo nell’uomo. Le sigarette alterano il modo in cui il sangue viene pompato verso i follicoli del cuoio capelluto. La ricerca è stata condotta su 740 fumatori di sesso maschile (età media 65 anni) tutti di origine asiatica: questo perché è noto che gli uomini asiatici vantano folte e resistenti chiome anche da anziani, a differenza di europei e americani, spesso afflitti dal problema della calvizie perfino in giovane età. I test effettuati sul campione in questione hanno mostrato che, al pari di cattiva alimentazione e stress, il fumo altera il modo in cui il sangue viene pompato verso i follicoli nel cuoio capelluto, portando così alla perdita di capelli. Un motivo in più per smettere di fumare!
Aumento del seno: rifatto o al naturale?
La mastoplastica additiva è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti. Molte donne scelgono di praticare l’ intervento per soddisfare il desiderio di un seno più grande o sentirsi più sicure di se stesse. La mastoplastica additiva consiste nell’inserimento di una protesi dietro ciascuna mammella per aumentare il volume e migliorare l’aspetto del seno. Spesso, dopo un dimagramento, una gravidanza o col passare del tempo, il seno perde volume e la forma si modifica. La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica che migliora la forma e il volume del seno. Ma come fare per avere un aumento del seno senza essere etichettate come rifatte? Molto importanti sono le dimensioni: un eccessivo aumento del seno produce un effetto poco naturale. Se le protesi sono di grandi dimensioni, il seno risulta poco mobile quando ci si sdraia, sembra un pò “appiccicato” e quindi finto. L’aumento moderato del seno e proporzionato al fisico, invece, dà un effetto più naturale e armonico. Non pretendete quindi un aumento eccessivo del seno rispetto alla situazione di partenza.. a meno che non abbiate difficoltà ad ammettere di avere un seno rifatto! Perchè si sceglie un aumento del seno:
• il seno è troppo piccolo
• il seno è diminuito di volume dopo avere avuto un bambino
• un dimagramento ha modificato il volume e la forma del seno
• un seno è più piccolo dell’altro (asimmetria mammaria)
Malattie genetiche ereditarie: creato embrione con tre genitori
Un gruppo di ricercatori inglesi della Newcastle University ha sviluppato in laboratorio un embrione con tre genitori mediante trasferimento di nucleo che, una volta messo a punto, potrebbe dare la possibilità di avere figli sani anche a donne portatrici di malattie genetiche ereditarie. La tecnica non è qualitativamente diversa da una clonazione per trasferimento di nucleo, se non fosse per il fatto che il nucleo in questo caso è prelevato da un embrione appena fecondato e non da una cellule adulta. L’embrione umano ottenuto a Newcastle contiene il Dna di tre genitori, quello del padre, della madre nucleare (con Dna mitocondriale malato) e della madre mitocondriale (con Dna sano). L’esperimento di Newcastle conferma come la tecnica del trasferimento di nucleo stia facendo grandi passi avanti. La tecnica offre nuove opportunità alla ricerca scientifica sugli embrioni. In prospettiva potrebbe essere applicata nella clinica medica. In questo caso, consentirebbe a una donna portatrice di malattie genetiche di origine mitocondriale di avere figli sani, proprio perché il nucleo tratto dal proprio ovulo fecondato potrebbe essere fatto sviluppare nella cellula uovo di una donna ospite con il Dna sano. Le malattie genetiche di origine mitocondriale conosciute sono circa cinquanta e affliggono, in media, un neonato ogni 6.500.
Le terme di Milano: benessere in città
Contro lo stress della metropoli, a Milano aprono le terme. Un’oasi di calma e benessere nel cuore della città, a due passi dal caos di Porta Romana. All’inizio del ‘900 era la stazione dei tram. Oggi la splendida palazzina liberty in piazza Medaglie d’Oro (Porta Romana) ospita le prime terme di Milano. Adibito nel corso degli anni a dopolavoro Atm, balera e locale trendy, l’edificio rivive ora in tutta la sua bellezza, ristrutturato preservando la struttura originaria e trasformato in un centro del benessere. Alle Terme di Milano, ci si immerge in una dimensione di calma e relax con acqua termale proveniente dagli stabilimenti di Bormio: per prendersi cura del proprio corpo, concedersi una pausa salutare, oppure ricaricarsi dopo un’intensa giornata o dopo una settimana stancante. Il percorso benessere comprende oltre trenta pratiche termali, fra cui massaggi, vasche idromassaggio, sauna, bagno turco aromatizzato e area fanghi. È una dimensione parallela quella che si nasconde nel cuore di Milano: nel nuovo centro benessere tempo e spazio vengono sospesi tra vapori, profumi e acque rigeneranti mentre, a pochi passi, la città brulica di frenesia e rumore. L’impressione di entrare in un altro mondo si ha fin da subito, arrivando davanti alla palazzina in stile Liberty che ospita le Terme di Milano: portone in ferro battuto e mosaici dai soggetti floreali accolgono i visitatori per introdurli a un percorso fatto di benessere e relax.
Mondiali di nuoto: la Città dello Sport a Roma pronta per il 2009
Tabella di marcia rispettata a Roma: la Città dello Sport di Tor Vergata sarà pronta per i Mondiali di nuoto del 2009. A confermarlo è il sindaco di Roma, Walter Veltroni. Veltroni commenta: “Abbiamo chiesto anche di poter ospitare le finali dell’Eurolega di basket. La Città dello Sport, inoltre, può rappresentare una grande opportunità per concerti, manifestazioni culturali e congressi. Ma c’è anche il campus: entro fine anno partiranno i lavori per la realizzazione delle residenze, 1.500 camere per 3.000 posti letto, che potranno ospitare anche gli atleti in occasione del Mondiali di nuoto. Tor Vergata sarà il Foro Italico del 2000 e la struttura avrà una forma architettonica che diventerà uno dei simboli moderni della città“. Secondo il sindaco con interventi di questo genere si realizza il recupero delle periferie. Si arriverà qui con un percorso collegato alla fermata della metro. Per Finazzi Agrò la Città dello Sport di Tor Vergata è “la più grande impresa urbanistica dopo l’Eur, con uno scavo più grande del Colosseo“.
La Città dello Sport si estenderà su un’area di circa 50 ettari e prevede la realizzazione di una grande struttura coperta per gli sport “indoor”.
Depressione post partum e salute della donna
Si chiama depressione post partum e, a differenza della vera e propria depressione, si manifesta nella donna dopo il parto. La depressione post partum, è caratterizzata da uno stato ansioso-depressivo che accompagna la donna per qualche tempo, difficilmente va oltre la decina di giorni dal parto, con momenti di vere e proprie crisi depressive transitorie, intervallate da stati d’ansia .
“Non lasciamole sole”! è il nome e il fine della campagna di sensibilizzazione sulla depressione post partum promossa dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo). L’obiettivo è promuovere un cambiamento culturale e migliorare la conoscenza e l’informazione sul tema.
In Italia sono oltre 50 mila le donne che ogni hanno sperimentano la depressione post partum. “Un esercito senza voce – sottolinea Sigo – che spesso non riesce a chiedere aiuto, per ignoranza o senso di colpa. Si tratta di una condizione patologica molto più frequente di quanto non si creda“. Nei paesi occidentali infatti il 10-15% delle donne che partoriscono ne soffrono.
Dieta dissociata: dimagrire favorendo la digestione
La dieta dissociata è un regime alimentare largamente diffuso. Il filo conduttore di questa dieta è rappresentato dalla possibilità di guadagnare in benessere e dimagrire, attraverso una corretta associazione dei vari alimenti che favorisce la digestione.
La dieta dissociata é piuttosto semplice e completa e permette un’alimentazione variata. E’ considerata depurativa perchè tende ad eliminare le sostanze tossiche dall’organismo e a risolvere gli stati di fermentazione intestinale (cioè elimina la sensazione di “ gonfiore “).
La dieta dissociata prevede l’assunzione di cibi naturali e integrali, la prevalenza di cereali e verdure rispetto ai prodotti animali e il consumo di pasti ” monopiatto “, formati da un unico cibo di base accompagnato da contorni di verdura cruda o cotta.
Secondo questa dieta esistono 3 grandi categorie di cibi: i carboidrati (pane, pasta, riso, legumi, patate, ecc); le proteine (carne, pesce, uova, formaggi, ecc) ed i cibi neutri (verdure, oli, spezie). Il principio fondamentale della dieta dissociata e’ quello di non associare mai, in uno stesso pasto, un alimento appartenente al gruppo dei carboidrati con uno appartenente a quello delle proteine (carne e pasta, per esempio). Mentre le verdure, cibi neutri, possono essere consumate liberamente. Per favorire una buona digestione, consentire l’assimilazione ottimale dei cibi e dimagrire e’ inoltre fondamentale la corretta associazione degli alimenti, con regole molto precise.
Prodotti light per dimagrire: funzionano davvero?
Non sei veramente a dieta, ma controlli quello che c’è nel tuo piatto. Formaggio, yogurt, Coca Cola, succhi di frutta, birra e tanti altri prodotti light dovrebbero essere di aiuto a chi ama mangiare bene ma che vuole restare a dieta o addirittura dimagrire.
Il consumo dei prodotti light, lanciati sul mercato negli anni ’80, è in continua crescita. Secondo le statistiche la vendita di prodotti light aumenta dell’8% all’anno, mentre per gli altri prodotti alimentari l’aumento è solo del 3%.
Ma poiché i prodotti light sono di moda, alcuni produttori cercano di pubblicizzare maggiormente i loro prodotti tradizionali aggiungendo la parola light, senza tuttavia ridurre il contenuto nutritivo o energetico. Abusare dei prodotti light non è la soluzione giusta per dimagrire o conservare la linea. Questi alimenti, il cui successo dipende da strategie marketing ben studiate, hanno effetti perversi:
– Sono calorici. La scritta ” senza zucchero ” non significa che quei prodotti siano poco energetici. Infatti il fruttosio (zucchero naturale della frutta) usato come dolcificante al posto dello zucchero classico fornisce tante calorie quante quest’ultimo (4 kcal/g);
– non saziano. Gli alimenti light non sono saporiti come gli altri. Risultato: o si è tentati di mangiarne di più o si mangia di più nel pasto successivo.
In Palestra col rowing
In molte palestre si può praticare una delle attività più interessanti per chi vuole fare sport “al chiuso”: il Rowing. Come dice il nome, si tratta di praticare il canottaggio al chiuso utilizzando quelli che si chiamano comunemente vogatori, ma che tecnicamente è più preciso denominare remoergometri. Il Rowing nasce in Inghilterra, precisamente a Londra, da una tradizione ben nota: la storica sfida fra i College di Oxford e Cambridge, che ancora oggi si tiene tutti gli anni.
I canottieri professionisti si allenano spesso “a secco”, con delle speciali imbarcazioni “fisse” immerse in piccole piscine o macchinari che riproducono il movimento della remata.
Proprio da questi ha preso spunto il Rowing adottato dal mondo del fitness, sempre alla ricerca di metodiche di allenamento innovative, adatte a tutti e, soprattutto, divertenti. Remare a ritmo di musica è stata quindi una conseguenza di tutti questi aspetti.
Il vogatore è un attrezzo completo che permette a tutta la muscolatura del corpo di muoversi contemporaneamente. I benefici sono globali, e si riscontrano sia a livello cardiovascolare che muscolare. Inoltre, il Rowing permette di migliorare le capacità di coordinazione obbligando l’utilizzo delle braccia contemporaneamente alle gambe. Il Rowing coinvolge le gambe e gli addominali, tonificandoli e rinforzandoli, ed è ideale anche per le donne che vogliono modellare i dorsali senza caricare sulla colonna vertebrale. Rinforza le braccia e migliora l’apporto di ossigeno in tutte le fibre muscolari.
Hydrospinning per gambe, glutei e cellulite
Dall’evoluzione delle attività dell’ Acqua Fitness nasce l’ Hydrospinning: i cultori della cyclette hanno sommato i vantaggi prodotti dalla pedalata a quelli offerti dalla ginnastica in acqua e la (non più) tradizionale bicicletta da spinning è stata “calata” nell’acqua della piscina.
L’ Hydrospinning si è rivelato ottimo per tonificare gambe e glutei, per combattere la cellulite e per ottimizzare il funzionamento del sistema cardiovascolare. L’ Hydrospinning si pratica in sella all’ hydrobike, una particolare cyclette costruita in acciaio inox per evitarne il deterioramento, che permette di pedalare immersi nell’acqua. Ancorata al fondo della piscina, la bicicletta appare interamente immersa, escluso il manubrio, che affiora dall’acqua. Il sellino, come il manubrio, è regolabile, per fissare l’altezza dal fondo della vasca e permettere a ciascun hydrobiker di raggiunge l’assetto ideale di lavoro, cioè con l’acqua fino al bacino.
L’ Hydrospinning (chiamato anche aquabike o hydrobike), è simile ma non uguale allo spinning svolto in palestra. Il suo punto di forza è infatti proprio l’acqua: l’attrezzo è stato dotato di specifici accorgimenti, affinche’ chi pedala debba esercitare un preciso movimento per vincere la resistenza del liquido, che aumenta con l’aumentare della velocita’. Invece, nella bici da spinning la resistenza cresce con il diminuire della velocità (per esempio quando si simula una salita).
Milano: campagna contro la fame nel mondo
Il progetto “Fill the cup” diventa una campagna mondiale e prende il via da Milano.
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) è ospite del Comune di Milano e ha presentato a Palazzo Marino l’avvio di questa iniziativa insieme al Sindaco Letizia Moratti, il Presidente delle Repubblica del Ghana, il Presidente di turno dell’Unione Africana John Agyekum Kufuor, il calciatore Kakà, l’ambasciatore contro la Fame del PAM e il direttore esecutivo del PAM Josette Sheeran.
Una tazza rossa, quella usata per servire il porridge o qualsiasi altro cibo che il PAm dà a scuola, diventa il simbolo di una lotta per sensibilizzare sul dramma di 59 milioni di bambini che, nei Paesi in via di sviluppo, ogni giorno vanno a scuola affamati e, contemporanemante, raccogliere fondi per fornire loro pasti anche da portare a casa. L’obiettivo è raccogliere 3 miliardi di dollari anche con il coinvolgimento dei governi delle Nazioni più industrializzate.
Liposuzione ad ultrasuoni: nuove tecniche
La liposuzione è l’ intervento di chirurgia estetica più richiesto ed eseguito. Nel corso degli anni sono state introdotte numerose tecniche. L’ uso degli ultrasuoni, che è un’ idea sviluppata proprio in Italia nella seconda metà degli anni ’80, ha affiancato la tecnica tradizionale, senza tuttavia sostituirla: i macchinari per liposuzione più moderni consentono l’ utilizzo degli ultrasuoni contemporaneamente ad un’aspirazione di tipo tradizionale, realizzando una vera e propria tecnica mista.
Nella sua forma pura, la liposuzione ad ultrasuoni prevede l’ applicazione sottocutanea di ultrasuoni di frequenza di 20 kHz o simile: questo richiede l’ inserimento sottocutaneo di un manipolo emettitore di ultrasuoni che, per dimensioni, è paragonabile ad una normale cannula da aspirazione. Le incisioni cutanee necessarie per eseguire l’ intervento sono identiche a quelle richieste da una liposuzione tradizionale, ed anche la tecnica chirurgica impiegata, se si esclude l’ agente fisico impiegato (ultrasuoni al posto del vuoto dell’ aspiratore), è molto simile a quella di una lipoaspirazione convenzionale.