Carote: nell’ insalata, da sole o nella torta per un’ alimentazione sana

 La carota, integrata in una sana alimentazione, possiede vere e proprie virtù medicinali: protegge, medica e cicatrizza le pareti intestinali fermando eventuali emorragie, aumenta la secrezione biliare e anche quella lattea, il suo succo ricco di minerali e vitamine ha il potere di ringiovanire i tessuti, mentre l’ olio di carota aiuta contro la carie dentale e le affezioni polmonari e ossee…e pare avere anche un benefico effetto sull’ umore ! Una curiosità: anticamente le carote erano bianche, viola, rosse, giallo-verdi o nere, ma non arancioni. Inoltre, il loro gusto era così amaro che venivano usate solo per fini terapeutici. Oltre alle sue benefiche proprietà per la salute, la carota è utilissima nella dieta: può essere mangiata nell’ insalata oppure da sola come spuntino salutare, o anche centrifugata da bere. I centrifugati sono un ottimo modo per fare il pieno di vitamine e minerali. Si possono preparare con uno o più tipi di frutta e verdura, ma un’ abbinata classica e piacevole al palato è il centrifugato di mela e carota. Ci sono ottimi strumenti in commercio per preparare in modo semplice e veloce i centrifugati (ad esempio Multipress di Braun costa solo 70 euro). Una dieta sana e calibrata può comunque prevedere anche una fetta di torta di carote : un modo dolce per restare in salute ! Ecco la ricetta.

Depressione e fitoterapia. Una cura possibile.

 Sono circa 5 milioni gli italiani che soffrono di disturbi della depressione e solo il 25% chiede aiuto a uno specialista. Lo conferma Salvatore di Salvo, psichiatra e presidente dell’ Associazione per la ricerca sulla depressione (www.depressione-ansia.it). Si parla di depressione quando il tono dell’ umore perde flessibilità, si fissa verso il basso e non c’è più nulla di piacevole che riesca a influenzarlo: è come guardare il mondo attraverso cinque paia di occhiali scuri, si vede tutto nero. Ma quali sono i sintomi per riconosce la depressione ? Secondo l’ Organizzazione mondiale della sanità, si può diagnosticare uno stato di depressione quando per almeno due settimane sono contemporaneamente presenti 5 (o più) di questi sintomi: umore triste e depresso, aumento o perdita di peso, insonnia o sonno esagerato, agitazione o rallentamento psicomotorio, affaticamento, sensi di colpa, incapacità di pensare e di concentrarsi, pensieri di morte. Spesso si cerca di spronare chi è depresso a cambiare, gli si chiede di metterci almeno un pò di “volontà”. Ma volontà vuol dire energia e a chi soffre di questo disturbo è proprio l’ energia che manca. Da soli in certi casi è difficile uscirne. Oltre agli psicofarmaci (il Prozac è solo il capostipite degli antidepressivi a prescrizione medica), anche la fitoterapia è usata nella cura della depressione. In particolare, l’ iperico è la pianta ufficiale per curare la depressione, lo conferma Ottavio Iolomelli (docente di fitoterapia all’ Università di Chieti).

Il cerotto wi-fi : il cerotto senza fili che trasmette i dati ed evita il day hospital

 Arriva il cerotto wi-fi per monitorare il paziente: un cerotto che è un vero e proprio laboratorio di analisi (o un laboratorio di analisi che ha le dimensioni di un cerotto !), applicato sul paziente può evitare il day hospital e il medico è in grado di sapere tutto sul paziente. Ideato dall’ Università di Pisa, il cerotto viene applicato per 24 ore sulla pelle del paziente e permette di monitorare battiti cardiaci, temperatura, glucosio e altri parametri. In un futuro addio dunque al day hospital e a lunghi esami, la tipica giornata di controllo in ospedale. I dati assorbiti dal cerotto (progettato da un team di bioingegneri), attraverso un sistema di connessione wireless, passano direttamente su un monitor dell’ ospedale dove il medico può già effettuare la diagnosi. Il gruppo di ragazzi pisani che hanno creato il cerotto-laboratorio è composto da Antonio Mazzeo, Francesco Randazzo, Pietro Valdastri e Alessio Misuri; hanno costituito Win: un gruppo di lavoro la cui prima creazione è appunto il piccolo laboratorio di analisi delle dimensioni di un cerotto, applicabile sulla pelle dei pazienti che hanno la necessità di essere sottoposti a un monitoraggio costante di alcuni parametri vitali. I quattro cervelli hanno ottenuto per il loro progetto un finanziamento di 50mila euro che serviranno, specifica Antonio Mazzeo, a costituire la società e pagare i costi del brevetto del prototipo che svilupperanno compiutamente nel giro di un anno. L’ idea dei quattro di Win è affascinante: ci sono molti pazienti che devono essere sottoposti a un monitoraggio continuo e questo comporta la loro ospedalizzazione, con forti limitazioni della loro attività e alti costi per la collettività.

Pesce: proteine e omega 3. Ma attenzione al mercurio

 Che mangiare pesce fa bene è risaputo: il pesce è un alimento sano ricco di proteine e omega 3 (acidi grassi). Ma mangiando pesce, insieme agli omega3 che tanto fanno bene alla salute possono essere presenti anche dosi di mercurio. I benefici offerti dagli omega 3 all’ organismo sono superiori in valore assoluto ai danni imputabili all’ assunzione di mercurio (attraverso il pesce contaminato che finisce nel piatto). Ci sono però dei metodi per ridurre il rischio di assunzione di mercurio: è sempre meglio scegliere i pesci ritenuti più sicuri dalle indicazioni dell’ Environmental Defense Fund di Washington (Usa) e usare un metodo di cottura del pesce che mantenga alti gli omega 3. Ecco una classifica utile per la scelta tra i diversi tipi di pesce sulla base del loro contenuto di proteine, omega 3 e rischio di inquinamento.
ALICI: grondano di omega 3 e vivono così poco che gli inquinanti non fanno in tempo a depositarsi nelle loro carni; fritti hanno troppi grassi, meglio quindi mangiarli arrosto. Contengono 3150 mg di omega 3 a porzione, 25,2 g di proteine a porzione, un rischio di inquinamento basso.
BRANZINO: il suo apporto di ferro (30 mg a porzione) fa circolare meglio l’ ossigeno per il corpo, aiutando muscoli e cervello a girare al massimo, un pò inquinato però. Contiene 950 mg di omega 3 a porzione, 26,6 g di proteine a porzione, un rischio inquinamento medio.
MERLUZZO: un etto e mezzo garantisce un’ iniezione da 0,12 mg di riboflavina, la vitamina B2 famosa perchè favorisce una vita delle cellule più lunga. Contiene 276 mg di omega 3 a porzione, 25,5 g di proteine a porzione, un rischio di inquinamento da mercurio medio.
TROTA DI ALLEVAMENTO: rifornisce di tutti i nutrienti che servono alla modica cifra di 118 calorie per etto, e con una quantità di metalli pesanti tra le più basse registrate. Contiene 1396 mg di omega 3 a porzione, 30 g di proteine a porzione, un rischio di inquinamento basso.

Cross linking della cornea. Curare il cheratocono con laser e raggi UV

 Cross Linking della cornea con raggi UV e vitamina B per il futuro degli occhi colpiti da cheratocono: una malattia della cornea molto diffusa che colpisce entrambi gli occhi. Spesso il cheratocono viene scambiato per miopia e si aggrava. L’ unica cura era finora il trapianto di cornea, ma oggi esiste una valida alternativa con il cross linking: vengono messe gocce di vitamina B2 sulla cornea che, esposta ai raggi ultravioletti, si rafforza. In Italia il cross linking è già praticato in vari ospedali. La cura del cheratocono con il cross linking della cornea (una metodica non invasiva che utilizza il laser a raggi ultravioletti per contrastare l’ evoluzione del cheratocono) va avanti con ottimi risultati. Il cheratocono è una malattia della cornea, una distrofia progressiva non infiammatoria, che colpisce sia uomini che donne, generalmente in giovane età, fra i 20 e i 30 anni. Ha origini genetiche e un’ evoluzione soggettiva; all’ inizio determina un peggioramento della qualità visiva, negli stadi più avanzati opacizzazione e in alcuni casi anche la perforazione della cornea. Il problema si rende evidente quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e s’ incurva progressivamente verso l’ esterno, deformandosi così a forma di cono. La curvatura irregolare che si viene a creare cambia il potere refrattivo della cornea, producendo di conseguenza distorsioni delle immagini ed una visione confusa sia da vicino che da lontano. Il cross linkig corneale è un intervento di cura non invasivo. Si tratta di una metodica di trattamento che utilizza laser a raggi ultravioletti, è indolore e si effettua in Day-Hospital. Dai primi studi condotti questa tecnica si è dimostrata in grado di ridurre l’ astigmatismo, di rallentare e, a volte, anche di arrestare temporaneamente l’ evoluzione del cheratocono evitando il trapianto della cornea.

Cosmetici uomo: crema e prodotti viso per acne e pelle grassa

 La pelle grassa (eccesso di sebo) accompagnata da acne può manifestarsi nell’ uomo non solo nell’ età dell’ adolescenza, ma anche in età adulta. La pelle grassa e la comparsa di brufoli possono infatti essere causati da stress e da una pelle particolarmente sensibile agli agenti atmosferici (smog e inquinamento). Tanto più che nell’ uomo la comparsa di brufoli e la pelle sensibile si vengono a scontrare con la necessità di farsi la barba che può ulteriormente irritare la pelle del viso. Ma la ricerca cosmetica è venuta incontro anche alle esigenze maschili: con l’ utilizzo costante di prodotti cosmetici appositamente studiati per la pelle grassa e seguendo i consigli di una buona detersione del viso, è possibile tenere sotto controllo l’ eccesso di sebo che provoca pelle grassa e brufoli e migliorare l’ aspetto della pelle del viso. Prima di tutto bisogna seguire i consigli per una corretta detersione. Via la saponetta: il viso va lavato con un detergente allo zinco o all’ argilla, sostanze che assorbono l’ eccesso di grasso. Evitare le saponette che “sgrassano” troppo (e sono quindi troppo aggressive) che di conseguenza aumentano la produzione di sebo. Usare preferibilmente un gel da barba all’ acido salicilico, che libera i pori ustruiti e disinfetta la pelle. Dopo aver esfoliato e liberato i pori, scegliere un prodotto (crema) che penetra nella pelle ed elimina le imperfezioni in profondità. Il problema della pelle grassa infatti peggiora quando il clima è caldo-umido, occorre quindi applicare una crema che assorbe subito l’ eccesso di sebo in superficie. Inoltre, anche se è grassa, la pelle del viso ha bisogno di acqua: ideale una crema che idrata e al tempo stesso regola la produzione di sebo. Infine, resistere all’ impulso di schiacciare i brufoli: si rischia di aggiungere batteri con le dita (meglio usare la sera un rimedio in tubetto). E passiamo ai cosmetici e alle creme da usare !

Il nuovo test di paternità con il kit del Dna. Basta un’ analisi della saliva

 Il nuovo test di paternità arriva per posta se si fa richiesta e viene inviato in una busta anonima per rispetto della privacy. E’ il kit del Dna (un vero e proprio test di paternità) che consente di scoprire di chi è il figlio. Contiene un tampone per il prelievo della saliva (quella del padre e quella del bambino). Basta strofinarlo dolcemente sulla lingua e rispedirlo. La procedura è semplice e la risposta veloce: si va dagli 8 giorni alle 48 ore. Basta richiederlo su Internet oppure andarlo a prendere nei laboratori di analisi che offrono il servizio. In Italia sono circa una ventina i siti internet che permettono di acquistare con un semplice clic il kit del Dna per il test di paternità (per citarne alcuni: www.easydna.it ; www.laboratoriogenoma.it ; www.paternita.eu ). All’ estero sono in molti a farne uso ma, per quanto riguarda l’ Italia, non ci sono ancora dati ufficiali. Forse perchè in Italia il risultato del test di paternità con il Kit del Dna non ha una valenza giuridica, ovvero in sede giudiziale non può essere portato come prova. Può però aiutare a dormire notti più tranquille o a fugare sgradevoli dubbi. L’ affidabilità sembra essere del 99,99%. Per quanto riguarda il costo, è variabile: dai 200 ai 600 euro.

Papilloma virus: che cos’è, come si previene, come si cura

 Il papilloma virus si prende per via sessuale, anche se non necessariamente in seguito ad un rapporto sessuale completo, e se trascurato può provocare conseguenze gravi, incluso il carcinoma cervicale (tumore al collo dell’ utero). Ma una buona prevenzione, e soprattutto una diagnosi precoce, possono fare la differenza. I papilloma virus umani (Hpv, dall’ inglese Human papilloma virus) sono virus a Dna che si trasmettono per via sessuale e che si replicano nelle cellule dell’ epidermide. Il papilloma virus è stato trovato anche nella saliva, però attualmente si esclude che si possa trasmettere con questa, probabilmente perché è presente in piccola quantità. Esistono oltre 120 tipi di Hpv, che si differenziano per i tipi di tessuto che infettano. Più di 40 tipi interessano l’epitelio anogenitale (cervice uterina o collo dell’ utero, vagina, vulva, retto, uretra, ano, pene), e alcuni fra questi sono definiti Hpv ad alto rischio: sono quelli collegati all’ insorgenza di vari tipi di tumori, soprattutto della cervice (collo ell’ utero), ma anche del pene, dell’ ano, della vulva. Degli Hpv ad alto rischio, l’ Hpv 16 e 18 sono quelli più frequentemente implicati nel carcinoma cervicale (tumore dell’ utero), essendo responsabili rispettivamente di circa il 60% e 10% di tutti i tumori cervicali. La maggior parte delle infezioni da Hpv è transitoria, perché il virus viene eliminato dal sistema immunitario prima di sviluppare un effetto patogeno. In caso di infezione persistente, il tempo che intercorre tra l’ infezione e l’ insorgenza delle lesioni precancerose è di circa cinque anni, mentre la latenza per l’insorgenza del carcinoma cervicale (tumore al collo dell’ utero) può essere di 20-30 anni. L’infezione da Hpv si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali vaginali o anali con partner portatori del virus. Il rischio di contrarre il virus quindi aumenta con l’aumentare del numero dei partner sessuali. Anche altri tipi di rapporti sessuali (orali o manuali) possono essere vie di trasmissione, ma molto più raramente. Il carcinoma della cervice uterina (tumore dell’ utero) continua a rappresentare un importante problema sanitario: a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna. Il carcinoma cervicale è il primo cancro a essere riconosciuto dall’ Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile a un’ infezione: quella genitale provocata dal papilloma virus umano (Hpv). Circa il 70% di tutti i carcinomi cervicali sono associati alla presenza di Hpv 16 o 18. La probabilità di progressione delle lesioni è correlata anche ad altri fattori, quali l’elevato numero di partner sessuali, il fumo di sigaretta, l’uso a lungo termine di contraccettivi orali, e la co-infezione con altre infezioni sessualmente trasmesse. La prevalenza delle infezioni da Hpv varia con l’età: è più elevata nelle giovani donne sessualmente attive, mentre un secondo picco di prevalenza si nota nelle donne intorno alla menopausa o dopo.

Eliminare il grasso localizzato senza chirurgia con Lipodissolve: l’ alternativa alla liposcultura

 La ricerca sulle nuove tecniche per eliminare il grasso localizzato non conosce sosta. La metodica più diffusa e più efficace alla risoluzione dei cuscinetti di grasso è stata la liposcultura (o liposuzione), tecnica chirurgica che prevede l’ aspirazione del grasso mediante cannule collegate ad una pompa aspirante, vero e proprio intervento chirurgico, da eseguirsi in sala operatoria, in anestesia, con un decorso post-operatorio che richiede riposo e precauzioni. Una nuova arma per combattere i cuscinetti di grasso arriva invece dalla medicina estetica: la tecnica si chiama lipodissolve, efficace come la liposcultura ma dolce come un trattamento estetico. Con il termine lipodissolve si intendono metodiche lipolitiche di medicina estetica (non chirurgiche) che sfruttano l’ azione di alcuni principi attivi iniettabili a livello dermico e sottocutaneo per l’ eliminazione dei depositi localizzati di grasso. La tecnica lipodissolve trae origini dalla mesoterapia: microiniezioni di farmaci allopatici e omotossicologici nel derma, con cui si riesce a risolvere l’ inestetismo del grasso localizzato solo parzialmente, con tempi lunghi e numerose sedute. Attraverso studi e ricerche di numerosi medici e chirurghi internazionali, la tecnica della mesoterapia è stata modificata. Seguendo una specifica modalità d’ infiltrazione nel tessuto sottocutaneo denominata intralipoterapia, si iniettano soluzioni di fosfatidilcolina e sodio deossicolato, atte a sciogliere efficacemente i grassi. Con questa tecnica intralipoterapica l’ infiltrazione avviene tramite aghi specificatamente studiati per questo tipo di trattamento e la modalità d’ infiltrazione richiede pochissimi punti di accesso. Si riesce quindi ad eliminare la cellulite, specie quella associata ad adiposità localizzata ed il suo caratteristico aspetto della pelle “ a buccia d’arancia ” in poche sedute, solitamente 4 o 5, dipende molto dalla reattività del soggetto e soprattutto dall’anzianità del grasso. Tutto questo senza rischi vascolari né danni alla cute, senza cicatrici né avvallamenti, non è una tecnica traumatica né invasiva come invece avviene con le cannule della liposcultura. La tecnica lipodissolve, grazie a semplici iniezioni per di più indolori, va a stimolare la fuoriuscita del grasso dalle cellule adipose e il suo smaltimento dall’ interno, per vie naturali, modificando e migliorando il profilo di addome, braccia, glutei e cosce. Il trattamento con lipodissolve, che non ha nulla di chirurgico, si effettua in un comune ambulatorio; immediatamente dopo il paziente è in grado di riprendere qualsiasi attività, comprese le attività sportive o l’ esposizione al sole.

In forma con Nintendo Wii Fit: yoga, stretching, step ed esercizi da fare a casa

 La combinazione vincente di Wii Sports e del Wii Remote ha portato 5 discipline sportive (tennis, bowling, golf, baseball e pugilato) nelle case degli italiani. Adesso Nintendo trasforma il salotto in una vera e propria palestra per tutta la famiglia grazie a Wii Fit e alla Wii Balance Board. Con la Wii Balance Board, una pedana dotata di sensori che rilevano il peso e la posizione della persona, è possibile praticare oltre 40 tipi di attività, fra cui allenamento muscolare. Con l’inserimento della propria data di nascita e dell’altezza, il sistema calcola il BMI (l’ indice di massa corporea) e studia un programma di allenamento adatto alla tipologia della persona. Si tratta di un vero e proprio fitness program e i progressi compiuti da tutta la famiglia vengono misurati quotidianamente su un grafico. Ogni membro della famiglia potrà allenarsi e divertirsi contemporaneamente, condividendo i risultati ottenuti e paragonando i propri progressi con quelli di utenti di tutto il mondo attraverso un nuovo canale disponibile sul Menù di Wii. Sulla Wii Balance Board, venduta insieme al software Wii Fit, tutto il corpo è legato al gioco in un modo mai sperimentato prima. Wii Fit comprende quattro categorie di allenamento con più di 40 tipi di attività sviluppate per piacere a tutti i membri della famiglia.
Esercizi aerobici: 10 minuti di esercizi per il cuore tra cui lo step a ritmo di musica, l’hula hoop e il jogging.
Allenamento muscolare: movimenti controllati per le braccia, le gambe e altre parti del corpo tra cui flessioni, addominali e piegamenti.
Posizioni di Yoga: le pose classiche basate sull’equilibrio e lo stretching.
Giochi di equilibrio: divertenti attività che sfidano i giocatori a mantenere l’ equilibrio in tutto il corpo, tra cui il salto con gli sci e colpire la palla con la testa.

Rimini Wellness 2008: 15-18 maggio. I nuovi programmi di allenamento del fitness

 Conto alla rovescia per Rimini Wellness: l’ atteso evento del fitness e del benessere a Rimini dal 15 al 18 maggio. Il programma degli eventi fitness è davvero ampio; per tutti gli appassionati ecco alcune anticipazioni della master class sulle novità del mondo fitness da non perdere!
JOY WALK: è che una camminata in salita effettuata su un tapis roulant meccanico che si muove, al contrario degli altri tapis roulant, per effetto esclusivo del nostro sforzo. Il Joywalk ha, di base, due tipologie diverse di programmi: una decisamente “fun oriented” che si chiama Joy ed una che prevede l’ausilio del cardio frequenzimetro, l’apparecchio che serve a monitorare costantemente, e nel corso dell’attività fisica, i battiti cardiaci, per poter meglio interpretare l’allenamento. Questo tipo di allenamento viene definito Athletic:
1- produce un calo ponderale per effetto del lavoro aerobico che si svolge sull’attrezzo
2- combatte le dislipidemie (ossia le alterazioni dei tassi nel sangue del colesterolo e di altri grassi)
3- è un’ attività aggregante, piacevole e coinvolgente: gli effetti sulla psiche sono notevoli e si scaricano più facilmente le tensioni della vita quotidiana
4- combatte l’ osteoporosi e l’alta pressione del sangue. È utile per chi abbia il diabete e mantiene più fluido il sangue
5- tonifica tutto il corpo, in particolare gambe e glutei ma anche la parte superiore
6- mantiene allenato tutto l’apparato cardiorespiratorio con indubbi effetti anche per le prevenzione di patologie inerenti
7- è un’attività ad alta intensità e basso impatto quindi sono enormi i vantaggi (alta intensità) ma lo stress a livello fisico è minimo (basso impatto).
MATTWORK PILATES: negli ultimi anni si è sviluppata questa una nuova disciplina che unisce tecniche ed esercizi propri dello stretching a movimenti dinamici ed alla tonificazione muscolare. Scopo principale del fondatore di tale disciplina, Joseph Hurbetus Pilates, era quello di rendere le persone più consapevoli di sé, del proprio corpo e della propria mente attraverso la fusione di degli aspetti migliori delle discipline fisiche occidentali con quelli delle discipline spirituali orientali. Gli esercizi del metodo Pilates non presuppongono una ripetizione esasperata finalizzata a sé stessa: con una logica sequenza conducono la mente a cooperare con il corpo alla ricerca comune di un equilibrio psicofisico – precisione e fluidità dei movimenti con una giusta respirazione. L’ allenamento Pilates aiuta notevolmente ad assumere una corretta postura del corpo, ad allungare la muscolatura, ad imparare ad ascoltare il proprio respiro e a rilassare la mente.

Settimana nazionale della tiroide dal 12 al 16 maggio visite gratuite

 Dal 12 al 16 maggio è in programma in tutta Italia la Settimana Nazionale della Tiroide, che prevede la possibilità per i cittadini di sottoporsi a una visita specialistica gratuita per verificare l’eventuale presenza di alterazioni a questa ghiandola. In programma 5.000 visite gratuite, circa 10 al giorno, in ciascuno degli ospedali che hanno aderito. Ben 6 milioni di italiani hanno disturbi alla tiroide. Ipotiroidismo, ipertiroidismo, nodulo con o senza gozzo: la cura di questi problemi dipende in larga misura dalla diagnosi, che deve essere il più possibile precoce. E anche la prevenzione gioca un ruolo essenziale. La Campagna è volta a sensibilizzare l’ opinione pubblica sull’ importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie della tiroide. Visite periodiche contribuiscono infatti a far emergere disturbi e malattie della ghiandola che spesso non vengono riconosciute poiché asintomatiche o con manifestazioni comuni ad altre patologie. Al di fuori di questa iniziativa, tutti i cittadini possono sottoporsi a regolari visite a carico del Sistema Sanitario Nazionale, con il pagamento del semplice ticket. Per avere i riferimenti dell’ospedale cui rivolgersi si può telefonare al Numero Verde 800.911.255, che mette a disposizione fino a 60 linee per le telefonate da parte dei potenziali pazienti.