Cross linking della cornea. Curare il cheratocono con laser e raggi UV

di Redazione 4

Cross Linking della cornea con raggi UV e vitamina B per il futuro degli occhi colpiti da cheratocono: una malattia della cornea molto diffusa che colpisce entrambi gli occhi. Spesso il cheratocono viene scambiato per miopia e si aggrava. L’ unica cura era finora il trapianto di cornea, ma oggi esiste una valida alternativa con il cross linking: vengono messe gocce di vitamina B2 sulla cornea che, esposta ai raggi ultravioletti, si rafforza. In Italia il cross linking è già praticato in vari ospedali. La cura del cheratocono con il cross linking della cornea (una metodica non invasiva che utilizza il laser a raggi ultravioletti per contrastare l’ evoluzione del cheratocono) va avanti con ottimi risultati. Il cheratocono è una malattia della cornea, una distrofia progressiva non infiammatoria, che colpisce sia uomini che donne, generalmente in giovane età, fra i 20 e i 30 anni. Ha origini genetiche e un’ evoluzione soggettiva; all’ inizio determina un peggioramento della qualità visiva, negli stadi più avanzati opacizzazione e in alcuni casi anche la perforazione della cornea. Il problema si rende evidente quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e s’ incurva progressivamente verso l’ esterno, deformandosi così a forma di cono. La curvatura irregolare che si viene a creare cambia il potere refrattivo della cornea, producendo di conseguenza distorsioni delle immagini ed una visione confusa sia da vicino che da lontano. Il cross linkig corneale è un intervento di cura non invasivo. Si tratta di una metodica di trattamento che utilizza laser a raggi ultravioletti, è indolore e si effettua in Day-Hospital. Dai primi studi condotti questa tecnica si è dimostrata in grado di ridurre l’ astigmatismo, di rallentare e, a volte, anche di arrestare temporaneamente l’ evoluzione del cheratocono evitando il trapianto della cornea.

Durante l’intervento viene instillata sulla superficie della cornea una soluzione – a base di destrano e riboflavina (Vitamina B2) – fotosensibile che, illuminata da raggi ultravioletti, genera l’ avvicinamento (cross-linking) delle lamelle corneali (gli strati che compongono la superficie della cornea) solo dove necessario, senza danneggiare le cellule circostanti della retina. Gli effetti previsti dal trattamento hanno una durata soggettiva che può arrivare ad alcuni anni. Il trattamento è inoltre ripetibile. Prima dell’ intervento è necessario provvedere ad una visita approfondita. In seguito, si constata l’idoneità al trattamento, tappa fondamentale per l’eventuale pianificazione dell’ intervento.
Tra gli approfondimenti diagnostici pre-operatori di recente introduzione ci sono la microscopia confocale (CONFOSCAN) e il PENTACAM. Tali strumenti permettono di indagare in maniera approfondita le caratteristiche morfologiche ed ultrastrutturali della cornea e, avvalendosi anche del sistema Sheimpflug (PENTACAM), consentono di individuare grado di evoluzione e gravità della patologia corneale o, appunto, del cheratocono.

Per maggiori informazioni: www.assocheratocono.org

Commenti (4)

  1. vorrei contattarvi telefonicamente x capire di piu’ sul mio problema….

  2. Per quanto riguarda il Cross Linking della cornea, un ottimo centro è l’ Unità operativa di oculistica dell’ Istituto clinico Humanitas di Rozzano (MI), il responsabile è il Professor Paolo Vinciguerra; il telefono dell’ Humanitas è 02 82246205-02. Oppure puoi scrivere a [email protected]. Il Proff. Vinciguerra ha anche uno studio privato (tel 02 55211388).
    Sul sito dell’ Associazione Cheratocono riportato in fondo all’ articolo, sono presenti altri riferimenti utili sugli ospedali che praticano il Cross Linking della cornea.
    Dipende poi in che zona ti trovi. Puoi navigare sul sito e cercarli. Ti lascio comunque un link con numero di telefono utile per esporre il tuo problema e per avere maggiori infarmazioni sul Cross Linking, puoi chiedere se ci sono dei buoni centri anche nella tua zona:
    Ospedale Santa Chiara di Trento http://www.assocheratocono.org/public2/index.php?option=com_content&task=view&id=132&Itemid=73

  3. Vi segnalo in proposito anche questo interessante articolo, scritto da un medico (dott. Cosimo Mazzotta) sull’argomento: Curare la cornea

  4. dott. Vinciguerra e possibile curare il cheratocono in eta’ avanzata oppure dopo una certa eta’ si stabilizza come ho gia’ sentito dire in giro che dopo che passati tot anni nn c’e’ bisogno di fare niente come ad esempio il famoso cross linking grazie mille dottore aspetto un suo chiarimento riguardo alla patologia distinti saluti.

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