Niente più mani sporche in ospedale. Ricercatori dell’ Università della Florida hanno creato uno speciale annusa-mani pulite: un naso hi-tech che incoraggia infermieri e medici a non trascurare semplici, ma fondamentali misure d’ igiene, per ridurre il rischio di infezioni e risparmiare denaro. Lo strumento è stato creato usando gli stessi sensori inventati, in origine, per rilevare la droga nell’ alito. Ma la nuova tecnologia monitora l’ igiene delle mani, individuando tracce di detergenti o di sapone.
Lo strumento, già brevettato e battezzato HyGreen, ricorda con discrezione agli operatori sanitari di lavarsi le mani per rimuovere virus e batteri, e potrebbe ridurre il numero di infezioni nosocomiali, con un notevole risparmio di denaro. Non solo: i dati sulla frequenza dei lavaggi vengono raccolti e conservati in un database, che si può consultare in tempo reale. “Non è una sorta di grande fratello, ma solo un altro strumento utile“, spiega Richard Melker, anestesiologo dell’ ateneo Usa che ha sviluppato l’ annusa-mani pulite, insieme a un gruppo di colleghi. “Un operatore sanitario non vuole essere responsabile di malattie o morti causate da infezioni prese in ospedale“, dice il medico.