Ayurveda e Medicina Naturale: consigli salute e benessere per chi ha una costituzione Pitta

 L’ Ayurveda è un sistema terapeutico praticato da migliaia di medici e seguito da milioni di persone in India e nel mondo intero, compresi Stati Uniti ed Europa. La medicina ayurvedica tradizionale, diffusa soprattutto nel Sud dell’ India, utilizza ricette tramandate da millenni e gelosamente custodite; l’ Ayurveda moderno, insegnato nelle università indiane, ricerca invece un’ integrazione con la ricerca scientifica e clinica.

CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE PITTA
– Corporatura media
– Colorito roseo o rossastro
– Pelle morbida con nei e lentiggini
– Capelli biondi o ramati e tendenza alle calvizie
– Occhi brillanti, color verde o ramato
– Carattere forte e deciso
– Irritabilità, tendenza alla collera
– Temperatura cutanea calda
– Solido appetito e buona digestione
– Evacuazioni più volte al giorno
– Sonno profondo ma breve
– Preferenza per cibi e bevande freddi
– Buon oratore
– Tagliente nei giudizi
– Intelletto acuto
– Grande senso estetico

Medicina Naturale: Ayurveda e consigli per chia ha una costituzione Vata

 L’ Ayurveda è un sistema della tradizione medica indiana che basa la prevenzione e la cura delle malattie sulla modificazione dello stile di vita e la somministrazione di preparati naturali. L’ ayurveda riconosce trecostituzioni principali, ciascuna corrispondente a uno dei tre Dosha (i tre principi che governano il cosmo), e costituzioni miste derivanti dall’ intreccio delle tre fondamentali.

Scoprite qual’è la vostra! Inizieremo qui con la costituzione Vata.

CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE VATA
– Corporatura sottile
– Colorito olivastro
– Occhi piccoli, incavati, di colore scuro
– Pelle secca
– Capelli sottili
– Vene sporgenti
– Scroscio o crepitio articolare
– Carattere ansioso e irrequieto
– Facilità di apprendimento
– Scarsa memoria
– Indecisione, tendenza a cambiare spesso parere
– Temperatura corporea bassa
– Estremità fredde
– Appetito e digestione irregolari
– Alvo stitico
– Preferenza per cibi e bevande caldi
– Sonno leggero, disturbato
– Facile affaticabilità
– Abitudini irregolari
– Tendenza a essere sempre in movimento
– Instabilità
– Eloquio prolisso
– Tendenza a gesticolare in continuazione

Dipendenza dai farmaci: gli italiani ne assumono più del caffé

 Quasi come bere un caffè: acquistare e assumere un medicinale è diventato per gli italiani un atto tra i più consueti. Ogni connazionale, infatti, consuma in media una dose e mezza di farmaco al giorno, con un trend che ha fatto registrare una crescita del 60% dal 2000. Complici il peso delle patologie croniche, legato all’ invecchiamento della popolazione, ma anche le abitudini di tipo socio-culturali. E’ quanto emerge dal Rapporto Osmed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali), relativo al 2008.

LA SPESA FARMACEUTICA NAZIONALE
Nel complesso, la spesa farmaceutica totale, comprensiva della prescrizione territoriale e di quella offerta attraverso le strutture pubbliche (Asl, aziende ospedaliere, policlinici universitari ecc.) è stata di 24,4 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsata dal Servizio sanitario nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, lo Stato ha speso 410 euro.

I FARMACI PIU’ UTILIZZATI
Come ogni anno in cima alla classifica dei farmaci più utilizzati compaiono quelli contro le malattie cardiovascolari, seguiti da quelli gastrointestinali, del sistema nervoso centrale, gli antimicrobici e gli antineoplastici. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata – rivela ancora il Rapporto Osmed – nel 2008 risulta stabile rispetto al 2007, mentre quella a carico del Ssn è diminuita dell’ 1% a causa dell’ aumento del ticket (+20%) e di una diminuzione dei prezzi (-6,9%). Quest’ ultima è dovuta a forme diverse di distribuzione quali quella diretta e per conto. La Calabria con 277 euro pro capite è la Regione con il valore più elevato di spesa pubblica per farmaci di classe A-Ssn, mentre la Provincia autonoma di Bolzano con 149 euro è quella con la spesa minore.

Benefici dei bagni benessere: le regole per un bagno relax e la scelta degli oligoelementi

 Il bagno può trasformarsi da momento di igiene a parentesi di piacere, premessa di armonia e benessere, vera cura di giovinezza. Come si prepara? Per effettuare un bagno ideale è necessario assicurarsi di non essere disturbati per una ventina di minuti. Si riempie la vasca con acqua a una temperatura compresa tra 34 e 38°C. Si versano uno o più oligoelementi (OE), in base all’ effetto desiderato. Gli OE non sono idrosolubili, pertanto occorre mescolarli con una sostanza che possa consentirne la diffusione nell’ acqua calda: un bicchiere di sale marino, un cucchiaio di latte o un tuorlo d’uovo. Si abbassa la luce, si accende una candela profumata e si predispone una musica dolce in sottofondo… et voilà, l’ effetto benessere è assicurato!

QUALE BAGNO?
Al mattino è indicato un bagno tonificante, alla sera uno rilassante, scegliendo di conseguenza gli OE adatti. Il calore dell’ acqua provoca una vasodilatazione favorevole sia all’ eliminazione di scorie e tossine, sia alla penetrazione degli OE. Per un effetto ottimale si consiglia di restare nella vasca da 10 a 20 minuti, quindi ci si avvolge nell’ accappatoio senza strofinare la pelle per asciugarla, e ci si distende per una decina di minuti in un ambiente tranquillo.

Ayurveda e medicina naturale: i consigli per chi ha una costituzione Kapha. Alimentazione e stile di vita

 Secondo l’ Ayurveda, “Colui i cui Dosha sono in equilibrio, il cui appetito è buono, i cui Dhatu funzionano normalmente, i cui Mala sono in equilibrio e il cui Ego, la cui mente e i cui sensi sono permeati di beatitudine del Sé, questa è una persona sana” (Sushruta Samhita 15,38).
Dunque è importante seguire i consigli per la propria costituzione ayurvedica, in modo da mantenere l’ equilibrio tra tutti gli elementi che determinano il nostro benessere.

CARATTERISTICHE DELLA COSTITUZIONE KAPHA
– Costituzione robusta, tendenza all’ obesità
– Colorito pallido
– Pelle grassa
– Denti forti
– Sorriso luminoso
– Capelli spessi e forti di colore nero
– Apprendimento lento
– Buona memoria
– Pigrizia e lentezza
– Appetito scarso e digestione lenta
– Sonno lungo e profondo
– Alvo regolare
– Resistenza allo sforzo
– Preferenza per cibi caldi e asciutti e bevande calde
– Carattere amabile
– Inclinazione al perdono
– Possessività
– Forte impulso sessuale

Medicina tradizionale cinese: la digitopressione sintomatica. Meridiani e punti per curare l’ ansia

 Secondo la medicina tradizionale cinese la digitopressione è una delle otto forme di micromassaggio. Consiste nel praticare una pressione lieve, media o intensa con l’ estremità di un dito (ad esempio il pollice), la nocca del medio, il gomito o il palmo.
A partire da questo tipo di micromassaggio, in Giappone si è sviluppata una tecnica particolare, definita “shiatsu” (appoggio), che prevede l’ esecuzione delle pressioni con le dita a livello degli agopunti o lungo il dorso dei meridiani. Questa forma di trattamento viene preferita soprattutto in età pediatrica, nella terza età e nei disturbi di tipo reumatico o allergico.

MERIDIANI E PUNTI DELLA DIGITOPRESSIONE
Secondo il pensiero cinese, le premesse per la malattia si creano quando la distribuzione dell’ energia vitale diventa irregolare, per difetto o per eccesso, a livello dei singoli organi e del corpo intero. La circolazione dell’ energia vitale avviene lungo percorsi, in Occidente definiti Meridiani, rappresentati come tragitti lineari che collegano i punti dotati di potenziale attività di accelerazione, inibizione o regolazione dell’ energia, quando stimolati opportunamente.
Meridiani e punti decorrono o si localizzano lungo piani di clivaggio e linee di confine o separazione tra strutture anatomiche diverse, ove la resistenza elettrica è minore. Gli agopunti inseriti lungo la rete bioenergetica dei meridiani mettono in relazione la superficie del corpo con le logge energetiche e gli organi in profondità.

Influenza suina: i vaccini per il virus A-H1N1 disponibili dalla fine di ottobre. Ma saranno sicuri ?

 Nessun timore sulla sicurezza del vaccino allo studio contro la nuova influenza. “Quando sarà autorizzato in Italia, avrà subito tutti i controlli necessari”, assicura all’ “Adnkronos Salute” Fabrizio Oleari, direttore generale prevenzione e sanità del ministero del Welfare, fugando le preoccupazioni di alcuni specialisti sulla sicurezza del vaccino in arrivo, visti anche i tempi rapidi di produzione. Secondo Oleari, non si è accelerato troppo il percorso a discapito dei controlli. “I tempi sono gli stessi più o meno in tutto il mondo e si è partiti tutti insieme – sottolinea -. I test sono comunque in corso e, in base ai piani di produzione, possiamo dire che le dosi di vaccino dovrebbero essere a disposizione del ministero per la fine di ottobre”.

UN PIANO DI FARMACOVIGILANZA
Naturalmente il prodotto continuerà a essere monitorato anche in seguito. “Sarà attivato un attento piano di farmacovigilanza” garantisce l’ esperto. Inoltre è importante che la campagna di vaccinazione contro l’ H1N1 non si sovrapponga a quella contro l’ influenza stagionale.

Ecoendoscopia, una nuova tecnica di diagnosi per i tumori all’ apparato digerente

 Si chiama ecoendoscopia ed è la nuova speranza per i pazienti affetti da tumore all’ apparato digerente: si tratta della combinazione fra ecografia ed endoscopia, che permette infatti di stabilire con esattezza il livello di stadiazione della neoplasia che, se in fase iniziale, viene immediatamente asportata per via endoscopica, risparmiando così al malato sia un più impegnativo intervento chirurgico, con conseguente asportazione totale, sia il successivo trattamento chemioterapico.

FORLI’ ALL’ AVANGUARDIA SULLA NUOVA TECNICA
Da sei mesi, l’ Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ Ausl di Forlì, diretta dal prof. Enrico Ricci, si è aggiunta ai pochi centri in Italia che praticano tale metodica. Forlì è oggi dunque in grado di curare ogni tipo di lesione gastrica, da quella più precoce a quella più avanzata e dunque inoperabile.

Donne con la pancetta a rischio asma: i rischi del sovrappeso sulla salute. L’ indice di massa corporea

 Girovita rosa sotto i riflettori. Le donne “a mela”, alle quali la natura ha risparmiato i fianchi larghi della conformazione “a pera” ma non un addome pronunciato più tipico della silhouette maschile, rischiano infatti l’ asma anche se non sono in sovrappeso. Per ragazze e signore forti di pancia, rispetto a quelle che vantano un vitino da vespa – rileva uno studio americano pubblicato su Thorax – il pericolo di incorrere nella malattia respiratoria è aumentato di un terzo.

I PERICOLI DEL GRASSO VISCERALE
La ricerca, condotta dagli scienziati del Northern California Cancer Center di Berkeley, torna quindi a puntare il dito contro il cosiddetto grasso viscerale: quello che si accumula sulla fascia addominale “è un grasso metabolicamente più attivo – ricorda Julie Von Behren dell’ equipe di studiosi Usa – Può produrre sostanze infiammatorie e l’ infiammazione è legata all’ asma” a doppio filo.

DONNE IN SOVRAPPESO PIU’ SOGGETTE ALL’ ASMA
L’ équipe d’ Oltreoceano ha analizzato i dati relativi a più di 88 mila fra insegnanti e amministratrici scolastiche. In generale, l’ indagine ha confermato che le donne in sovrappeso hanno un rischio d’ asma del 40% maggiore rispetto alle normopeso; per quelle obese la probabilità di ammalarsi raddoppia, mentre per quelle gravemente ‘XL’ si moltiplica di oltre tre volte. Ma il dato a sorpresa ha riguardato le donne con un peso normale, ma una circonferenza vita che supera gli 88 centimetri: in questa quota il pericolo d’ asma cresce di un terzo.

Guida alle diete dimagranti: la dieta a punti e la dieta Scarsdale

 Altri due must della dieta sono la dieta a punti e la dieta Scarsadale.

LA DIETA A PUNTI
Proposta dal medico italiano Guido Razzoli all’ inizio degli anni Ottanta, assegna un punteggio a ciascun cibo e pone l’ obiettivo di non superare 40-60 punti al giorno. Il calo ponderale può variare da 2 a 3 chili al mese.

Cibi ammessi
Prevalentemente di natura proteica: carne, pesce, formaggi, salse, ragù; olio d’ oliva come fonte di grassi.

Cibi da evitare
Vanno controllati soprattutto gli alimenti ricchi in carboidrati: pane e pasta, riso, frutta, dolci, zucchero.

Pregi e limiti
Questa dieta mira a ridurre il rilascio di insulina medianti semplici regole di calcolo delle calorie. Viene criticata in quanto ritenuta iperproteica.

Malattie sessuali: è boom dopo i trent’ anni nei Paesi occidentali

 Boom di malattie sessuali fra i 30 e i 45 anni. I casi sono in aumento in tutti i Paesi occidentali, Italia compresa, non per una maggior precocità sessuale dei più giovani, ma per i comportamenti disinibiti degli adulti che viaggiano di più, hanno più occasioni di incontro e si lasciano andare a rapporti non protetti. A lanciare l’ allarme sono gli andrologi della Sia (Società italiana di andrologia).

LA CHLAMYDIA
In Europa, dal 2000 ad oggi, si è osservato un notevole incremento dell’ incidenza della malattie sessualmente trasmissibili, prime fra tutte Chlamydia, sifilide con un numero di casi raddoppiato rispetto a 9 anni fa, e Aids con circa 4.000 nuove infezioni l’ anno – spiega Vincenzo Gentile, presidente della Sia – Questo ci deve far riflettere, soprattutto sulla necessità di fornire informazioni adeguate ai nuovi target. Perché a esserne più colpiti non sono gli adolescenti, ma i trentenni e quarantenni“, sottolinea.