Dipendenza dai farmaci: gli italiani ne assumono più del caffé

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Quasi come bere un caffè: acquistare e assumere un medicinale è diventato per gli italiani un atto tra i più consueti. Ogni connazionale, infatti, consuma in media una dose e mezza di farmaco al giorno, con un trend che ha fatto registrare una crescita del 60% dal 2000. Complici il peso delle patologie croniche, legato all’ invecchiamento della popolazione, ma anche le abitudini di tipo socio-culturali. E’ quanto emerge dal Rapporto Osmed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali), relativo al 2008.

LA SPESA FARMACEUTICA NAZIONALE
Nel complesso, la spesa farmaceutica totale, comprensiva della prescrizione territoriale e di quella offerta attraverso le strutture pubbliche (Asl, aziende ospedaliere, policlinici universitari ecc.) è stata di 24,4 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsata dal Servizio sanitario nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, lo Stato ha speso 410 euro.

I FARMACI PIU’ UTILIZZATI
Come ogni anno in cima alla classifica dei farmaci più utilizzati compaiono quelli contro le malattie cardiovascolari, seguiti da quelli gastrointestinali, del sistema nervoso centrale, gli antimicrobici e gli antineoplastici. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata – rivela ancora il Rapporto Osmed – nel 2008 risulta stabile rispetto al 2007, mentre quella a carico del Ssn è diminuita dell’ 1% a causa dell’ aumento del ticket (+20%) e di una diminuzione dei prezzi (-6,9%). Quest’ ultima è dovuta a forme diverse di distribuzione quali quella diretta e per conto. La Calabria con 277 euro pro capite è la Regione con il valore più elevato di spesa pubblica per farmaci di classe A-Ssn, mentre la Provincia autonoma di Bolzano con 149 euro è quella con la spesa minore.

I FARMACI DISPENSATI DAL SSN
La spesa relativa ai prodotti erogati attraverso le strutture pubbliche, pari a 5,6 miliardi di euro, rappresenta circa un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2008. La variabilità regionale della quota di spesa per questi medicinali è compresa tra il 17% della Calabria e il 31% di Bolzano. Questa variabilità riflette anche diverse possibili scelte nelle modalità di distribuzione di alcuni farmaci.
Il maggior livello di spesa riguarda i farmaci antineoplastici e immunomodulatori (2,1 miliardi di euro), seguiti dagli antimicrobici per uso sistemico (1,2 miliardi) e dagli ematologici (923 milioni di euro). Per quanto riguarda il consumo farmaceutico territoriale di classe A-Ssn, questo risulta cresciuto del 4,9% rispetto al 2007: in altre parole, ogni mille abitanti sono state prescritte 924 dosi di farmaco al giorno (erano 580 nel 2000). Attraverso le farmacie pubbliche e private sono stati acquistati nel 2008 complessivamente 1,8 miliardi di confezioni (circa 30 per abitante).

LE DOSI PRESCRITTE
Tutte le categorie terapeutiche, a eccezione dei farmaci del sistema respiratorio e degli antineoplastici, fanno registrare un incremento delle dosi prescritte rispetto al 2007. Tra quelle a maggior consumo i farmaci del sistema cardiovascolare aumentano del 5,2%. Incrementi nella prescrizione si rilevano anche per i gastrointestinali (+9,2%), per gli ematologici (+4,4%) e per i farmaci del sistema nervoso centrale (+4,7%). Le statine continuano ad essere il sottogruppo a maggior spesa (15,4 euro pro capite) con un aumento del 15% delle dosi e una diminuzione del 5,8% della spesa, seguite dagli inibitori di pompa (14,2 euro pro capite). La sostanza più prescritta nel 2008 è risultata il ramipril (43,9 Ddd/1000 abitanti die). A seguire l’ acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (40,5 Ddd/1000 abitanti die) e l’ atorvastatina (27,7 Ddd/1000 abitanti die).

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