La dieta scientifica

di Redazione Commenta

È scientificamente provato che alcuni cibi fanno ingrassare ed è scientificamente provato che chi mangia bene non ingrassa e chi ingrassa può dimagrire.

Sulla base di questi considerazioni scientifiche è nata la dieta “scientifica” che mira ad avere risultati rapidi ed efficaci.

Il punto di partenza di questa dieta, che mira a far perdere un chilo a settimana, prevede non solo di ridurre le calorie ma anche i cibi ricchi di proteine animali, prediligendo alimenti di origine vegetale come legumi, verdure, cereali integrali, frutta.

La dieta mediterranea sarebbe ottima, se non fosse che oramai gli italiani l’hanno abbandonata, in favore di un regime altamente proteico, con un consumo che va dal 50 al 100 per cento in più di proteine animali rispetto al normale fabbisogno. È dimostrato che un consumo eccessivo di proteine animali promuove l’invecchiamento dei tessuti.

Detto ciò non è necessario diventare vegetariani, e nemmeno eliminare le proteine che sono comunque importanti, ma devono essere presenti insieme a tutti gli altri nutrienti, non superare gli altri e dare maggior spazio a quelle di origine vegetale piuttosto che animale.

L’importante della dieta scientifica è di mangiare di tutto un po’, tagliando gli eccessi calorici e proteici. Il sistema più semplice e sicuro per ottenere, in misura adeguata, l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili è quello di variare le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. 

In questa dieta ci sono piatti di pesce che naturalmente contengono proteine ma si tende a preferire pesci ricchi di acqua, anche la carne è prevista ma in dosi controllate, così come le uova, che contengono proteine nobili.

Naturalmente nella dieta scientifica è previsto il consumo di tanta acqua e il movimento. Bastano delle passeggiate a passo svelto tre volte a settima, o anche salire e scendere le scale di casa due volte al giorno per 15 minuti.

 

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