Cisti del testicolo, quando bisogna cominciare a preoccuparsi, come fare l’autopalpazione

di Redazione 1

Non causa disturbi particolari, è spesso invisibile e, perciò, la cisti viene scoperta per caso, magari toccando un testicolo con le dita, mentre si fa la doccia o durante una visita medica prescritta per altri problemi. Le cisti sono noduli, come noccioline singole o riunite in piccoli grappoli, consistenti ma elastiche, che possono essere individuate facilmente al tatto. In realtà, le cisti del testicolo sono rare, mentre molto frequenti sono quelle a carico degli epididimi, i dotti spermatici, specie nella parte più vicina ai testicoli. La loro presenza, però, oltre a non modificare l’attività dei testicoli, non è pericolosa perché non possono trasformarsi in qualche malattia seria. Tuttavia, possono ingrossarsi e andare a comprimere i piccoli canali in cui transita il liquido seminale, provocandone l’ostruzione. In questi casi, la possibilità di diventare padre si riduce.

Se si forma una protuberanza
Le cisti sono formazioni che si presentano sotto forma di una piccola protuberanza del tutto innocua, spesso mobile rispetto al testicolo e dai contorni ben definiti, piena di materiale liquido e semisolido; compaiono con una certa frequenza negli uomini con oltre 30 anni. Anche se spesso sono già presenti dalla nascita, molte volte vengono scoperte soltanto dopo, perché con il tempo possono diventare più grandi ed essere così palpabili. Le loro dimensioni, infatti, possono variare da qualche millimetro fino a raggiungere anche i 4-5 centimetri di diametro. Quando sono piccole, le cisti non provocano alcun disturbo ed è possibile convivere con loro senza problemi. Soltanto quando le dimensioni raggiungono livelli piuttosto importanti, l’uomo può avvertire fastidio, dolore, senso di peso e di costrizione a livello dello scroto e, nei casi più seri, anche dolore.

Quando un uomo scopre di avere una cisti ai testicoli o nelle loro vicinanze, non deve allarmarsi, ma nemmeno trascurarle. La cosa più saggia da fare è recarsi da un andrologo, lo specialista delle malattie a carico dell’apparato genitale maschile. Visitando con attenzione la parte interessata, il medico è in grado di capire di che cosa si tratta ed, eventualmente, prescrivere esami specifici.

L’autopalpazione per individuare le cisti ai testicoli
Si tratta di un semplice controllo indolore che andrebbe fatto con regolarità da tutti gli uomini. Purtroppo è una pratica poco diffusa in Italia, ma è molto utile, in quanto consente di scoprire precocemente la comparsa di masse e anomalie sospette.
1. Stando in piedi davanti a uno specchio osservare con molta attenzione i testicoli, per valutarne i contorni, eventuali gonfiori, alterazioni e asimmetrie.
2. Palpare delicatamente il testicolo destro, facendolo scorrere tra il pollice e l’indice, poi ripetere la manovra su quello sinistro.

L’autopalpazione è un buon metodo per scoprire precocemente eventuali irregolarità ai genitali, ma non può sostituire la visita approfondita di uno specialista. Per questo motivo sarebbe bene fare sempre controlli da un andrologo dopo il primo anno di vita e in età scolare, e da adulti periodicamente ogni 2-3 anni.

Commenti (1)

  1. Gent.li Dottori,
    se ho capito bene, una volta accertata la natura di “cisti” al testicolo, avendo l’Andrologo effettuato anche l’ecografia, non c’è da preoccuparsi che la cosa degeneri in una patologia di tipo tumorale. Questo resta valido anche se, a dieci anni da quell’accertamento, la mia “cisti” al testicolo sx è diventata ormai di circa 3x2cm.?
    Grazie.

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