Dieta dissociata, dimagrire abbinando correttamente i cibi

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Si può genericamente definire dissociata una dieta che studia gli abbinamenti degli alimenti fra loro, pertanto, le diete dissociate non contemplano alimenti permessi e alimenti proibiti, ma di volta in volta consigliano abbinamenti di alimenti e ne sconsigliano altri, indicano per lo più alimenti che possono o meno coesistere in particolare nello stesso pasto, come per esempio carboidrati (pane, pasta, riso) insieme alle proteine (carne, pesce, formaggio).

Oggi ci sono molti esperti che sostengono che associare proteine e carboidrati comporti una difficoltà nella digestione, e che invece una loro assunzione separata la favorisca. Il presupposto che sta alla base di questa convinzione è il fatto che la digestione delle proteine è migliorata da una maggior acidità gastrica, mentre per i carboidrati l’ambiente preferito per la digestione è quello basico. Secondo i sostenitori della dieta dissociata la contemporanea presenza di carboidrati e proteine determinerebbe un livello di acidità insufficiente per le proteine ed eccessivo per i carboidrati.

I principi della dieta dissociata sono pochi:

  • mai consumare cibi incompatibili nello stesso pasto o in periodo ravvicinato
  • consumare frutta fresca e verdura abbondantemente
  • preferire i cibi integrali a quelli raffinati

La compatibilità tra i cibi è indicata nella tabella che vi mostriamo: gli alimenti della lista “B” (alimenti neutri) possono essere assunti insieme con gli alimenti della lista A (proteine) e C (carboidrati), mentre gli alimenti della lista A e C non devono essere assunti contemporaneamente.

LISTA “A” – PROTEINE
Carne, latticini in genere, pesce, uova, frutta fresca

LISTA “B” – ALIMENTI NEUTRI
Verdura, olio, burro, frutta fresca

LISTA “C” – CARBOIDRATI
Biscotti, pane, pasta, riso, banane, patate, dolci

I sostenitori della dieta dissociata sostengono che non c’è alcun rischio per i pazienti che la seguono, ma non è così. Ad esempio, per i diabetici, un apporto di abbondanti carboidrati in un unico pasto risulterebbe troppo squilibrato nel corso della giornata, rischiando di influenzare negativamente la terapia con farmaci ipoglicemizzanti.

É effettivamente eccessivo consumare a ogni pasto più portate con primo, secondo, contorno, pane, frutta, ciò conduce inevitabilmente ad assumere un’elevata quantità di alimenti, con conseguente eccesso calorico e rallentamento dei processi digestivi, pesantezza, sonnolenza e ridotta efficienza. Molto meglio alternare nella giornata un pasto proteico (carne, pesce, uova, formaggio, affettati) con un pasto clucidico (pasta, riso) e a questi pasti associare sempre delle verdure.

Photo credit: agnul su Flickr

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