Lo zucchero causa le rughe? Da sempre si discute su questo ingrediente: fa bene oppure no? Stavolta focalizziamoci sulla salute della pelle per capire se consumare zucchero può causare le rughe.

Esistono molti tipi di zucchero, ma non tutti possono nuocere allo stesso modo ed ovviamente non sempre vanno eliminati.
Lo zucchero causa le rughe? Da sempre si discute su questo ingrediente: fa bene oppure no? Stavolta focalizziamoci sulla salute della pelle per capire se consumare zucchero può causare le rughe.

La carne fa ingrassare tanto quanto lo zucchero: ad affermarlo è uno studio australiano che ha analizzato gli effetti di questo alimento sulla linea arrivando ad affermare che, di certo, chi consuma carne rischia di acquisire peso.

Lo zucchero è un elemento importante per l’alimentazione di tutti ma è anche vero che assumere dosi di zucchero in eccesso può portare a malattie come il diabete e l’obesità. Per troppo tempo è stato trascurato che molti cibi per bambini contengono troppo zucchero ma adesso il Parlamento europeo ha deciso di sanare il vuoto normativo.

I carboidrati non sono di per sé salutari o negativi, ma alcuni possono essere più sani di altri. I carboidrati hanno spesso una cattiva reputazione, soprattutto quando si tratta di aumento di peso. Queste sostanze però non sono tutte cattive per la forma fisica.

L’aspartame è un dolcificante artificiale, che ha lo stesso potere dello zucchero ma con un apporto calorico decisamente inferiore. Proprio per questo motivo gli alimenti e le bevande che contengono aspartame sono indicate come “light”, “diet”, “sugar-free” e sono abbinate mentalmente alle diete per calare di peso. Andiamo a vedere, più da vicino, le differenze fondamentali.

Lo zucchero fa venire le rughe: a dirlo dalle pagine del Medical Daily Brooke Alpert è stato Brooke Alpert coautore del libro ‘The Sugar Detox: Lose Weight, Feel Great, and Look Years Younger‘ che con la dermatologa Patricia Farris che fanno finire sotto accusa diversi di zucchero dal destrosio, al fruttosio, al glucosio fino alle maltodestrine che si legano in maniera tossica all’elastina e al collagena che danno elasticità alla pelle favorendo la comparsa delle rughe.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le bevante light aumentano il rischio diabete rispetto a quelle dolcificate con lo zucchero. Stando ad una recente ricerca, infatti, le bevande che utilizzano dolcificanti artificiali, come aspartame, saccarina e simili per dolcificare, farebbero aumentare ulteriormente il rischio di andare incontro a questa patologia.
Il mondo dei prodotti dietetici è una vera e propria giungla, gli alimenti senza zucchero vanno per la maggiore, ma Altroconsumo denuncia 40 falsi prodotti che riportano la scritta ‘senza zucchero’ o ‘diet’ senza averne titolo. In commercio ce ne sono di ogni tipo, dalle bevande ai biscotti, protetti da un’etichetta che dichiara l’assenza dello zucchero, approfittando della buona fede dei consumatori.

I pareri sono discordanti, c’è chi consiglia l’uso di zucchero, perchè, stimolando un senso di sazietà, aiuta a mantenere la forma, altri sostengono fortemente il dolcificante. La domanda resta, dolcificante o zucchero, come scegliere? La risposta è semplicemente, dipende dal gusto, ma anche dalla singola necessità. La scelta non è semplice, soprattutto in estate sono in molti ad eliminare lo zucchero a favore del dolcificante. Gli esperti sostengono che usare il dolcificante in una dieta, ad esempio, può inserirsi in un contesto di educazione alimentare, più che un modo per risparmiare le calorie.

Questo sembra essere il risultato di un recente studio americano pubblicato su “Nature”, che conferma la pericolosità, anche sociale, degli alimenti dolci, facendo così emergere la necessità che il governo regolamenti il loro consumo con scelte radicali, anche se impopolari. Gli Stati Uniti non sono gli unici ad aver introdotto provvedimenti di questo tipo, Francia, Danimarca e Ungheria hanno previsto imposte sulle bevande dolcificate la prima e sul cibo spazzatura le altre due.
Per la nostra salute e per il nostro benessere, una sana alimentazione deve essere varia ed equilibrata, oltre ad abbinarsi ad un sano stile di vita e all’ attività fisica. Vediamo allora alcuni miti da sfatare per una corretta alimentazione.
Gli integratori non sono necessari nello sport
Il business dietetico degli integratori (bibite arricchite di sali minerali e vitamine per reintegrare presunte perdite che si verificano con la sudorazione) ha trovato un terreno fertile nello sport; non solo tra i grandi professionisti, ma ancor di più tra gli “sportivi della domenica” e nelle palestre. Ma servono davvero gli integratori ? Uno sportivo allenato e correttamente nutrito non ha bisogno, almeno per la prima ora di attività, di integrazioni di zuccheri e sali: un’ alimentazione bene equilibrata fornisce a qualsiasi sportivo tutti i sali minerali necessari e l’ unica reintegrazione, davvero necessaria per chiunque svolga un’ attività fisica capace di creare sudorazione, è quella dell’ acqua ! Infatti un’ aggiunta eccessiva di zucchero o di sali minerali all’ acqua provoca un rallentamento dello svuotamento gastrico e quindi un ritardo nella reidratazione. Le bevande troppo concentrate in zucchero o sali restano “sequestrate” a lungo nello stomaco ritardando la discesa nei successivi tratti intestinali, dove ha luogo l’ effettivo assorbimento dei principi alimentari.
Il rischio alimentare non è uguale per tutti
C’è molta esagerazione sui meriti di una buona alimentazione, ma c’è molta realtà sui rischi a cui espone uno stile alimentare errato. Un’ alimentazione errata si tramuta, per alcuni più che per altri, in un fattore di rischio: uno stile alimentare errato può accrescere la possibilità statistica che ognuno di noi ha di contrarre infarto, diabete, gotta, calcolosi o molte altre patologie, incluse diverse forme tumorali, facilitate, se non del tutto originate, da fattori alimentari. Ma è troppo ingenuo incolpare solo dimenticando il contributo del fumo, della sedentarietà, del sovrappeso, dell’ ipertensione arteriosa, della vita stressante e infine dei caratteri ereditari. Una corretta alimentazione va associata ad un corretto e sano stile di vita.
Non sei veramente a dieta, ma controlli quello che c’è nel tuo piatto. Formaggio, yogurt, Coca Cola, succhi di frutta, birra e tanti altri prodotti light dovrebbero essere di aiuto a chi ama mangiare bene ma che vuole restare a dieta o addirittura dimagrire.
Il consumo dei prodotti light, lanciati sul mercato negli anni ’80, è in continua crescita. Secondo le statistiche la vendita di prodotti light aumenta dell’8% all’anno, mentre per gli altri prodotti alimentari l’aumento è solo del 3%.
Ma poiché i prodotti light sono di moda, alcuni produttori cercano di pubblicizzare maggiormente i loro prodotti tradizionali aggiungendo la parola light, senza tuttavia ridurre il contenuto nutritivo o energetico. Abusare dei prodotti light non è la soluzione giusta per dimagrire o conservare la linea. Questi alimenti, il cui successo dipende da strategie marketing ben studiate, hanno effetti perversi:
– Sono calorici. La scritta ” senza zucchero ” non significa che quei prodotti siano poco energetici. Infatti il fruttosio (zucchero naturale della frutta) usato come dolcificante al posto dello zucchero classico fornisce tante calorie quante quest’ultimo (4 kcal/g);
– non saziano. Gli alimenti light non sono saporiti come gli altri. Risultato: o si è tentati di mangiarne di più o si mangia di più nel pasto successivo.