Joan Loyd, la nonna di 66 anni con il seno rifatto e il toy boy

di Redazione Commenta

Una certezza degli anni passati era il ruolo della nonna, saggia, magari un po’ in carne, dedita ai nipotini vocianti, pronta a raccontare loro le favole, il volto con le rughe degli anni che passano, lungi dal volerle nascondere, ogni ruga, dicevano, ha una sua storia. Dimenticate questa figura che non esiste più. L’esempio arriva da Joan Loyd, 66 anni, vedova, 13 nipoti e 7 pronipoti, si è rifatta il seno ed ha trovato un toy boy di 28 anni.

La differenza di quasi quarant’anni non spaventa affatto l’arzilla nonna, che ha raccontato essere il desiderio del defunto marito, scomparso per un tumore. Lei lo ha accudito per tutta la malattia, giorno per giorno e, diceva, le aveva fatto promettere che si sarebbe rifatta una vita. Joan Loyd ha mantenuto la promessa, con un’aggiunta, due protesi al silicone che le hanno regalato un seno tonico ed una gioventù ritrovata.

La signora ha conosciuto il giovane fidanzato su Facebook, lui l’aveva vista sui giornali e le ha chiesto l’amicizia, così parte l’amicizia con Joan Loyd, seguito dall’amore. Pare che lei abbia un ottimo rapporto con la famiglia di lui e che abbia conquistato anche la sorella con la quale scambia lunghe chiacchierate telefoniche.

Valutiamo il problema, giusto due chiacchiere fra noi, oggi la chirurgia plastica risolve molti problemi che sono in gran parte psicologici, un conflitto con il proprio corpo per quel naso che proprio non piace, per un seno troppo piccolo, oppure, uno troppo sviluppato che, con il passare degli anni, potrebbe creare problemi alla colonna vertebrale e le spalle. Quando è il momento giusto per sottoporsi a questi interventi? La risposta è semplice, quando se ne sente la necessità.

Se le condizioni di salute lo consentono, gli esperti non sono contrari, sia l’intervento di mastoplastica additiva (aumento del seno) che riduttiva, si possono fare non prima dei 18 anni, c’è una nuova legge che proibisce di intervenire prima della maggiore età. Il primo intervento dura generalmente dai 30 ai 45 minuti, richiede una notte di degenza in ospedale. Un po’ più complesso il secondo che dura in media 2 ore, avviene in anestesia generale e richiede il ricovero di almeno due giorni.

Ma, in fondo, la domanda è: ma vale davvero la pena a 66 anni sottoporsi ad un intervento chirurgico così importante? È giusto cercare di rimanere giovane a tutti i costi?

Photo credit: Barbies Land su Flickr

Fonte: www.huffingtonpost.co.uk

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