Benessere dei capelli? Qualche consiglio

Per una donna ma anche per gli uomini in fondo: la bellezza dei capelli è fondamentale per sentirsi al meglio e per apparire in piena salute. Il ruolo che svolgono nel nostro quotidiano è davvero molto importante e se la spazzola ne porta via più del dovuto, cominciamo a preoccuparci. E’ altrettanto vero che ci sono periodi dell’anno, soprattutto al cambio di stagione, in cui appaiono più deboli e sfibrati, ma se non si tratta di un fenomeno passeggero, allora è proprio il caso di correre ai ripari.

Con il pesce si riduce l’artrite reumatoide

L’assunzione di pesce può ridurre l’artrite reumatoide: a dirlo i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori ricercatori dell’Institute of Environmental Medicine, Karolinska Institutet, tra cui i dottori Daniela Di Giuseppe, Alice Wallin, Matteo Bottai, Johan Askling e Alicja Wolk. Secondo loro seguire una dieta ricca di omega 3 di cui il pesce è ricco sarebbe in grado di ridurre il rischio di andare incontro ad artrite reumatoide, malattia che ricordiamo colpisce più le donne che gli uomini e di cui ancora non si conosce con esattezza la causa. Come per altre malattie diventa quindi fondamentale prevenire anche seguendo una dieta corretta che stando a questo nuovo studio dovrebbe contenere una discreta quantità di Omega-3.

Demenza: un test per capire se si è a rischio

Per capire se si è a rischio demenza potrebbe essere eseguito un test particolare, quello dei personaggi famosi; a sostenerlo alcuni scienziati della Northwestern University di Chicago che hanno esaminato 30 persone con un’età media di 62 anni. Di queste 30 erano affette da un tipo di demenza precoce che interessa principalmente il linguaggio (afasia progressiva primaria) e altre 27 invece senza demenza. Questi test prevedevano il riconoscimento facciale e l’essere in grado di dare un nome a quel personaggio; tra i personaggi delle immagini, Albert Einstein, Lady Diana o  Bill Gates.

Dipendenza da cellulare: effetti e cura

Parliamo di nuovo dipendenza da cellulare perché sembra essere un fenomeno sempre più diffuso ed è stato oggetto di un nuovo studio condotto da alcuni ricercatori statunitensi dell’Indiana Prevention Resource Center che invitano a tenere spento il cellulare per un po’ e trascorrere del tempo con la famiglia o gli amici in maniera reale, conversando insomma e non in modo virtuale. La dottoressa Courtney Stewart e colleghi è giunta alla conclusione che tra gli effetti più comuni della dipendenza da cellulare vi è quello dell’affaticamento sensoriale ma anche confusione mentale e una generale debolezza.

Troppa tv = peggiori performance cognitive

Secondo i risultati di uno studio condotto dall’Università di Montreal i bambini che passano troppe ore davanti alla tv avrebbero delle performance cognitive peggiori degli altri; per la precisione, a partire dai 29 mesi in avanti ogni ora in più rispetto alle due consigliate che i piccoli passano davanti allo schermo che i piccoli equivale a una minore capacità matematica e a un vocabolario più povero una volta che inizieranno ad andare a scuola. Sono giunti a queste conclusioni esaminando relative all’utilizzo della televisione di 2 mila bambini e bambine e misurando anche la loro capacità cognitive all’asilo.

Estate 2013: interrotto numero 1500 Ministero Salute

Il numero verde 1500 del Ministero della Salute, attivato lo scorso 26 luglio è stato interrotto perchè dopo aver esaminato vari bollettini gli esperti sono giunti alla conclusione che la terza ondata di calore, quella che si pensa sia l’ultima di questa estate 2013 sta volgendo al termine. In una nota il Ministero comunica comunque sia di

essere pronto a riattivare il servizio nel giro di 24-36 ore, in caso di necessità

Depressione post partum: a rischio chi vive nelle grandi città

A rischio di depressione post partum sono soprattutto le donne che vivono nelle grandi città; questo è quanto ha stabilito un nuovo studio canadese condotto dal alcuni ricercatori del Women’s College Hospital di Toronto. Il Dr. Simone Vigod ha spiegato

.. Quasi una donna su 10 nelle aree urbane è a rischio di depressione post-partum, rispetto a una donna su 20 nelle zone rurali

Cioccolato: mantiene giovane il cervello

Il cioccolato mantiene il cervello giovane: anzi, ad essere precisi è il cacao, che sarebbe capace di tenere alla larga malattie come il morbo di Alzheimer o la demenza senile e ad essere giunti a questa conclusione sono stati alcuni ricercatori della Harvard Medical School di Boston. I risultati della ricerca sono stati pubblicati all’interno della rivista Neurology.

Benessere: che cos’è la falsa camomilla?

Avete mai sentito parlare della “falsa camomilla”? No, probabilmente, ma non è escluso che possiate essere presi in giro di fronte ad un olio che non è quello originale e, cioè, non estratto veramente da questo fiore. Il prodotto in questione, infatti, è legato ad un altro vegetale che è chiamato Ormensis che in effetti ha una certa somiglianza. Le proprietà però sono del tutto differenti e viene preferito soprattutto per le acque di colonie e per i profumi. 

L’aspartame non fa male

L’aspartame non fa male alla salute; sono giunti a questa conclusione alcuni ricercatori italiani che hanno riesaminato le varie ricerche svolte negli ultimi 22 anni proprio sull’aspartame. Lo studio curato da Marina Marinovich, tossicologa, e Carlo La Vecchia, epidemiologo ha stabilito che il consumo di uno tra i dolcificanti più comuni (e probabilmente anche tra i più discussi) a basso contenuto calorico non avrebbe alcuna correlazione con cancro, malattie cardiovascolari o parti prematuri; questi risultati sono stati pubblicati all’interno della rivista Food and Chemical Toxicology.

Smettere di fumare con l’app del Ministero della Salute

Smettere di fumare non è facile ma ora c’è uno strumento in più a disposizione di quanti vorrebbero smettere (o almeno provare) di accendere le sigarette; si tratta di un’applicazione per Android, iOS e Windows Phone pensata dal Ministero della Salute che si pone come obiettivo quello di stare vicino a quanti desiderano smettere di fumare.

Allattare al seno riduce il rischio di Alzheimer

Allattare al seno riduce il rischio di Alzheimer: a dirlo sono i risultati di uno studio condotto su 81 donne, dai 70 anni in su sia con che senza morbo di Alzheimer, dall’Università di Cambridge e dall’Università di Manchester spiegando che più dura l’allattamento e maggiore sarà la protezione di cui può giovare la mamma. Il team di ricercatori ha anche parlato con i parenti, coniugi e badanti e con queste ricerche ha potuto raccogliere informazioni sulla loro storia riproduttiva, sulla loro storia di allattamento e sullo stato di demenza. Sebbene il numero esiguo di partecipanti lo studio ha rivelato una serie di chiari legami tra allattamento al seno e morbo di Alzheimer; si pensa che l’allattamento al seno ripristini il metabolismo glucidico e la tolleranza all’insulina nel cervello modificati nel corso della gravidanza.

Digestione difficile? Consigli per ritrovare benessere

La digestione lenta e difficoltosa è un problema comune che colpisce praticamente tutti, prima o poi, ancora di più le donne. Pressioni, micromassaggi e sfioramenti con un olio a base di coriandolo possono aiutare molto. E’ certo, comunque, che anche qualche piccolo trucco a tavola e lontano dai pasti può migliorare la situazione.

Allergie: la perilla è un rimedio naturale

Contro le allergie è possibile ricorrere anche ai rimedi naturali (oltre che ai farmaci tradizionali) e questo in particolar modo se i sintomi da trattare sono leggeri; tra questi rimedi vi è la Perilla Frutescens, una pianta dalle caratteristiche antiallergiche ed antinfiammatorie oltre che il più noto Ribes Nigrum, di cui viene sfruttata la tintura madre. La perilla è venuta alla ribalta dopo una ricerca effettuata dalla Kyung Hee University e dall’Istituto di Medicina Orientale che ha messo in luce come l’estratto secco di perilla in polvere associato con l’acido rosmarinico riduceva in tempi molto brevi il livello di istamina nel corpo portando ad un miglioramento di quelle reazioni allergiche come la rinite e la rinocongiuntivite di tipo allergico.