Teatroterapia per comunicare meglio con gli altri, per vincere esperienze negative, contro i disturbi alimentari e nelle scuole

 Teatroterapia per comunicare meglio con gli altri, per vincere esperienze negative, contro i disturbi alimentari e nelle scuole
Trasformarsi in qualcun altro, improvvisare una situazione, creare emozioni: per queste sue caratteristiche il teatro è una delle arti-terapie più diffuse.
Roberto Motta, presidente della Federazione Italiana Teatroterapia e uno tra gli animatori del Teatro della Spontaneità di Monza, chiarisce subito che la teatroterapia non cambia le persone, ad esempio una persona timida non diventerà completamente estroversa, ma grazie al lavoro teatrale può prendere coscienza dei suoi limiti, affrontarli e imparare a conviverci.
In estrema sintesi, chi resta sempre in seconda fila perchè sopraffatto da personalità più forti e dinamiche in ufficio come nella vita privata, non si trasformerà in una primadonna con la teatroterapia ma ne riceverà dei benefici.

APPLICAZIONI DELLA TEATROTERAPIA

La bellezza del seno della donna nella storia, nel teatro, nel cinema. Esistono veri canoni di bellezza del seno femminile ?

 La bellezza del seno della donna nella storia, nel teatro, nel cinema. Esistono veri canoni di bellezza del seno femminile ?

Il seno, simbolo della bellezza femminile e della maternità, ha sempre ricoperto un ruolo importante nella storia, nell’ arte, nella letteratura e nel teatro. Più recentemente il ruolo del seno si è rivelato in diversi campi dal cinema, alla televisione alla pubblicità. Il primo seno nudo della storia del cinema è attribuito a Clara Calamai nel film “Cena delle Beffe” di Alessandro Blasetti del 1941, mentre l’ anno successivo Doris Duranti, quando il suo seno apparve sugli schermi commentò: “Il mio è il primo seno ripreso all’ impiedi, appare eretto, come di natura, orgoglioso, senza trucchi, invece la Calamai si fece riprendere sdraiata, che non è una differenza da poco”.
Ma cosa è che rende bello un seno piuttosto che un altro ? È la dimensione del seno, il volume del seno, la forma, il capezzolo, l’ areola ?

Artrite reumatoide: il rapporto del Censis sulla diagnosi e sui centri di cura per i malati affetti da artrite e reumatismi

 Artrite reumatoide: il rapporto del Censis sulla diagnosi e sui centri di cura per i malati affetti da artrite e reumatismi

È un vero e proprio percorso ad ostacoli quello che i 300 mila malati di artrite reumatoide si trovano a vivere in Italia come dimostrano le risposte dei 646 pazienti raccolte dal Censis nel primo Rapporto Sociale sull’ Artrite Reumatoide voluto da ANMAR e da SIR. Per la prima volta con un approccio scientifico e questionari validati a livello internazionale è stato possibile tracciare una fotografia della condizione dei malati, analizzare l’ impatto economico e sociale della malattia e valutare, attraverso le indicazioni dei malati stessi, le possibili aree di miglioramento per realizzare un modello assistenziale a misura di paziente.
Dall’ indagine del Censis traspare in pieno la complessità del mondo dei pazienti: un universo fatto di mille variabili, paure, incertezze, rinunce. L’artrite reumatoide è una patologia che tocca l’ individuo nel profondo, con una sintomatologia iniziale non così diversa dai semplici dolori reumatici. L’ artrite reumatoide è una malattia subdola che impatta sulla dimensione lavorativa, relazionale e psicologica del vissuto dei pazienti e che può portare dalle micro limitazioni della vita quotidiana ad un drastico ridimensionamento dei progetti di vita. Una malattia malcurata e le difficoltà di accesso ai migliori punti di riferimento per la cura, si traducono per i malati in una vita piena di limitazioni e rinunce: il 42,9% del campione ha dovuto smettere di viaggiare o di praticare i propri hobby, il 22,7% ha dovuto seriamente modificare la propria attività lavorativa, senza contare le difficoltà nel compiere semplici gesti quotidiani; il 31,9% dei pazienti trova difficile aprire un barattolo, il 14,7% girare la chiave nella serratura. Forte anche il disagio psicologico: oltre il 40% dei pazienti intervistati si è trovato a pensare che nulla gli potesse essere di conforto e fra chi ha un livello di attività di malattia elevato, il 74,4% ha paura del sopraggiungere della fase acuta del dolore, il 71,7% si sente depresso.

I benefici dell’ attività fisica e i rischi della sedentarietà sul benessere psico-fisico

 I benefici dell’ attività fisica e i rischi della sedentarietà sul benessere psico-fisico

Sedentario è chi non svolge regolarmente alcuna attività sportiva o non dedica almeno 1-2 ore al giorno a una semplice attività fisica di media intensità, come camminare di buon passo o andare in bicicletta.
L’ attività fisica regolare riduce il rischio di infarto, malattia coronarica, diabete non insulinodipendente, osteoporosi e calcoli biliari perchè riduce il colesterolo totale, il peso corporeo, la glicemia e la pressione arteriosa; inoltre esercita un influsso favorevole sul benessere psichico, consentendo di scaricare stress e tensioni.
Andare in palestra, dedicarsi regolarmente a uno sport o prevedere un allenamento aerobico almeno 2 volte alla settimana fa bene alla salute psico-fisica: jogging all’ aria aperta, o sul tapis roulant, camminata veloce e nordic walking, nuoto, cyclette, vogatore o step machine vanno benissimo.

Aumento del seno con mastoplastica additiva: tipi di protesi e tecniche di chirurgia estetica del seno

 Aumento del seno con mastoplastica additiva: tipi di protesi e tecniche di chirurgia estetica del seno
L’ intervento chirurgico di mastoplastica additiva aumenta il volume del seno, lo rende più tonico al tatto, con una forma più piacevole e con proporzioni più armoniche.
In Europa l’ utilizzo di dispositivi impiantabili (protesi) è disciplinato dalla direttiva 93/42/CEE, e dal 14 giugno 1998 il marchio CE è obbligatorio per tutti i presidi medici. La qualità delle protesi impiegate per l’ aumento del seno è sicuramente uno dei fattori determinanti per la buona riuscita dell’ intervento chirurgico di mastoplastica additiva e la sua durata nel tempo.
TIPI DI PROTESI PER L’ AUMENTO DEL SENO
Inizialmente tutte le protesi esano lisce. Oggi quasi tutte le protesi per il seno hanno una testurizzazione negativa ovvero, la loro superficie è composta da “cellule in negativo” e da un particolare tipo di rivestimento. L’ organismo riconosce lo spazio dove è stata inserita la protesi (la tasca) come un vuoto e cerca di colmarlo.
Le protesi per aumentare il volume del seno possono essere riempite con soluzione fisiologica, ma più spesso con gel di silicone.
Esistono principalmente due forme di protesi, quelle anatomiche “ a goccia ” e quelle rotonde. La scelta di una forma rispetto all’ altra viene fatta in base alla conformazione delle mammelle e al tipo di tecnica utilizzata per l’ intervento di mastoplastica additiva, ovviamente senza mai tralasciare le esigenze della paziente.

Botulino antirughe e tecniche di ringiovanimento del viso: la tossina botulinica e i trattamenti di chirurgia soft

 Botulino antirughe e tecniche di ringiovanimento del viso: la tossina botulinica e i trattamenti di chirurgia soft
Lo sviluppo della tossina botulinica ad uso cosmetico, è uno dei più importanti traguardi che la moderna medicina estetica ha raggiunto negli ultimi anni. La tossina botulinica ha infatti un effetto di ringiovanimento del viso rapido, specifico e reversibile: inibendo temporaneamente l’ azione dei muscoli mimici del volto, la tossina botulinica è in grado di ridurre e correggere le rughe daespressione al volto. Lo scorso 8 settembre 2008, presso il Carlton hotel di Tel Aviv, si è svolta una Convention Nazionale alla quale il Dr. Roberto Dell’ Avanzato è stato invitato a tenere una relazione sull’ anatomia dei muscoli facciali e la loro importanza e significato in campo estetico. Il Dottor Dell’ Avanzato ha ampiamente affrontato l’ argomento, sottolineando l’ importanza che solo la corretta conoscenza dell’ anatomia e fisiologia della cute e dei muscoli, associati ad una profonda conoscenza di tutti gli strumenti, metodiche e sostanze che possono essere utilizzati in estetica, garantisce il risultato migliore per ciascun paziente, in quel momento e con quel preciso protocollo.
Attualmente la tossina botulinica è approvata in più di 70 paesi nel mondo. Nelle ultime statistiche europee, l’ Italia si pone ai primi posti nel numero di trattamenti, seconda solo a Francia e Inghilterra. Dovunque, America compresa, il numero dei trattamenti con Tossina Botulinica ha doppiato quelli con Acido Ialuronico e l’ epilazione laser. I dati pubblicati dall’ American Society for Aesthetic Plastic Surgery nel 2006, indicano una netta prevalenza degli interventi di chirurgia estetica non invasiva (83%) rispetto alla chirurgia plastica (17%), confermando che il trend mondiale dell’ estetica si sta indirizzando verso trattamenti che hanno assunto i nomi più diversi come: chirurgia mininvasiva, minimamente invasiva, chirurgia soft, chirurgia della pausa pranzo.

Malattie a trasmissione sessuale: Gonorrea, Trichomonas, Herpes genitale. Cosa sono, sintomi, diagnosi, cura

 Malattie a trasmissione sessuale: Gonorrea, Trichomonas, Herpes genitale. Cosa sono, sintomi, diagnosi, cura

Spesso le malattie a trasmissione sessuale non danno sintomi: solo il 30% dei casi si manifesta con bruciore, secrezioni ed escrescenze.
Gonorrea, Trichomonas ed Herpes genitale sono le malattie a trasmissione sessuale più comuni.
Ecco alcuni accorgimenti per imparare a riconoscerle e a combatterle.

GONORREA
Detta comunemente “scolo” è un’ infezione causata dai batteri Neisseria gonorrhoeae. Può portare all’ infezione dell’ uretra e del retto (e anche della gola nel caso di rapporti orali a rischio non protetti). Tuttavia molte persone non sanno di avere la gonorrea perchè, sebbene siano infettate, non hanno alcun sintomo. Inoltre nel 40% dei casi si verifica una doppia infezione: gonorrea e clamidia (causa dell’ infertilità maschile e femminile; per maggiori informaioni sulla clamidia vedi articolo correlato, clicca qui: Sterilità mascile e femminile e Clamidia).
SINTOMI GONORREA: secrezioni giallo-verdastre, aumento della ferquenza dell’ urinare, testicoli gonfi e dolenti nell’ uomo.
DIAGNOSI GONORREA: tamponi e test microscopici.
CURA GONORREA: antibiotici (ciproloxacina).

Rinoplastica e rimodellamento della punta del naso con la tecnica degli innesti

 Rinoplastica e rimodellamento della punta del naso con la tecnica degli innesti

Dare una forma naturale alla punta del naso durante la rinoplastica è l’ obiettivo di ogni buon chirurgo estetico plastico.
Negli ultimi anni si usano, quando possibile, tecniche di rimodellamento del naso meno traumatiche, valutando i fattori che condizioneranno l’ estetica del naso nel post-intervento, durante la fase di convalescenza e nei mesi successivi.
Una rinoplastica di successo è preceduta da un’ attenta valutazione da parte del chirurgo estetico plastico della struttura del naso, della malformazione e delle relazioni che il difetto del naso ha con la fisionomia del viso. Il chirurgo estetico plastico nella visita pre-intervento fa quindi una diagnosi accurata del difetto del naso del paziente.
Lo scheletro del naso è composto da osso e cartilagine. La punta del naso, in particolare, è costituita interamente da strutture cartilaginee (cartilagini alari). La posizione e la forma della punta del naso derivano prevalentemente dalla forma, dal contorno e dallo spessore delle cartilagini alari, che costituiscono una parte importante della punta del naso.
In base allo spessore della pelle, della quantità di grasso sottocutaneo e dell’ attività e dell’ abbondanza di ghiandole sebacee, la forma della punta del naso può variare rispetto alla struttura di base delle cartilagini.

Mastoplastica additiva o mastopessi per il seno svuotato e cadente ? Tecniche di chirurgia estetica a confronto

 Mastoplastica additiva o mastopessi per il seno svuotato e cadente ? Tecniche di chirurgia estetica a confronto

Nella donna giovane il seno è di solito sodo ma dopo la menopausa la ghiandola mammaria tende a ridursi a causa dell’ aumento di produzione di estrogeni, e tende ad aumentare la componente adiposa (grasso localizzato al seno). Pertanto le donne in menopausa, ma anche e soprattutto le donne che hanno subito un forte dimagrimento o che hanno allattato, hanno spesso un seno svuotato e cadente. Si parla in questi casi di ptosi mammaria del seno.

LA PTOSI MAMMARIA: SENO CADENTE E SVUOTATO
La ptosi mammaria viene generalmente classificata tenendo in considerazione due fattori: il grado di rilassamento della mammella e la posizione del CAC (complesso areola capezzolo). Di qualunque grado sia la ptosi (seno cadente e svuotato), essa si manifesta sempre con una discesa (leggera o più marcata) verso il basso della mammella, causata da variazioni repentine di peso, ormonali e dall’ invecchiamento. Insieme alla ptosi (abbassamento del seno) si verifica sempre una riduzione (ipotrofia) della componente ghiandolo-adiposa (tipica nello svuotamento del seno post gravidanza).