Teatroterapia per comunicare meglio con gli altri, per vincere esperienze negative, contro i disturbi alimentari e nelle scuole

di Redazione Commenta

Teatroterapia per comunicare meglio con gli altri, per vincere esperienze negative, contro i disturbi alimentari e nelle scuole
Trasformarsi in qualcun altro, improvvisare una situazione, creare emozioni: per queste sue caratteristiche il teatro è una delle arti-terapie più diffuse.
Roberto Motta, presidente della Federazione Italiana Teatroterapia e uno tra gli animatori del Teatro della Spontaneità di Monza, chiarisce subito che la teatroterapia non cambia le persone, ad esempio una persona timida non diventerà completamente estroversa, ma grazie al lavoro teatrale può prendere coscienza dei suoi limiti, affrontarli e imparare a conviverci.
In estrema sintesi, chi resta sempre in seconda fila perchè sopraffatto da personalità più forti e dinamiche in ufficio come nella vita privata, non si trasformerà in una primadonna con la teatroterapia ma ne riceverà dei benefici.

APPLICAZIONI DELLA TEATROTERAPIA

PER COMUNICARE MEGLIO CON GLI ALTRI: la maggior parte delle scuole di teatro si basa sul metodo Stanislavskij. In pratica, per recitare secondo questa tecnica, l’ attore deve approfondire la psicologia del personaggio e lavorare molto sulle affinità con il suo mondo interiore. La tecnica si basa sull’ immedesimazione e l’ attore deve rispondere alla domanda: ” Come mi sentirei e come reagirei io in questa situazione ?”. La seconda regola alla base del metodo Stanislavskij è che il gesto vale più della parola. Infatti, un’ altra caratteristica di questo tipo di recitazione consiste nel dare un peso minimo all’ allestimento della scena: l’ attore ha in sè, nei movimenti, nella mimica, nella voce, tuto quello che serve alla rappresentazione teatrale e alla creazione di un rapporto con il pubblico. Fra le scuole che applicano questo metodo c’è anche quella del Teatro della Spontaneità di Monza. Uno dei punti di forza dell’ applicazione di questa tecnica di recitazione è che quando parliamo con gli altri, più che con le parole, comunichiamo l’ 80% di quello che diciamo col corpo.
Sono soprattutto i nostri gesti, l’ espressione del viso, il modo in cui ci muoviamo a trasmettere il messaggio.
Quindi, lavorare su espressioni e voce migliora anche il nostro modo di comunicare.

PER VINCERE LE ESPERIENZE NEGATIVE: chi vuole seguire l’ esperienza del teatro come terapia deve sapere che il momento dell’ esibizione è essenziale. Si lavora insieme proprio per andare in scena, anche se in situazioni “protette”: chi partecipa infatti ha la possibilità di scegliere se esibirsi solo di fronte ad amici e parenti oppure se aprire il teatro a tutti. E’ l’ attore a scegliere il personaggio, in genere si parte da un testo classico come Pirandello o Shakespeare e, a differenza che nel teatro professionale dove il regista assegna i ruoli, ognuno sceglie la sua parte.
Vestire certi panni e non altri fa già parte del percorso di terapia. Poi però si va oltre il testo improvvisando, giocando e inserendo la propria storia professionale. Infine, davanti al pubblico, ciascun attore narra il vissuto dell’ altro, non il proprio: l’ inversione dei ruoli concede una maggiore libertà di esprimersi e di portare a galla vicende anche difficili, a volte molto forti, e nessuno nel pubblico può sapere se si tratta di verità o finzione.

LA TEATROTERAPIA NELLE SCUOLE PER STIMOLARE IL DIALOGO
Da alcuni anni la teatroterapia è entrata anche nelle scuole e si è rivelata molto utile per migliorare i rapporti e la comunicazione tra gli studenti, anche nelle situazioni più impegnative con ragazzi che soffrono di disagio psichico oppure di disturbi alimentari o comportamentali.
A dare grandi benefici è la preparazione fisica, il classico training dell’ attore. Si tratta di esercizi e giochi che insegnano ad esempio come tenere il corpo “aperto” e utilizzarlo meglio per trasmettere le proprie emozioni. Lo scopo non è fare emergere la bravura di un bambino nella recitazione, ma fare gruppo, stimolare il dialogo e la solidarietà tra i compagni.
Lo spettacolo funziona solo se tutti sono bravi, questo è il primo insegnamento.

Per maggiori informazioni:
Associazione Politeama di Monza, tel 0392021133
www.teatroterapia.it
www.fedteatroterapia.it

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