Per dimagrire meglio la musica classica che la dance

di Redazione Commenta

Muoverci a ritmo di musica scatenata non serve, per dimagrire meglio la musica classica che la dance. Per chi pensa che in palestra sia necessario muoversi su una colonna sonora molto vivace, sappia che ascoltare Beethoven aumenta la resistenza allo sforzo, riduce la frequenza cardiaca e la pressione del sangue.

A dirlo è il neuroscienziato inglese Jack Lewis che, invitato dal sito streaming rara.com, ha studiato la correlazione fra musica ed esercizio fisico. Non si è limitato a constatarne gli effetti benefici della musica, ma ha minuziosamente studiato quali siano i brani da mettere nella playlist del nostro ipod per ottenere i migliori risultati per la nostra forma fisica.

Ed ecco cosa consiglia Jack Lewis. Per la fase di riscaldamento il miglior brano è ‘Rock with You’ di Michael Jackson; mano a mano che lo sforzo aumenta ed i battiti della frequenza cardiaca salgono a 140 battiti al minuto, si passa alla musica classica, ma non una qualsiasi, bensì alla Sinfonia 4 di Beethoven. Ed ancora ‘Pass Out’ di Tinie Tempah dovrà scandire il momento di massima intensità. Per la fase calante, quella del raffreddamento, ‘Heart of Gold’ di Johnny Cash è il brano giusto.

E la tanto decantata musica dance che ci fa muovere a ritmo serrato? Dimenticatela, fino ad oggi abbiamo ritenuto che fosse la migliore, ma così non è, il meglio si ottiene con la Sinfonia 4 di Beethoven, la più indicata quando si è sotto sforzo poiché il ritmo è ‘allegro ma non troppo’.

Lo studio non è casuale ed i risultati secondo i quali per dimagrire meglio la musica classica che la dance, hanno una spiegazione scientifica, commenta il dottor Lewis sul Daily Mail:

La musica classica energica, ma non troppo veloce, è l’ideale in palestra perché non solo aumenta la velocità degli esercizi e la resistenza allo sforzo, ma riesce anche a ridurre la frequenza cardiaca e la pressione del sangue, oltre che il livello di sforzo percepito. E non è tutto, perché è stato anche dimostrato come questo genere musicale sia in grado di abbassare il livello di cortisolo, che è l’ormone dello stress. Ma i benefici della musica classica non devono certo stupire, perché il repertorio a disposizione è talmente vasto che può andar bene per una molteplicità di stati d’animo e situazioni differenti.

Per ottimizzare al massimo le nostre prestazioni, continua lo specialista, sono stati scelti quei brani perchè ben si accordano con il battito del cuore durante le sessioni in palestra. Meglio ancora sarebbe ascoltare musica anche prima di fare gli esercizi. Per chi proprio non amasse il genere della playlist consigliata, Lewis suggerisce come orizzontarsi nella scelta dei brani:

Prediligere canzoni che abbiano anche un valore sentimentale per chi li ascolta mentre si allena serve a stimolare nel modo giusto la corteccia premotoria, ovvero quella regione del cervello coinvolta nella pianificazione ed esecuzioni dei movimenti, e che siano la colonna sonora del film preferito o il ricordo del primo amore, in ogni caso fungono da elemento motivazionale ed ispiratore per migliorare l’esercizio.

Photo credit: skinnydiver su Flickr

Fonte: dailymail.co.uk

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