Il biodizionario per conoscere gli ingredienti dei cosmetici

di Redazione Commenta

Navigando in rete ho trovato un sito particolarmente interessante chiamato biodizionario, creato da Promiseland; è una guida che si prefigge come scopo principale quello di un uso consapevole e cosciente dei cosmetici. Come ben sappiamo infatti le sostanze contenute nei trucchi che quotidianamente usiamo sono moltissime ma non sempre sappiamo con esattezza cosa siano e la loro natura; in altre parole non sappiamo se sono o meno dannose per la nostra salute. Il biodizionario ne ha catalogate 4947 su 6205 suddivendole per lettera ed indicando, usando dei semafori, per ognuna il loro grado di pericolosità.

Quello che dobbiamo fare noi consumatori al momento dell’acquisto di un cosmetico è leggere sempre il loro INCI che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ossia la lista degli ingredienti e ricordarci che quelli posizionati all’inizio sono quelli presenti in maggiore quantità mentre quelli alla fine sono quelli contenuti in quantità minore.  Se all’inizio dell’elenco troveremo un ingrediente che all’interno del biodizionario è contrassegnato da due semafori rossi direi proprio che è il caso di stare alla larga da quel prodotto.

Tra le sostanze  più pericolose per la nostra salute che possiamo trovare all’interno dei cosmetici figurano:

– Siliconi: sono sostanze non biodegrabili e sintetiche

– Petrolati: sono dei derivati del petrolio. Favoriscono la comparsa di punti neri e purtroppo sono anche cancerogeni

– PEG e PPG: anche questi sono dei derivati del petrolio. Possiamo trovarli non solo nei prodotti di make up ma anche in quelli per capelli, nei dopobarba e nei deodoranti: possono provocare allergie e dermatiti

– SLS (sodium lauryl sulfate) e SLES (sodium laureth sulfate): sostanze che troviamo principalmente contenute negli shampoo e nei bagno schiuma. Sono quelli che producono la schiuma ma che purtroppo possono anche essere estremamente pericolosi per la nostra pelle

Potete trovare il biodizionario a questo link.

Photo Credits| theinvisiblewombat su Flickr

 

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