Prevenzione ? Meglio se precoce, prevenire è meglio che curare !

di Redazione Commenta

Godere di una vita lunga, sana ed efficiente è l’ ambizione legittima di ogni uomo. Qualcuno ritiene che longevità debba far rima con serenità, qualcun altro parla di longevità pensando alla salute; tutti però, quando pensano alla vecchiaia, intendono una vita che lasci spazio all’ autonomia psico fisica, alle relazioni sociali, ad ogni attività che si abbia voglia di fare.

La moderna scienza medica si è posta, da tempo, questo obiettivo, cercando di superare il concetto di prevenzione legato troppo spesso alla ricerca di una patologia e troppo poco al mantenimento dello stato di salute. Infatti, talvolta i tradizionali check up indicati nelle fasce d’ età più a rischio per determinare malattie hanno poca valenza perché c’ è il rischio che ormai la patologia sia già in atto.

La prevenzione precoce e personalizzata ricerca le predisposizioni individuali (scritte nel DNA) a sviluppare una particolare malattia e, se esistono, applica strategie di prevenzione che spesso hanno a che fare con gli stili di vita, le abitudini alimentari e, soltanto in casi particolari, anche con la somministrazione di farmaci specifici. In questo modo è possibile, già a 40 anni, ad esempio, iniziare a combattere problemi come l’ infarto del miocardio o l’ Alzheimer, tipica patologia invalidante dell’ anziano che, in certi soggetti particolarmente predisposti, può insorgere già intorno ai 65 anni.

Cos’ è un test di prevenzione precoce e personalizzato ?
Si effettua sul DNA e, in pratica, consiste in un prelievo indolore con un tampone (un bastoncino alla cui sommità si trova del cotone) che sfregato sulle pareti della bocca raccoglie saliva e cellule di sfaldamento del cavo orare, dal quale sarà poi possibile isolare i geni da analizzare in laboratorio.

Una volta completato il prelievo, il kit che contiene le istruzioni e il tampone viene inviato al laboratorio di genetica per l’ analisi e i risultati consegnati entro una decina di giorni. Letti ed interpretati dal medico, in base al responso, sarà lui a suggerire al paziente le eventuali cure da intraprendere per un futuro serenamente sano.

Dal momento che il nostro codice genetico non si modifica nel corso degli anni, è importante tener presente che questo test si effettua una sola volta nella vita e che è importante intervenire precocemente, ad evitare che la nostra predisposizione genetica possa manifestarsi in una o più patologie.

Facciamo lavorare i nostri geni !
Una nota curiosa, risultato di recenti studi, afferma che circa la metà delle persone colpite da infarto del miocardio non presentavano alcun fattore di rischio correlato alle patologie cardiovascolari (obesità, stress, stili di vita scorretti, fumo di sigaretta, scarsa attività fisica, alimentazione povera di fibre e ricca di grassi, ipertensione, diabete, ecc) Questo dimostra che esiste una componente genetica correlata alle patologie cardiovascolari, infatti, a parità di fattori di rischio, ogni individuo manifesterà o meno infarto del miocardio in base a quanto i suoi geni lavorano per lui.

E’ dimostrato che, pur in presenza di una forte predisposizione a sviluppare infarto del miocardio, una strategia preventiva personalizzata e l’ assunzione di particolari sostanze con la dieta o l’ integrazione nutrizionale sono in grado di evitare l’ insorgenza di tale patologia.

A significare che, conoscendo le proprie predisposizioni, è possibile vivere a lungo in salute evitando le patologie per le quali siamo a rischio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>