Protesi al seno difettose: molte donne in Francia dovranno toglierle

 Sono molte le donne che ricorrono ad interventi di chirurgia plastica al seno ed ora in Francia è scattato un allarme per dei casi di tumore al seno che pare siano stati provocati proprio da un tipo di protesi al silicone.

Il Governo annuncerà delle azioni concrete entro la settimana ma secondo Liberation le donne che hanno subito un’impianto con la protesi al silicone Pip dovranno rimuoverle.

Eva Ekvall: la miss con il cancro al seno è morta

 Eva Ekvall, 28 anni e Miss Venezuela nel 2000 non ce l’ha fatta: ha perso la sua battaglia contro il cancro al seno ed è morta. Una donna molto coraggiosa che qualche mese fa avea scritto un libro intitolato “Fuera de Fuoco”, dove era apparsa senza trucco e completamente calva: dice che non le piaceva apparire in quel modo ma lei voleva lanciare un messaggio forte, l’importanza della prevenzione (la principale arma a nostra disposizione per cercare di tenere alla larga il cancro al seno).

Aveva raccontato tutto quello che aveva dovuto sopportare come chemioterapia e mastectomia; diceva che moltissime donne venezuelane ricorrevano alal chirurgia plastica (una prassi molto comune) per rifarsi il seno ma che intorno al cancro c’era ancora un vero e proprio tabu. Così, lei che era arrivata anche al terzo posto a Miss Universo sperava di sensibilizzare l’opinione pubblica; ed era riuscita in questo intento attirando l’attenzione di molti media.

Anche Wonder Woman e Catwoman hanno il cancro al seno

Un’associazione che lotta contro il cancro al seno in Mozambico ha pensato di ideare una campagna volta alla prevenzione che ha coinvolto personaggi particolari: Cat Woman, She Hulk e Wonder Woman. Eroine dei fumetti scelte con uno scopo ben preciso: quello di far capire che nessuno (anche le donne più forti) sono immuni al cancro al seno.

Campagna shock? Secondo me, no; semmai di prevenzione. I tassi di sopravvivenza di chi viene colpito da cancro al seno sono inferiori per le pazienti più giovani e quindi campagne come queste, che vedono protagoniste delle figure femminili amate dalle giovani diventano fondamentali per far capire che la parole d’ordine devono essere prevenzione precoce.

Terapie per il cancro al seno: gli effetti collaterali le fanno interrompere

Il tumore al seno è una delle principali cause di morte tra le donne e sebbene la mortalità rispetto a qualche anno fa si sia abbassata la strada da compiere è ancora molto lunga; sebbene la scienza abbia fatto dei passi da gigante le terapie usate per trattare questa malattia hanno degli effetti collaterali.

E proprio a causa di questi effetti collaterali molte donne decidono di sospendere il trattamento; questo è quanto emerso da uno studio condotto negli Stati Uniti presso la Northwestern University che ha coinvolto 686 donne che stavano assumendo gli inibitori dell’aromatasi come terapia per il cancro al seno. In genere questi farmaci vengono dati alle donne in post-menopausa per far sì che dopo l’intervento il cancro non torni.

Arriva in Italia un nuovo esame per la prevenzione del tumore al seno

 Per individuare in anticipo il rischio di andare incontro al tumore al seno, oggi esiste un esame delle urine che valuta il rapporto tra 2 metaboliti (prodotti del metabolismo): l’ estrone 2 e l’ estrone 16. Messo a punto negli Stati Uniti, il test arriva in Italia grazie all’ attività di ricerca del centro di analisi Fleming di Brescia.

Si è dimostrato, infatti, che il tumore al seno è ormone-sensibile ed è per questo che la prolungata esposizione agli estrogeni (principali ormoni femminili) è un fattore di rischio determinante per lo sviluppo del tumore al seno.

Salute: contro il tumore a seno l’ aspirina potrebbe essere un valido aiuto contro il tumore al seno

 La notizia delle benefice proprietà di una comune aspirina arriva da uno studio della Harvard Medical School pubblicata sul Journal of Clinical Oncology, potrebbe essere un prezioso alleato contro il tumore al seno, la mortalità si ridurrebbe del 71% e le probabilità di una ricaduta per chi ha sofferto di tumore al seno del 60%.

Dalla lunga ricerca medica condotta sui dati clinici di circa 238.000 infermiere è emerso che le donne che assumono dalle 2 alle 5 aspirine a settimana per altre patologie corrono meno rischi di mortalità a causa del tumore al seno rispetto a quelle non assumono la comune pasticca effervescente.

Tumore al seno: chi pratica attività fisica ha il 20% in meno di probabilità di contrarlo

 Per difendersi dal cancro al seno meglio tenere pronte tuta e scarpe da ginnastica. “L’ attività fisica è una delle più efficaci armi di prevenzione sia del tumore, che delle recidive. In pratica ha un effetto simile a quello di una pillola, ma senza i costi e gli effetti collaterali”. Parola di Pierfranco Conte, direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia dell’ università di Modena e Reggio Emilia, intervenuto a Orlando al congresso dell’ American Society of Clinical Oncology (Asco), dove una specifica sessione ha indagato sui benefici dell’ attività fisica, confermando le parole dell’ oncologo italiano.

DONNE IN MOVIMENTO, MENO RISCHI
Le donne fanno movimento con regolarità – spiega – riducono del 20% il rischio di ammalarsi di tumore al seno. Un effetto piu’ evidente dopo la menopausa, quando ogni ora settimanale di attività fisica abbassa il pericolo del 6%. Ma anche chi è malata può trarne enormi benefici: 3-5 ore di attività aerobica ogni sette giorni – assicura – dimezzano il rischio di morte per questo tumore“.

LO SPORT CONTRO LE RECIDIVE

Inoltre lo sport è un’ arma anti-recidive, con un effetto “pari a quello delle terapie oggi più utilizzate a questo scopo, ma senza i costi e gli effetti collaterali connessi. Anche dall’ Asco – sottolinea Conte – emerge l’ importanza di sensibilizzare gli oncologi su questo tema. Purtroppo oggi gli specialisti, anche italiani, sono ancora poco consapevoli della rilevanza di questi aspetti e quindi dedicano ancora troppa poca attenzione agli stili di vita, nella prevenzione ma anche come alleati della cura“.