Disturbi dell’ alimentazione: si diffonde la drunkoressia, le adolescenti milanesi tra digiuni forzati e happy hour

 Sfiancanti digiuni di 24, 48 ore. Solo acqua e sigarette per tenersi in piedi fino alle 7 di sera. E’ il rito pre-happy hour per molte adolescenti anoressiche. Scatta in vista di serate scandite da file di one shot, bicchierini di superalcolici bevuti quasi a stomaco vuoto, o dopo avere spiluccato qua e là dal buffet dell’ aperitivo. Nei mille volti dell’ anoressia c’è anche questo: si chiama drunkoressia ed è una delle spie del disturbo alimentare.

ASTINENZA DAL CIBO
Astinenza dal cibo per potersi permettere l’ abbuffata alcolica. Perché chi soffre di anoressia è consapevole delle calorie presenti in un cocktail, ma deroga alle rigide regole alimentari che si impone per cedere al fascino dell’ alcol, disinibente e facilitatore dei rapporti sociali. E lo fa solo attivando meccanismi preventivi di compensazione. Una sorta di dieta in cui il cibo è sostituito dal bicchiere.

Anoressia e bulimia. Sintomi e comportamento. Come riconoscerle

 L’ anoressia e la bulimia hanno delle manifestazioni o sintomi a cui bisogna fare attenzione, perchè spesso chi si ammala di anoressia e bulimia non sa riconoscere di avere un problema con il cibo. La magrezza è oggi uno status symbol costantemente esaltato da mode e campagne pubblicitarie, cinema e tv. L’ aggettivo anoressica è diventato, nell’ uso comune e quotidiano, un sinonimo di magrezza eccessiva. Eppure, l’ anoressia e la sua sorella la bulimia sono gravi disagi psicologici che trovano nel fisico l’ espressione di un malessere di vivere profondo. Sebbene l’ anoressia sia la forma più conosciuta di disturbo del comportamento alimentare, la bulimia, in realtà, ha più conseguenze sull’ organismo in generale. L’ anoressia, infatti, ha come effetto il calo del peso, mentre la bulimia, a causa del vomito indotto e dell’ uso di diuretici e lassativi per disfarsi del cibo ingurgitato, provoca il danneggiamento della valvola cardiale, delle gengive e dei denti, la mancata assimilazione dei sali minerali e lo sconvolgimento delle funzioni intestinali.
Anche la causa che scatena queste due reazioni così drastiche nei confronti del cibo varia: sembra che mentre l’ anoressia è fondamentalmente provocata da un conflitto tra madre e figlia, la bulimia viene causata da una ribellione nei confronti del conformismo quotidiano. Cioè, il paziente bulimico è apparentemente un conformista, ma vi si adatta male e cerca nella trasgressione alimentare quella ribellione nei confronti del mondo che non ha il coraggio di attuare.

Anoressia e bulimia in Italia colpiscono un milione di donne

 In Italia un milione di donne soffre di disturbi alimentari: anoressia e bulimia. Il loro tasso di mortalità è 12 volte superiore a quello delle donne sane. Le ragazze non si piacciono: 7 su 10 hanno problemi ad accettare il loro corpo e sono alle prese con seri problemi di alimentazione. Gli effetti di anoressia e bulimia sono molto gravi sulla salute. E’ l’ allarme lanciato dagli specialisti di nutrizione che il 5 giugno si sono riuniti in congresso a Vicenza. Se è vero che le donne sono le più colpite dai disturbi alimentari e che nel 20-30% la malattia diventa cronica, anche la crescita del numero degli uomini che soffrono di anoressia e bulimia e hanno un rapporto difficile con il cibo allarma gli esperti. Tra le cause e i fattori scatenanti di anoressia e bulimia quelli familiari sono sempre più frequenti. Secondo i medici è in aumento il numero di ragazze ammalate che hanno madri che soffrono di problemi alimentari. Situazione che complica molto le cure. Su 100 nuovi casi, il 20% è rappresentato da figlie di madri anoressiche o bulimiche. Sotto accusa i modelli irraggiungibili delle pubblicità: gli studi dimostrano che le lettrici abituali di moda sono più soggette a comportamenti alimentari disturbati che portano ad anoressia e bulimia.

Milano: la corsa delle donne. 10-11 maggio 2008. Correre per la salute

 Tutti pronti per la Corsa delle Donne, l’evento itinerante di solidarietà, sport e benessere che partirà a Milano domenica 11 maggio, giorno della festa della mamma. L’edizione 2008 dell’Avon Running Tour si conclude a Milano domenica 11 maggio. Partito l’ 8 marzo scorso, festa della donna, la Corsa delle donne ha fatto tappa a Bari, Roma e Napoli per giungere ora nel capoluogo lombardo. Torna così in città l’ evento itinerante di solidarietà promosso da Avon Cosmetics e dedicato esclusivamente al mondo femminile. Ogni tappa si è svolta e si svolgerà in due giornate: il sabato dedicato alle attività di fitness, musica e divertimento proposte dal villaggio di Avon Running Tour; la domenica mattina, invece, dedicata alla corsa non competitiva, per le donne di ogni età e capacità, e alla gara agonistica, per chi vuole misurarsi con il cronometro. Lo scopo è sempre lo stesso: sensibilizzare media ed opinione pubblica sulla prevenzione e lotta dei tumori al seno, su argomenti attuali come la violenza domestica sulle donne, l’ anoressia e la bulimia. La manifestazione, inoltre, devolve in beneficienza l’intero ammontare delle iscrizioni (10 euro per tutte le partecipanti – 7 euro per i minori di 18 anni). Milano si prepara così ad accogliere, per l’undicesimo anno consecutivo, la tappa 2008 che partirà da piazza Del Cannone. Rispetto alle edizioni precedenti, la novità principale è il coinvolgimento di tutte le donne anche il giorno prima della gara. Già a partire dalle 9.30, infatti, sarà aperto il villaggio dove saranno presenti anche Silvia Battisti, Miss Italia 2007; Federica Nargi, Miss Cotonella 2007 e Federica Di Bartolo, Miss Eleganza Cotonella 2007. Al via anche Maura Viceconte, l’ex azzurra di maratona e testimonial 2008 di Avon Running Tour. Nel corso del pomeriggio di sabato saranno organizzate lezioni di fitness tenute dai professionisti di American Contourella e altre attività di intrattenimento rivolte al benessere e alla bellezza delle donne. L’ente per il quale corre Avon Running Tour è il Istituto Europeo di Oncologia: all’ ente guidato dal prof. Umberto Veronesi verrà devoluto, per il quinto anno consecutivo, l’intero incasso per supportare lo sviluppo del progetto IART.

Roma-La corsa delle donne: sport e benessere per la lotta ai tumori al seno, anoressia e bulimia. 19-20 aprile 2008

 Roma si prepara ad accogliere per il terzo anno consecutivo le migliaia di donne che parteciperanno alla Corsa delle donne: il 19 e 20 aprile l’ Avon Running Tour 2008 farà infatti tappa a Roma, appuntamento al Parco dei Daini, a Villa Borghese. La manifestazione vuole sensibilizzare l’ opinione pubblica sulla prevenzione e lotta dei tumori al seno, su argomenti attuali come la violenza domestica sulle donne, sui disturbi alimentari che colpiscono le adolescenti come anoressia e bulimia. I fondi raccolti dalle iscrizioni saranno devoluti al Telefono Rosa. La tappa romana prevede due giornate. Sabato: attività di fitness, musica e divertimento. Domenica mattina la corsa non competitiva dei 5 km per le donne di ogni età e capacità, e la gara agonistica dei 10 km per chi invece vuole misurarsi con il cronometro. Rispetto alle edizioni precedenti, la novità principale è il coinvolgimento di tutte le donne anche il giorno prima della gara, sabato 19 aprile. Già a partire dalle 15.30, infatti, sarà aperto il villaggio di Avon Running Tour, sede tutte le attività sviluppate dai Runners. In quest’ambito saranno presenti anche Federica Nargi, Miss Cotonella 2007 e Federica Di Bartolo, Miss Eleganza Cotonella 2007: entrambe le miss, tutte e due con origini romane, parteciperanno alla corsa delle donne. Nel corso del pomeriggio di sabato saranno organizzate anche lezioni di fitness tenute dai professionisti di American Contourella, e altre attività di intrattenimento rivolte al benessere e alla bellezza delle donne, le uniche protagoniste di questi due giorni di festa.

La medicina alternativa contro bulimia e anoressia: agopuntura, omeopatia, fiori di bach

 Per i giovani che soffrono di disturbi alimentari oggi c’è una cura che deriva dall’ incontro tra medicina ufficiale e terapie non convenzionali (medicina naturale alternativa). Lo dimostra l’ esperienza di Palazzo Francischi, centro della Asl 2 Umbria di Todi (www.ausl2.umbria.it; tel 0758943302) che, con la struttura Giovanni Gioia di Chiaromonte in Basilicata, ospita a carico del servizio sanitario ragazze e ragazzi di tutta Italia con problemi di anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari. Per chi soffre di disturbi alimentari, il corpo e il cibo sono ossessioni; la patologia ha origini complesse che non possono essere affrontate con gli psicofarmaci o, nel caso dell’ anoressia, con l’ alimentazione forzata. Anche una volta recuperato il peso si può ricadere nella malattia perché non ci si è liberati dal pensiero fisso. Le tecniche di cura integrata invece agiscono contemporaneamente sulla mente e sul corpo e sono poco aggressive. L’ agopuntura, ad esempio, è un metodo dolce con effetti scientificamente provati dimostrati contro le dipendenze: a Palazzo Francischi viene usato per controllare la fame compulsava nella bulimia e per combattere ansia e insonnia. Tra i farmaci viene data preferenza a quelli omeopatici che aiutano a riequilibrare il sistema ormonale. Anche i fiori di bach aiutano a guarire: aiutano i ragazzi a riconoscere le proprie emozioni e a identificare le sensazioni legate a fame e a sazietà. I due più efficaci usati al centro sono risultati Mustard e Wild Oat.

Salute e bellezza: le modelle di Modeland contro anoressia e bulimia

 Modeland cambia gli standard estetici di bellezza del mondo della moda. Cynthia, Nicole, Elisa ed Enrica sono le finaliste di Modeland, quattro ragazze in salute: sono belle e in linea, ma sane (misure medie 88-65-91). Quattro modelle della porta accanto per dire no all’ anoressia in passerella come simbolo di un nuovo modello estetico, sono capaci di lanciare un messaggio-svolta alle adolescenti di tutta Italia: la magrezza malata è fuori moda. Le quattro giovani hanno infatti superato un vero e proprio test di salute, passando l’esame del nutrizionista e dello psicologo. E proprio al confine tra salute e bellezza si sono incontrate le sensibilità dell’ Assessorato alla Salute e di Modeland. La trasmissione televisiva condotta da Jonathan Kashanian e dedicata alla moda, ha sposato il codice etico del Tavolo Salute e Moda di Milano proposto dall’ Assessorato alla Salute e dall’ Assessorato alle Attività produttive. Gli ideatori del programma televisivo Modeland in onda su All Music (rete che si rivolge soprattutto ad un pubblico giovane ) e dedicato alla mondo del fashion, appoggiano le regole per la salvaguardia della salute delle indossatrici. Gli ideatori di Modeland si sono sempre battuti contro le modelle troppo magre in passerella. Ai ragazzi che arrivano al Modeland Center da ogni parte d’ Italia si controllano peso e misure, e se sono sottopeso, vengono invitati a seguire cure ingrassanti. Più di un migliaio sono stati i ragazzi della porta accanto che hanno tentato di partecipare all’ultima edizione della trasmissione nella speranza di poter sfilare su una vera passerella durante Milano Moda. Le linee guida del codice etico riguardano l’ età minima delle modelle (16 anni), l’Imc (indice di massa corporea, che per l’Oms – Organizzazione mondiale della sanità- non deve essere inferiore a 18,5 tenendo però presenti fattori geografici ed etnici), la lotta alla dipendenza, la proposta di abiti di taglie più corrispondenti alla donna mediterranea. Le vincitrici del concorso di Modelland sono la brasiliana Cynthia De Melo 21 anni (misure 90-69-96), la triestina Nicole De Vettori, 18 anni (misure 90-68-86), la ventunenne Elisa Selvaggia Folli di Salo’ –Brescia- (misure 89-62-91), e la diciannovenne Enrica Saraniti di Bronte –Catania- (misure 85-62-90). Tutte hanno in comune non solo un indice di massa corporea superiore a 18,5, ma anche il merito di aver sfilato come non professioniste a ben 6 vere sfilate della settimana della Moda per Agatha Ruiz de la Prada, Daniela Gregis, Pietro Paradiso, Archivio Privato, Andrea Turchi e Ante Vesperum Edicta. Modeland è stato il primo programma televisivo che è riuscito a portare sulle passerelle di Milano Moda delle ragazze comuni.

Anoressia e mass-media: approvato il codice etico per il mondo dell’ informazione

 Alla presentazione del progetto nazionale di prevenzione dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia) è stato proposto un codice etico per il mondo dell’ informazione. E’ importante infatti che i mass media non propongano modelli, messaggi e pubblicità che possano contribuire alla diffusione di anoressia e bulimia. I disturbi alimentari sono legati alla psicologia e al rapporto che i giovani hanno con la propria identità e, in questo contesto, contano molto i messaggi culturali e i modelli che vengono proposti. Da qui, l’ approvazione favorevole del Ministro della Salute alla proposta di un codice etico per i mass media ma “a patto che venga rispettato”. Anoressia e bulimia sono fenomeni in crescita, difficili da curare. In Italia, soffrono di disturbi alimentari circa due milioni di persone. Cresce anche la percentuale di uomini coinvolti: attualmente si calcola infatti che il 10 % dei 2 milioni sia di sesso maschile, e la percentuale sale al 20% se si considera la fascia di età che va dai 13 ai 17 anni. L’ anoressia non è più quindi un fenomeno solo femminile. I modelli estetici e i messaggi pubblicitari stanno facendo breccia anche tra gli uomini, tanto da far parlare di vero boom dei disturbi alimentari al maschile. Solo 5 anni fa appena l’1% degli uomini risultava colpito da disturbi alimentari. E se l’ideale femminile a rischio sono i corpi magrissimi delle modelle, i ragazzi sono attratti dal mito del culturista, del palestrato senza un filo di grasso.

Progetto nazionale contro anoressia e bulimia

 Al via il primo progetto nazionale per contrastare l’emergenza sociale dell’anoressia, della bulimia e degli altri disturbi alimentari, che investono una percentuale crescente di italiani. Il progetto, che si avvale di risorse per circa un milione di euro, è stato sottoscritto dal Ministro della Salute, Livia Turco, e dal Ministro per le Politiche giovanili e le Attività sportive, Giovanna Melandri, nell’ambito del programma Guadagnare salute. I settori di intervento sono in particolare la scuola, i media, lo sport e la cosiddetta diet industry, con l’obiettivo di depotenziare i modelli culturali che rischiano di contribuire alla diffusione dei disturbi alimentari. “È vero che si tratta di disturbi di tipo psichiatrico – ha detto il ministro Meandri – ma si tratta di fenomeni che hanno anche uno stretto rapporto con il contesto culturale e sociale. Ci sono dunque dei fattori di rischio di tipo socio-culturale, a partire dalla sempre più diffusa domanda di un modello estetico di magrezza estrema”. Il progetto vede il coinvolgimento di scuole, mass-media e mondo dello sport, partirà dal mese di aprile. In Italia sono due milioni le vittime. Due i livelli di intervento in cui si articola il progetto. Il primo riguarda le buone pratiche di cura esistenti: attraverso una rete-osservatorio di 5 centri pubblici sentinella si elaborerà innanzitutto una mappa dei servizi di assistenza in Italia effettuando anche un monitoraggio delle tipologie di cura. Il ministro della salute Livia Turco ha sottolineato l’importanza che ci sia una rete nazionale per l’orientamento alla cura di queste patologie, perché il più delle volte le famiglie sono disorientate e non sanno a chi e quali sono i luoghi più appropriati cui rivolgersi per far curare i propri figli.

Agopuntura e Medicina Ufficiale

 L’ Agopuntura è una terapia che deriva dall’antica Medicina Cinese.
Oggi l’ Agopuntura viene sempre più studiata e interpretata non solo secondo i canoni tradizionali ma anche secondo le conoscenze scientifiche della Medicina Ufficiale.
Il riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risolto le perplessità del mondo medico ed oggi, anche in Italia, l’ agopuntura viene insegnata nelle Università e praticata anche nelle strutture pubbliche ospedaliere.