Non si butta via niente: tutto si riusa e si ricicla. Dalla Germania passando per Trento, un’ iniziativa (quella del riciclo alternativo) che sta prendendo piede: la gente va in piazza a portare gli oggetti che non usa più e chi vuole può prenderli. Una sorta di mercatino fai da te dove tutto è regalato, senza scambi nè vendite. In Germania la chiamano Entrumpelung, cioè la giornata del “buttar fuori tutto”. In Italia è stata chiamata la Giornata del riuso: si svolge nei comuni di Trento ogni 12 o 6 mesi. La gente porta in piazza mobili, vestiti, scarpe, libri, biciclette, elettrodomestici, giocattoli, soprammobili in buono stato. Tutto regalato. L’ idea è nata dalla proposta della società di servizi Piazza Grande Professional che realizza progetti nell’ ambito dello sviluppo di comunità. L’ idea è appunto nata dopo un viaggio a Bonn del vice presidente della società, Dario Pedrotti. A Bonn, una volta al mese, gli abitanti lasciano fuori casa gli oggetti da buttare in attesa del passaggio della raccolta di rifiuti; ma la gente che passa, se vede qualcosa di interessante, se lo prende e se lo porta via. Così la Societò Piazza Grande Professional ha proposto all’ amministrazione comunale di Trento di concedere l’ uso di una piazza per regalare agli altri le cose non utilizzate. Un modo per non gettare tutto nella spazzatura e anche un metodo utile contro il caro vita e le ristrettezze economiche in cui vivono oggi molte famiglie e anziani.
Un ristorante di Pechino offre piatti afrodisiaci…con genitali di animali! Un successo anche in Usa
A proposito di alimentazione, un ristorante di Pechino offre piatti afrodisiaci molto particolari: nel menù spezzatino di pene di yak e testicoli di pecora al curry. Una visita al ristorante
L’ emergenza rifiuti apre nuove opportunità di impiego: le aziende del settore infatti sono già a caccia di giovani capaci e preparati. I rifiuti sono un problema per l’ Italia, eppure per qualche italiano potrebbero essere un’ occasione. Le cosiddette multiutility, grandi società di servizi ambientali specializzate in raccolta differenziata, smaltimento e riciclo (come la Hera, società emiliana), cercano esperti per affrontare il problema. Ma qual’ è il curriculum ideale di un manager ambientale? I più richiesti sono gli ingegneri, ma la chiave del loro successo sta nella specializzazione: dopo la laurea triennale ci sono corsi biennali in ingegneria per l’ ambiente e il territorio o in ingegneria chimica per lo sviluppo sostenibile. Ma la strada per i futuri ingegneri dell’ ambiente è lunga: concluso il percorso serve un master. Tra i migliori ci sono quelli in gestione e controllo dell’ ambiente oppure in ambiente e qualità. Chi frequenta corsi come questi ha più chances di assunzione perché ha confidenza con i temi e i linguaggi specifici del settore ambientale. Ma quali sono le aziende a caccia di nuovi talenti?