Pannelli solari sul comune di Como. Un risparmio energetico di 150000 euro l’ anno

 I pannelli solari sul comune d Como rappresentano il primo impianto in Europa per estensione e il 42° nel mondo. Sono i pannelli solari installati sul tetto del municipio e della biblioteca di Como, inaugurati dall’ assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi. I lavori, costati complessivamente 1.700.000 euro e durati un anno, sono stati finanziati da Regione Lombardia con 800.000 euro. Rispettando le scadenze imposte dal Protocollo di Kyoto, la Regione Lombardia si è impegnata sul fronte dei finanziamenti e contributi a fondo perduto per lo sviluppo dell’ energia solare, in particolare per favorire l’ installazione dei pannelli solari. Dal 2001 al 2004 Regione Lombardia ha finanziato quattro bandi per la realizzazione di impianti solari termici, per una somma complessiva di oltre 3 milioni di euro destinata a soggetti pubblici e privati. Altri, sono tuttora aperti. Como ha usufruito di questo strumento. La Lombardia produce il 20% dell’ energia rinnovabile prodotta in Italia, possiede ben un terzo delle reti di teleriscaldamento, finanzia l’uso delle biomasse, dei pannelli solari, delle pompe di calore. Ed è stata la prima Regione a introdurre la certificazione energeticadegli edifici, incentivandola anche con benefici per gli enti che la garantiscono. Regione Lombardia promuove, da anni, una serie di iniziative a favore della tecnologia solare termica: per quanto riguarda ad esempio gli edifici pubblici, sono stati approvati dei bandi per interventi di realizzazione di impianti solari per la produzione di aria o acqua fredda e calda destinati al soddisfacimento dei fabbisogni energetici.

Contro l’ aumento dei prezzi dei combustibili risparmio energetico e sovvenzioni pubbliche

 Ambiente – Più crescono i prezzi dei combustibili e sempre più importanza riveste il risparmio energetico. L’ assessore provinciale all’ ambiente ed energia, Michl Laimer, invita i cittadini ad avvalersi delle sovvenzioni pubbliche, di Provincia e Stato, per la realizzazione di nuove case con certificazione energetica e per la riqualificazione energetica di quelle esistenti. La riduzione del consumo di energia in ambito edilizio è di interesse generale sia alla luce della tutela del clima, che dell’ incremento della spesa energetica da un lato e della minor disponibilità di materie prime dall’altro. Come sottolinea l’ assessore provinciale all’ ambiente ed energia, Michl Laimer, la Provincia agisce su due binari: per i nuovi edifici impone standard energetici secondo il modello CasaClima, mentre prevede contributi per il risanamento di quelli esistenti. Questi contributi possono essere cumulati con le agevolazioni previste dallo Stato. Lo Stato consente una detrazione fiscale del 55 per cento per gli interventi di riqualificazione energetica globale degli edifici esistenti. La detrazione è valida anche per interventi di isolamento delle pareti esterne, per l’ installazione di pannelli solari (non fotovoltaici) per la produzione di acqua calda, per la sostituzione di impianti di riscaldamento, per la sostituzione di finestre. In tal modo, così Laimer, sono possibili risparmi fino al 70 per cento, che i cittadini non devono lasciarsi scappare per non avere spiacevoli sorprese con le bollette energetiche in un momento come quello attuale di costante incremento del prezzo di petrolio e gas. Il risparmio energetico – così Laimer – costituisce la fonte energetica più proficua per il futuro.

Il festival internazionale dell’ ambiente a Milano parte in tram

 E’ partito il Festival Internazionale dell’ Ambiente a Milano e in Lombardia. Fino all’ 11 giugno giorni di feste e incontri dedicati all’ ambiente e all’ ecologia. A Milano, alle fermate dei tram i consigli per inquinare meno. Tutti invitati: bambini, adulti, ambientalisti convinti e semplici curiosi. E l’ ingresso è libero. I temi da approfondire sono ormai patrimonio della vita di tutti i giorni: mobilità sostenibile, commercio equo solidale, turismo responsabile, alimentazione biologica, raccolta differenziata (solo per citarne alcuni). E a Milano anche prendere il tram diventa un’ occasione per imparare qualcosa: su 100 fermate delle linee di superficie sei consigli per inquinare meno. Uno fra tutti scegliere i mezzi pubblici quando si può. Ma gli eventi e le iniziative sono tantissimi. Per i più piccoli ci sono i laboratori creativi per imparare divertendosi qualcosa in più sulla natura e su come rispettarla. E per gli adulti dibattiti, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, arte e viaggi. Al Parco Sempione dal 6 giugno c’è il Villaggio Sostenibile con parco giochi, stand di cibi biologici, proiezioni di film e dibattiti. E per chi ha voglia di vedere qualcosa di veramente insolito, al Parco Lambro domenica 8 giugno alle 10:30 va in scena la spettacolare liberazione di 500 farfalle.
Per informazioni sul calendario eventi completo del Festival Internazionale dell’ Ambiente a Milano e in Lombardia: www.festivaldellambiente.com tel 0291431510

Casa ecologica con bioarchitettura e ristrutturazione sostenibile

 Casa, dolce eco-casa. Volete una casa secondo natura? Dalla scelta dei materiali all’ isolamento acustico, dagli arredi ai particolari che contano si può aiutare l’ ambiente (e la salute personale) con la bio-architettura e la ristrutturazione sostenibile in un’ epoca in cui la sostenibilità è diventata parte del vivere sano. Le regole per una corretta ristrutturazione eco-sostenibile sono poche, ma buone: scegliere materiali e finiture il più possibile naturali, tanto per cominciare. Risparmiare energia, proteggersi dal rumore, ridurre i consumi idrici. Difendersi dall’ inquinamento elettromagnetico, garantire un corretto e continuo ricambio d’ aria, sfruttare il più possibile la luce naturale e distribuire al meglio quella artificiale. E, dulcis in fondo, scegliere arredi ergonomici e tessuti naturali.
LA SCELTA DEI MATERIALI ECOLOGICI
I materiali ecologici sono in genere composti per almeno l’85% da risorse vergini rinnovabili, risultando così traspiranti e permeabili alle radiazioni naturali. Se lo spessore è significativo, soprattutto nel caso di intonaci in argilla cruda o di rivestimenti in legno massiccio, possono assorbire alcuni micro-inquinanti presenti negli ambienti interni, depurandoli parzialmente. In tema di intonaci è consigliabile usare prodotti a base di calce naturale sia in esterni sia in interni, mentre in ambienti confinati si possono utilizzare anche intonaci in terra cruda, in grado di regolare il clima interno, oltre che assorbire e abbattere i rumori. Inoltre, non richiedono tinteggiatura per le loro splendide tonalità naturali e possono essere resi impermeabili grazie a particolari trattamenti a base di cere ed oli naturali. La stessa argilla può essere applicata anche per rivestire il pavimento, che acquisisce un aspetto accogliente per i colori e le tonalità molto calde, è facilmente mantenibile ed indicato anche a situazioni di intenso calpestio. Per la pavimentazione viene preferito anche il legno, purché rifinito con prodotti naturali (a base di olio di lino, estratti di erbe, resine naturali) e con posa a secco, che consente di evitare l’ impiego di collanti nocivi. Anche il parquet è uno splendido materiale per pavimentazione: meglio un prodotto di legno massello, molto più durevole, di provenienza italiana o europea certificata per una gestione forestale controllata (marchio FSC), purché per la finitura superficiale vengano impiegati prodotti naturali (olio cere), che ne esaltano le proprietà funzionali ed estetiche.

Riciclaggio alternativo: tutto si regala. La Giornata del Riuso a Trento.

 Non si butta via niente: tutto si riusa e si ricicla. Dalla Germania passando per Trento, un’ iniziativa (quella del riciclo alternativo) che sta prendendo piede: la gente va in piazza a portare gli oggetti che non usa più e chi vuole può prenderli. Una sorta di mercatino fai da te dove tutto è regalato, senza scambi nè vendite. In Germania la chiamano Entrumpelung, cioè la giornata del “buttar fuori tutto”. In Italia è stata chiamata la Giornata del riuso: si svolge nei comuni di Trento ogni 12 o 6 mesi. La gente porta in piazza mobili, vestiti, scarpe, libri, biciclette, elettrodomestici, giocattoli, soprammobili in buono stato. Tutto regalato. L’ idea è nata dalla proposta della società di servizi Piazza Grande Professional che realizza progetti nell’ ambito dello sviluppo di comunità. L’ idea è appunto nata dopo un viaggio a Bonn del vice presidente della società, Dario Pedrotti. A Bonn, una volta al mese, gli abitanti lasciano fuori casa gli oggetti da buttare in attesa del passaggio della raccolta di rifiuti; ma la gente che passa, se vede qualcosa di interessante, se lo prende e se lo porta via. Così la Societò Piazza Grande Professional ha proposto all’ amministrazione comunale di Trento di concedere l’ uso di una piazza per regalare agli altri le cose non utilizzate. Un modo per non gettare tutto nella spazzatura e anche un metodo utile contro il caro vita e le ristrettezze economiche in cui vivono oggi molte famiglie e anziani.

Autobus ecologici a idrogeno nel Veneto

 Nella Regione Veneto il futuro del trasporto pubblico punta a nuovi autobus con alimentazione ad idrogeno. Nel piano del trasporto pubblico è stato infatti previsto di immettere in servizio autobus alimentati a idrogeno oltre a quelli a basso inquinamento, a gpl e a metano, con la delibera adottata dalla Giunta regionale che approva il programma per l ’acquisto di nuovi mezzi da adibire al trasporto pubblico locale. La previsione dell’uso di autobus a idrogeno da un lato significa combustibile non inquinante e dall’altro si rifà anche alla scelta sostenuta dalla stessa Regione Veneto di attivare a Porto Marghera l’ Hydrogen Park, per lo sviluppo e le applicazioni delle tecnologie dell’ idrogeno nel settore del trasporto e della generazione di energia. Con la delibera di Giunta è stato deciso di destinare al solo acquisto di autobus a basso impatto ambientale l’intero contributo assegnato al Veneto dal passato Governo per i mezzi di trasporto pubblico: circa 25 milioni e mezzo di euro. Questo in considerazione della notevole deteriorabilità degli autobus rispetto ad altri tipi di veicoli adibiti a trasporto pubblico quali treni e tram, salvaguardando inoltre lo sforzo prodotto dalla Regione Veneto nell’ultimo decennio per ridurre l’età media del parco autobus del Veneto. Il nuovo piano dà inoltre continuità all’ acquisto di autobus alimentati a metano e gpl, oltre a prevedere quelli ad idrogeno, da utilizzare nei maggiori centri urbani come Venezia, Verona, Vicenza, Treviso, Rovigo e Padova. Quanto al trasporto extraurbano, è stato prescritto l’ acquisto di autobus di tipologia EURO5. La Regione Veneto vuole dare al trasporto pubblico un apporto sostanziale contro l’ inquinamento dell’ aria.

In marcia per il clima. Milano 7 giugno 2008

 Il clima sulla terra sta cambiando, ma tardano decisioni condivise ed efficaci della politica per contrastare l’ emergenza dei cambiamenti climatici. In marcia per il clima è una manifestazione nazionale che si terrà a Milano il 7 giugno per salvare le tante aree d’Italia e del Mondo che già oggi subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici, per garantire la bellezza dei nostri paesaggi e la biodiversità, per tutelare la ricchezza dei territori, del mare e della nostra agricoltura in termini di qualità e quantità delle produzioni, per risolvere i fenomeni di dissesto idrogeologico e stress idrico, per permettere a tutti di vivere in città e paesi più belli e ospitali, per liberarci dalle guerre e dai conflitti che nascono per il controllo delle risorse energetiche non rinnovabili sempre più scarse, delle fonti alimentari, dei beni comuni come l’ acqua, per dare ai bambini e ai giovani di oggi una prospettiva desiderabile, un futuro per cui crescere. Oggi le conoscenze tecnologiche permettono di ripensare il modo di produrre energia e di consumarla per muoverci, abitare, produrre senza dissipare le risorse comuni quali l’ acqua, il suolo, l’ aria, la vita sulla Terra. La manifestazione In marcia per il clima ha degli obiettivi precisi, si propone subito, in tutta Europa e nel mondo, di ridurre in dieci anni del 20% il consumo complessivo di energia attraverso risparmio e maggiore efficienza, di far dipendere per almeno il 20% il fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e di ridurre del 30% le emissioni di gas che alterano il clima sulla terra. L’ Italia fino ad oggi ha marciato in direzione opposta, aumentando i propri consumi di combustibili fossili. Ma è possibile invertire la tendenza, partecipare ad un nuovo progresso, essere capaci di innovare a partire dai nostri saperi, delle nostre esperienze di produzione e di consumo innovative, come l’ agricoltura biologica.

Il primo asilo nido ecologico a Roma

 E’ stato recentemente inaugurato il primo asilo nido realizzato a Roma in project financing e totalmente ecologico. E’ in via Paolo Rosi alla Torresina (XIX Municipio). La struttura sarà gestita per 30 anni in concessione dal consorzio di cooperative sociali che l’ha progettata e costruita. Allo scadere del trentesimo anno passerà a gestione comunale. L’ asilo nido può ospitare 60 bambini. Di forma circolare, è su due piani: il primo per la didattica, il secondo destinato alla ludoteca (con biblio-videoteca, spazi per attività e per far incontrare le famiglie). C’è poi l’ area esterna con giardino, giochi, semenzaio e “baby-orto”. Il nido funzionerà anche da centro vacanze; un servizio che, con quello della ludoteca, sarà a disposizione di tutti i cittadini del quartiere. E’ il primo nido pubblico romano costruito completamente con materiali eco-compatibili: legno lamellare, linoleum e tinte naturali. L’ edificio è orientato in modo da riscaldarsi passivamente d’ inverno e restare fresco d’ estate; ed è alimentato esclusivamente da fonti energetiche rinnovabili: pannelli solari per l’acqua calda, fotovoltaici per l’ elettricità, elementi radianti sotto il pavimento, acqua piovana (raccolta in apposito serbatoio e trattata) per l’ irrigazione del giardino. Gli ambienti sono distribuiti in tre sezioni, in base alle fasce d’età: divezzi, semi-divezzi e lattanti. Al centro, uno spazio con illuminazione naturale per le attività comuni. Ogni sezione è indipendente, con stanze diverse per la didattica, il riposo, il pranzo e con propri servizi igienici.

Spesa ecologica con i Gas: più qualità e risparmio

 Contro il caro-vita alcuni consumatori si sono uniti. Come fa la spesa a diventare ecologica e meno cara? Con i Gas: i gruppi di acquisto solidali. C’è chi compila la lista di ciò che serve, chi compra i prodotti e chi divide e consegna gli acquisti. Ognuno ha un proprio ruolo all’ interno dei Gas, associazioni di persone che condividono il momento della spesa. All’ inizio si aderisce soprattutto per risparmiare, ma poi il Gas condiziona in senso positivo le abitudini delle famiglie. Oggi infatti si contano più di 300 gruppi che nel carrello della spesa, oltre ai prodotti, infilano anche il rispetto per la sostenibilità ambientale e la solidarietà sociale. Fare la spesa con i Gas significa portare a tavola cibi più semplici e salutari, che privilegiano i bisogni comuni di una sana alimentazione piuttosto che gli sfizi personali. L’ acquisto solidale elimina il superfluo, inoltre i Gas dialogano direttamente col produttore. Stando agli ultimi dati Istat, a gennaio i prezzi dei generi alimentari sono lievitati del 2,9%. Solo il costo del pane è salito del 12,3% e quello della pasta del 10%. I Gas, da questo punto di vista, sono nuove iniziative che aiutano a risparmiare sulla spesa e a mangiare sano: con i Gas più si è e meno si spende. Basta mettersi in un gruppo d’ acquisto che compra alimenti da piccoli produttori e consorsi agricoli, spuntando così prezzi più bassi del 40% circa. Ovviamente il risparmio dipende anche dalla quantità di merce acquistata, ecco perchè conviene associarsi ad un gruppo d’ acquisto grande, dai 30 soci in sù. Alcuni esempi? Per un litro d’ olio extravergine si pagano 6 euro, un chilo di riso costa 1,80 euro e la mozzarella è venduta a 9,20 euro al chilo. Cifre nette, perchè da quest’ anno sulle spese fatte da un gruppo d’ acquisto non si paga più l’ Iva. Un buon indirizzo per cercarne uno è: www.retegas.it.

Educazione ambientale nelle scuole lombarde dal prossimo anno scolastico

 Dal prossimo anno scolastico l’ educazione ambientale entrerà a far parte del curriculum scolastico di molti bambini e ragazzi lombardi delle scuole di ogni ordine e grado. A prevederlo è il Protocollo d’intesa per l’attuazione di un programma di informazione, formazione ed educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile sottoscritto in Regione dall’ assessore alla Qualità dell’ Ambiente, Marco Pagnoncelli e dalla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Maria Dominici, con il sostegno e la condivisione dell’ assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni. Recependo le indicazioni degli organismi internazionali (ONU e UNESCO), dell’ Unione Europea e dell’accordo Stato – Regioni dello scorso agosto in materia di educazione ambientale e di educazione allo sviluppo sostenibile, Regione Lombardia, prima in Italia e in Europa, ha messo in campo, in accordo con l’ Ufficio scolastico regionale, risorse ed energie per sviluppare la consapevolezza e la conoscenza degli studenti, orientando anche i programmi educativi esistenti. L’ educazione all’ambiente non è una nuova materia ma – in base a un preciso programma che sarà definito da ciascuna scuola e deliberato nel Piano dell’offerta formativa – rientrerà in modo trasversale in tutte le materie. Ciascun docente inserirà dunque l’ insegnamento dell’ educazione ambientale nel suo programma, in base a un accordo con le realtà territoriali (parchi, musei, associazioni di genitori e di volontariato).

Turismo eco-sostenibile: India, Senegal, Perù, Islanda, Albania

 Il turismo eco-sostenibile è il turismo che rispetta l’ ambiente: quello di chi si informa sugli usi e costumi prima di partire, di chi sceglie strutture controllate dalla gente del posto e a basso impatto ambientale, di chi rispetta la natura e cerca il contatto con gli abitanti. Il motto è: partire è un pò capire. Il turista responsabile è una persona che sente il desiderio di capire la gente del luogo e rispetta la natura. Si tratta di una mentalità diversa. Verde, eco, responsabile, solidale, etico, sostenibile sono tanti aggettivi per indicare un turismo diverso, ma tutti hanno un comune denominatore: il rispetto per l’ ambiente. “Su questo si è concentrata l’ attenzione quando si è cominciato a parlare di un modo diverso di viaggiare” spiega Piera Goida, vicepresidente dell’ Aitr, l’ Associazione Italiana del Turismo Responsabile (tel 051509705 – www.aitr.org) che conta oggi 86 soci tra cui il WWF. Ma poi si è capito che era importante anche un altro aspetto: favorire le popolazioni locali e far sì che buona parte dei soldi arrivasse a loro e non solo ai tour operator o alle grandi catene alberghiere internazionali. Questo modo di intendere il turismo è comparso per la prima volta alla fine degli anni ’80, in seguito alle prime denunce sui danni ambientali, sul turismo sessuale e sullo sfruttamento del lavoro minorile. Da lì il discorso non si è mai fermato e nel 2001 è arrivato il Codice etico mondiale. Ma chi è il turista eco-sostenibile? Ha tra i 25 e i 60 anni (ma la fascia più rappresentata è quella dei 25-40 anni), è colto e benestante e nel 60% dei casi è donna. A tracciare l’ identikit è l’ associazione Viaggi Solidali (tel 0114379468 – www.viaggisolidali.it) sulla base di 2756 profili di viaggiatori. Sono inoltre in crescita i ” turisti fai da te ” che raccolgono informazioni su internet per viaggi eco-sostenibili. Un altro dato significativo riguarda le scelte dei tour operator tradizionali che negli ultimi anni hanno iniziato a proporre sempre più offerte eco-sostenibili, con la presenza di interpreti del posto con il compito di informare i turisti sull’ ambiente che li circonda.