Igiene orale e salute mentale: un’ équipe ne studierà le correlazioni

 Tanti studi hanno provato un collegamento tra la salute della bocca e delle gengive e quella del cuore, ma lo stesso legame e’ valido per le funzioni cognitive e la memoria? Secondo il National Institutes of Health americano è possibile: l’ istituto ha concesso un finanziamento di 1,3 milioni di dollari a una equipe interdisciplinare che condurrà una ricerca per chiarire se e come l’ igiene orale influisca sulla salute della mente.

LA RICERCA
A coordinare lo studio sarà il Dr. Bei Wu, gerontologo della University of North Carolina a Greensboro, analizzando studi a livello nazionale e regionale su migliaia di soggetti. Mentre la ricerca scientifica ha stabilito una forte associazione tra la salute della bocca e le malattie cardiache, l’ ictus, il diabete e anche l’ Alzheimer, finora pochi studi hanno indagato la correlazione tra la salute di denti e gengive e la funzionalità mentale negli anziani, fa notare il Dr. Richard Crout, esperto in malattie gengivali della West Virginia University School of Dentistry a Morgantown, che prenderà parte alla nuova ricerca.

Bimbi felici e mamme in forma? Dal ginecologo dei vip il consiglio: mamme a casa per almeno 2 anni

 Perché il suo bebè sia sereno e felice la mamma dinamica e moderna farebbe meglio a mettersi il cuore in pace, e rinunciare al lavoro per almeno due anni. Non solo. In barba alle raccomandazioni di tanti pediatri, il frugoletto dovrebbe dormire nel lettone, o almeno nella stessa camera della madre, fino a 24 mesi. Le insolite raccomandazioni arrivano da Yehudi Gordon, del St John & St Elizabeth Hospital di North London, celebre ginecologo pioniere del parto in acqua in Gran Bretagna, che ha fatto nascere i bimbi di dive del calibro di Cate Blanchett, Jerry Hall ed Elle McPherson.

NIENTE STRESS AL BIMBO
Gordon dice di aver fatto tesoro della sua esperienza trentennale nel pianeta mamma-bambino, e dopo una così lunga osservazione non ha dubbi. “Stress, ansia, attacchi di panico e insonnia sono dovuti in larga parte alle insicurezze che ci segnano da bambini, quando siamo separati troppo presto dai nostri genitori“, spiega il ginecologo, illustrando la sua visione delle cose sul ‘Daily Mail’. “Alla nascita gli esseri umani sono i mammiferi meno sviluppati del pianeta, e ciò che accade quando il cervello inizia a svilupparsi ha un marcato impatto su di noi nell’ infanzia e nell’ età adulta“.

Intolleranze alimentari: la diagnosi con Cytotest, test di biorisonanza e test kinesiologico

 Le intolleranze alimentari comprendono un insieme di disturbi di natura diversa, a carico di vari organi, conseguenti all’ indigestione di determinati cibi. Le manifestazioni sono variabili da soggetto a soggetto e possono mutare nel tempo nello stesso individuo. Differiscono dalle allergie in quanto non sono dovute a meccanismi di tipo immunitario e regrediscono con la sospensione del cibo responsabile. Le intolleranze alimentari sono causate da carenze enzimatiche, effetti irritativi sulla mucosa intestinale di inquinanti, assunzione di farmaci, modificazione della flora intestinale e dagli effetti della fermentazione di residui alimentari nell’ intestino.

LA DIAGNOSI
Al momento attuale la diagnosi di reazione alimentare avversa è basata, soprattutto per le allergie, su test tradizionali. Maggiori difficoltà presenta la diagnosi di intolleranza alimentare, affidata a test complementari coe biorisonanza, test di citotossicità e test kinesiologico.

CYTOTEST
L’ esame viene effettuato su un campione di sangue prelevato al paziente. Il test si basa sull’ osservazione dei globuli bianchi,messi a contatto con sostanze allergeniche, si riducono. I risultati vengono interpretati in base a 4 livelli di gravità. I cibi risultati positivi vengono eliminati per un periodo di 4 mesi. Il test è ritenuto attendibile, soprattutto nelle forme di intolleranza dovute a defici enzimatico, per cui l’ alimento responsabile determina una sorta di tossicità a livello cellulare.

Allergie alimentari, pseudoallergie e ipertensione alimentare: cosa sono e quali sono le più diffuse

 Le allergie alimentari sono manifestazioni cliniche dovute all’ effetto du uno o più alimenti che fungono da antigene, capace di scatenare la reazione del sistema immunitario mediante la produzione di anticorpi. Il passaggio attraverso la mucosa intestinale di sostanze potenzialmente allergizzanti non digerite in soggetti geneticamente predisposti comporta un aumento nella produzione di immunoglobine E (IgE) che scatenerà una reazione di tipo allergico.

LE PSEUDOALLERGIE
Si definiscono pseudoallergie le manifestazioni che non sono sostenute da meccanismi immunitari, ma sono causate da deficit enzimatici, per cui l’ alimento ingerito non può più essere utilizzato correttamente dall’ organismo e determina fenomeni di tossicità.

IPERTENSIONE ALIMENTARE
I fenomeni di ipertensione alimentare, invece, sono reazioni anomale che interessano alcuni soggetti molto sensibili all’ istamina, quando ingeriscono alimenti che ne sono particolarmente ricchi. Latte e latticini, soia, uova, arachidi e noci sono gli alimenti più di frequente responsabili di allergie alimentari.

Campagna anti-fumo Usa: veto di fumare per marines e militari

 Se davvero il ministro della Difesa americano, Robert Gates, deciderà di fare propri i consigli degli esperti sanitari del Pentagono, presto i soldati americani si troveranno a combattere anche contro un altro nemico: il fumo. Il Pentagono si accinge infatti ad avviare una serie di misure che renderanno sempre più difficile fumare sotto le armi. Marines e soldati non solo non avranno più a disposizione nelle loro basi sigarette e affini, ma saranno tenuti a seguire regole tali per cui dovranno fumare sempre meno. Fino a smettere.

CONSUMO DI TABACCO IN AUMENTO TRA I MILITARI
E’ questa la raccomandazione che gli esperti sanitari del Pentagono hanno fatto al ministro Gates, invitandolo a prendere in “seria considerazione” l’ ipotesi di far smettere di fumare a tutti i militari Usa. La proposta deriva da uno studio condotto dall’ Istituto federale di Medicina, il quale ha rilevato in particolare due elementi: che tra i militari americani, in particolare marines e soldati, il consumo di tabacco è in aumento; e che sono in aumento i costi della assistenza sanitaria legata a malattie correlate al fumo. Per questi motivi sarebbe “molto opportuno” avviare politiche che portino a limitare il fumo tra i militari, in modo da riuscire nel lungo periodo a debellarlo del tutto.

Disabilità e ritardi evolutivi dei bambini: Precious, un programma di prevenzione precoce per l’ infanzia

 I bambini che mostrano disabilità o ritardi evolutivi hanno bisogno di sistemi di supporto per aiutarli nel loro sviluppo. Gli esperti dicono che il supporto nella prima infanzia di questi bambini – 400 mila nell’ UE – è un metodo olistico di intervento e prevenzione precoce delle disabilità sul lungo termine. L’intervento nella prima infanzia (early childhood intervention o ECI) aiuta a massimizzare le probabilità di un bambino di raggiungere traguardi normali nello sviluppo e di ridurre al minimo eventuali ritardi.

Il progetto ‘Precious’ (‘Professional resources in early childhood intervention: online utilities and standards’), finanziato dall’ UE, promuove un quadro comune europeo di formazione nell’ ambito dell’ intervento nella prima infanzia nei paesi dove mancano modelli sistemici.
‘Precious’, secondo quanto riportato dal notiziario europeo Cordis, è sostenuto attraverso il programma per l’ apprendimento permanente del meccanismo Leonardo da Vinci, che collega politica e pratica nel campo dell’ istruzione e della formazione professionale.

Anche in Italia arriva Rivaroxaban: la molecola antcoagulante orale per la cura della tromboembolia

 E’ disponibile anche negli ospedali italiani rivaroxaban, innovativa molecola anticoagulante orale, da assumere con un’unica compressa giornaliera, per la prevenzione del tromboembolismo venoso in pazienti sottoposti a interventi chirurgici di sostituzione dell’anca o del ginocchio.
Il regime di rimborsabilità (in fascia H) è stato stabilito dalla determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’ 8 luglio 2009.
Già lo scorso settembre l’ Agenzia europea per i medicinali (EMEA) aveva espresso parere positivo con l’ indicazione nella prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) in chirurgia elettiva di anca e ginocchio.

DIFFUSIONE DELLA TROMBOEMBOLIA
In Europa si registra ogni anno piu’ di un milione e mezzo di eventi tromboembolici, responsabili della morte di 544.000 persone, piu’ del doppio della somma dei casi di cancro al seno, alla prostata, HIV/Aids e incidenti stradali.