Acqua Fit Lates: la nuova frontiera della ginnastica in acqua

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Dopo la diffusione del Pilates, in molte palestre sta prendendo piede una nuova disciplina: l’Acqua Fit Lates o AcquaPilates.
Le posizioni del Pilates classico, vengono studiate e riadattate per l’esecuzione in acqua.
La componente importante dell’Acqua Fit Lates è sicuramente l’acqua, o meglio la pratica dell’attività fisica in acqua in parziale assenza di gravità.
Muoversi nell’acqua ha un grande significato di salute, riuscire a muoversi in armonia, ricercando posture corrette coordinate con la respirazione in un ambiente gradevole e piacevole risulta essere uno dei fondamenti dell’Acqua Fit Lates.
I principi base sono l’unione di movimento (contrasto con la temperatura dell’acqua), controllo e respirazione.

VANTAGGI:
– è più adatta per coloro che hanno problemi osteo-articolari come anziani, obesi, persone reduci da un infortunio
– i movimenti in acqua realizzano un carico articolare minore rispetto a quelli eseguiti a terra
– stimola maggiormente la microcircolazione della cute con un vantaggio riflesso sia a livello degli arti inferiori (diminuisce il classico gonfiore tipico delle donne) che a livello psicofisico
– dona sollievo alla schiena nonché un benessere psicofisico generale
– l’acqua ha una viscosità maggiore dell’aria quindi la resistenza offerta è maggiore; questo fattore ha una duplice valenza: da un lato aiuta a mantenere le posizioni del Pilates soprattutto le più difficili, dall’altro crea una maggiore resistenza muscolare, in altre parole si fa più fatica durante i movimenti e meno a trattenerli.

COME SI PRATICA:
I movimenti vengono eseguiti con l’acqua che arriva alla vita o appena sotto al petto o completamente immersi, in base al tipo di esercizio.
Per le prime lezioni, si può iniziare con una serie di esercizi di riscaldamento generale per prendere confidenza con le nuove tecniche ed il nuovo ambiente di lavoro, l’acqua.
Il Pilates è un lavoro che richiede tempo e pazienza, l’acquisizione dei gesti motori, il controllo del corpo e della respirazione, la concentrazione si raggiungono solo dopo diverse sedute di allenamento. È inimmaginabile diventare bravi nel Pilates dopo appena un mese di lezioni.
Per questo, è consigliato alle persone che si avvicinano all’AcquaPilates di maturare prima una discreta esperienza nel Pilates classico.
In mancanza di questo prerequisito, è opportuno partire con un lavoro minimo di base a terra, almeno 3 o 4 sedute, prima di prima di tuffarsi nell’Acquapilates.
Per le donne in gravidanza, sia quelle che già facevano Pilates che le altre che iniziano da zero, l’AcquaPilates rappresenta una attività in grado di regalare innumerevoli vantaggi; l’acqua, infatti, permette di modulare l’intensità dello sforzo.
Alcune posizioni del Pilates sono sconsigliate alle donne incinte dopo i primi mesi di gravidanza. Con l’AcquaPilates, una futura mamma potrebbe proseguire l’attività sino alle ultime settimane prima del parto e riprenderla dopo un tempo veramente breve.

Visto che l’allenamento viene svolto in acqua, una volta imparate le posizioni base è possibile praticarle in mare durante le vacanze estive, per non perdere del tutto l’allenamento e la forma fisica.
L’Acquapilates è una attività giovane e come tale è soggetta a continue variazioni ed aggiornamenti.
Movimenti supini come cerchi o archi femorali , bicycle, criss-cross possono essere eseguiti tenendo le mani sul bordo della piscina e mettendo sotto la schiena l’acquatube.
Esercizi seduti tipo mermaid (sirenetta) possono farsi in posizione eretta con l’acqua sino al torace, tenendo contemporaneamente il ring tra le cosce. In questa stessa posizione, si possono eseguire molteplici esercizi con braccia e gambe (tipo standing balance) ed altri posizionando il ring tra le braccia, le gambe o entrambi gli arti.
Se la piscina ha degli scalini, è possibile mettersi ai bordi degli stessi per effettuare movimenti proni (sguardo verso il basso) con braccia e gambe distese.

Link consigliato: www.solarissport.com

A cura di manuela Torregiani

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