Il patchouli si ricava dalle foglie essiccate, macerate in acqua e poi distillate di un albero coltivato in India, Malesia britannica, Sumatra ed Sud America. Un’ essenza dal colore bruno e consistenza vischiosa, un profumo legnoso, intenso, persistente, un lieve sentore di muffa, con una rara qualità, migliora con l’ invecchiamento.
Anticamente il patchouli era molto apprezzato come afrodisiaco, ricorre nella composizione di molte profumazioni, dove porta una nota muschiata ed esotica e funge da fissativo, ottimo antitarme, è anche utile per allontanare gli insetti. Una profumazione intensa che, se mischiata bene con bergamotto, lavanda e rosa, piace a tutti.
Ai giovani, perché riesce a conciliare armoniosamente la prepotenza fisica dello slancio ormonale e le grandi aspirazioni idealistiche, alle persone mature, abituate a tenere sotto controllo l’ istinto, per gli effetti euforizzanti. Sotto lo stimolo del patchouli la ghiandola pituitaria produce endorfina, provoca un leggero effetto sedativo e antidepressivo negli stati ansiosi.