La frangola, anche conosciuta come spino di Cristo o capotosto, è una pianta della famiglia delle ramnacee (Rhamnus cathartica), usata anticamente come potente lassativo. Così potente da essere raccomandato come ultima risorsa, quando gli altri lassativi più blandi non sortivano alcun effetto.
Dagli effetti rapidi e puntuali, le bacche e la corteccia di questa pianta sono ancor oggi utilizzate come un valido rimedio contro la stipsi, grazie ai suoi rapidi effetti purgativi. Tanto che l’ erba entra come ingrediente nella composizione di molti lassativi da banco. La frangola contiene infatti sostanze chimiche (gli antrachinoni) capaci di una drastica azione purgante. In più, sono in corso studi per valutarne possibili sviluppi antitumorali.
Omeopatia e peperoncino piccante: un valido aiuto per rinite allergica, digestione e colesterolo
Sapore bruciante e colore sanguigno, il peperoncino è una delle spezie più conosciute ed interessanti del mondo. Ma questa pianta della famiglia delle Solanacee non è solo un valido aiuto in cucina. E’ arrivata recentemente da New York la notizia che il peperoncino piccante può difenderci efficacemente dalle riniti allergiche. E’ infatti nata una seconda generazione di spray nasali a base completamente naturale chiamata Sinol-M, il cui principale ingrediente è la capsaicina derivata dal peperoncino piccante. Secondo uno studio clinico accurato si evince che questa sostanza combatte in maniera sicura ed efficace anche le più ostinate allergie nasali.
“Lo studio prova per la prima volta che uno spray nasale omeopatico contenente capsaicina è un trattamento efficace per le riniti allergiche“, ha confermato Christos Efessiou, presidente dell’ Istituto di bioscienze strategiche a New York.
Obesità infantile e sovrappeso: dieta equilibrata e attività fisica per bambini e ragazzi
Una buona dieta garantisce al giovane organismo dei bambini una crescita equilibrata ed in salute. Curare l’ alimentazione nell’ infanzia e nell’ adolescenza è fondamentale per evitare che il sovrappeso porti con sé problemi alla salute fisica e psicologica del bambino. Si stima infatti che circa il 40% dei bambini ed il 60% degli adolescenti obesi rimarranno tali anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso.
Secondo indagini epidemiologiche ufficiali in Italia i bambini obesi sono circa il 4% mentre il 20% è in sovrappeso. Tali percentuali aumentano anno dopo anno e dati più recenti indicano che il fenomeno obesità interessa oggi più del 15% dei bambini.
Per un bambino avere la madre o il padre obesi è un fattore di rischio importante che aumenta del 40% le probabilità che lui stesso diventi un adulto obeso. Se entrambi i genitori sono in evidente sovrappeso tale rischio aumenta sino all’80%. Senza dubbio all’ origine del fenomeno esiste una predisposizione genetica ma ancor più importante è l’ influenza delle cattive abitudini alimentari trasmesse dai genitori e dalla società.
Prevenire l’ osteoporosi e la fragilità ossea con l’ alimentazione: la dieta ricca di calcio
Per prevenire la fragilità ossea e la formazione dell’ osteoporosi (malattia che colpisce principalmente le donne), è importante agire prima di tutto sull’ alimentazione.
Per la salute delle ossa, vitamina D e calcio devono essere sempre presenti nella dieta. Il periodo della menopausa per le donne è l’ inizio di una fase di deficit di calcio, proprio in questo momento della vita serve far ricorso a un maggior apporto di alimenti che siano ricchi di calcio: latte, formaggio e yogurt.
Nelle donne che sono già entrate in menopausa, si consiglia un apporto di calcio da 1200 a 1500 mg giornalieri in assenza di terapia con estrogeni. Nel caso di terapia con estrogeni, il fabbisogno è uguale a quello degli anziani maschi (1000 mg).
L’ osteoporosi non è solo un problema da anziani: la fragilità ossea si manifesta nel modo più evidente con le fratture di vertebre e di femore in età avanzata, ma in realtà ha una storia che comincia molto prima e sulla quale c’è possibilità di intervento precoce, innanzitutto con la prevenzione. Arrivare alla frattura delle ossa significa non aver agito preventivamente con stile di vita, dieta, trattamenti farmacologici e diagnosi precoce. L’ esame che rileva la fragilità ossea è la mineralometria ossea computerizzata (MOC), da eseguire per intervenire prima possibile.
LA DIETA ROSA PER COMBATTERE L’ OSTEOPOROSI
Il pool di nutrizionisti dell’ Osservatorio Nutrizionale Grana Padano ha ideato la dieta che permette di mangiare dai 1200 ai 1500 milligrammi di calcio. Basta aggiungere ogni giorno al menu gli alimenti che fortificano le ossa. La dieta quotidiana deve essere arricchita con questi alimenti, in modo da fornire la giusta dose di calcio all’ organismo.
Il laser per eliminare le rughe e le cicatrici da acne; la luce pulsata per la cura dell’ acne ancora in corso
Il laser contro le rughe del viso è in grado di restituire al viso un aspetto più fresco e giovane. Il resurfacing frazionale (laser viso) regala un incarnato più giovane: elimina e attenua le rughe più sottili, i pori dilatati, le cicatrici dell’ acne e le macchie senili e da photoageing (esposizione al sole). Per le rughe più profonde occorre invece intervenire con dei filler.
Le nuove tecnologie consentono tempi di recupero molto più brevi che in passato. Un tempo i laser tradizionali ablativi C02 ed Erbium agivano vaporizzando la cute e richiedevano anestesia locale, sedazione, due settimane di medicazioni e lunghi tempi di guarigione che si attestavano sui due-tre mesi. Oggi i nuovi laser frazionali per il trattamento delle rughe del viso hanno manipoli elettronici che causano tanti piccolissimi “fori” in profondità lasciando quasi intatta la cute adiacente.
L’ effetto del calore prodotto dal laser altera lo strato dermico e disidrata le fibre di collagene. Il processo riparativo del tessuto innesta la produzione di nuovo collagene e di fibre elastiche.
Il resurfacing frazionale non ablativo ha minime conseguenze post-trattamento: la guarigione delle microlesioni è molto rapida rispetto ai laser tradizionali e l’ aspetto della pelle migliora più in fretta.
La seduta per un trattamento laser antirughe dura circa venti minuti e non richiede anestesia. In genere un ciclo di trattamento laser contro le rughe prevede quattro sedute a distanza di venti-trenta giorni una dall’ altra.
PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO LASER ANTIRUGHE
Per effettuare un trattamento laser antirughe, la pelle non deve essere abbronzata e non ci si può esporre al sole per almeno venti giorni dopo la seduta. Per i primi tre giorni dopo il trattamento laser antirughe occorre seguire una terapia topica antibiotica e per le prime 48 ore si deve evitare il make-up per scongiurare infezioni.
Il laser per eliminare cuperosi e capillari su viso e décolleté
TRATTAMENTO LASER DI MEDICINA ESTETICA PER CUPEROSI E CAPILLARI ARROSSATI SU VISO E DECOLLETE
Per le piccole ragnatele di capillari arrossati sul viso (cuperosi e fragilità capillare) sono molto efficaci il Dye Laser anche nelle forme più resistenti e il laser KTP a 532 nanometri. Entrambi i laser agiscono sia sui capillari sia sulle eritrosi, cioè i rossori diffusi di viso e décolleté. Per i capillari più grandi, bluastri e le carnagioni più scure è invece indicato il Laser 1064.
Per una cuperosi (couperose) di media entità bastano una-due sedute di trattamento laser a distanza di un mese una dall’ altra. Il laser riscalda l’ emoglobina e l’ azione termica causa il progressivo restringimento del vaso fino alla sua totale chiusura. Non serve anestesia e tutti i laser hanno un sistema integrato di raffreddamento.
Dopo il trattamento con il Dye Laser l’ unico effetto collaterale era la comparsa per qualche giorno di chiazze violacee, la cosiddetta “porpora”, ma i nuovi modelli con onde più lunghe agiscono dolcemente e ne riducono la comparsa.
Per qualche giorno dopo il trattamento laser si ha solo un leggero eritema e del gonfiore, soprattutto nelle zone perioculari (intorno agli occhi), che può essere trattato con impacchi di ghiaccio e l’ accortezza di utilizzare un cuscino più alto durante la notte.
Per il trattamento laser della cuperosi deve essere trascorso almeno un mese dall’ ultima esposizione al sole ed è importantissimo utilizzare un’ alta fotoprotezione per due settimane. Il laser elimina la cuperosi presente ma non impedisce la formazione di nuova cuperosi se c’è predisposizione. Per questo occorre proteggersi dal sole, evitare le lampade abbronzanti e il fumo.
Eliminare i peli superflui con la depilazione laser: durata del trattamento e sedute
L’ utilizzo del laser per eliminare i peli superflui non procura una depilazione definitiva ma permanente perché il corpo dispone di una riserva del 60-70% di follicoli peliferi silenti che possono ricrescere nel tempo.
La durata della depilazione laser per i peli superflui è quindi è variabile e dipende dall’ organismo. In genere la durata della depilazione laser si attesta sui due-tre anni.
Per trattare i peli superflui delle gambe con il laser occorrono dalle otto alle dieci sedute, le braccia ne richiedono sei-otto, il viso e le ascelle quattro-sei.
La durata del trattamento per la depilazione laser varia da cinque minuti per i baffetti del viso alle due ore per i peli superflui delle gambe.
Molto dipende anche dal tipo di pelle perché quello scuro è più facilmente eliminabile mentre il quello biondo risulta più difficoltoso.
Durante la depilazione laser non si utilizzano creme o gel anestetizzanti e si avverte solo un leggero bruciore.
Con la depilazione laser si può trattare anche la pelle abbronzata e la carnagioni scura. Bisogna però evitare nei due-tre giorni successivi al trattamento laser di esporsi al sole e soprattutto ai raggi ultravioletti dei lettini abbronzanti dei solarium.
Eliminare i tatuaggi con il laser: rimozione tatuaggi in medicina estetica
Per eliminare i tatuaggi scuri e blu si utilizza il laser Q-Switched che agisce vaporizzando i pigmenti in microparticelle.
Risultano invece più difficili da eliminare i tatuaggi realizzati con pigmenti chiari come
quelli verdi, azzurri, argentati e bianchi. Inoltre se il pigmento depositato è molto profondo e il tatuaggio è molto grande, sono necessarie numerose sedute e la rimozione del tatuaggio non può essere garantita.
Per eliminare un tatuaggio di media grandezza in genere occorrono dalle dieci alle quindici sedute. È necessaria l’ anestesia topica e durante il trattamento si avverte bruciore.
Dopo la seduta con il laser per la rimozione del tatuaggio, occorre sottoporsi a medicazioni per circa una settimana e si deve mantenere l ‘area trattata disinfettata proprio come sì fa con una ferita.
Il costo varia dalle 200 a seconda dell’ estensione del tatuaggio.
Per la rimozione dei tatuaggi è quindi necesario fare una visita specialistica presso un medico specializzato (un chirurgo estetico plastico) e valutare insieme la fattibilità del trattamento laser, le sedute e il costo necessario.
Medicina Estetica: il trattamento laser per eliminare le smagliature su cosce, fianchi, seno, glutei
La medicina estetica consente di eliminare con il trattamento laser le antiestetiche smagliature che frequentemente si formano nelle donne su cosce, fianchi, seno, glutei.
In particolare, il laser frazionale non ablativo a 1540 nanometri (tecnica a stampo) agisce sulle smagliature recenti violacee e, con efficacia, anche su quelle ormai bianche di più vecchia insorgenza. La seduta per il trattamento laser per le smagliature è ambulatoriale presso un medico specializzato, in genere dura trenta minuti, non richiede anestesia e causa solo un pizzicore che viene ben tollerato.
Durante i tre mesi successivi al trattamento laser avviene una vera e propria rigenerazione del tessuto: la smagliatura si ripigmenta e l’ area si risolleva. In alcuni casi le smagliature spariscono completamente, in altri diventano decisamente meno visibili.
Per il trattamento laser contro le smagliature, la pelle non deve essere abbronzata e deve trascorrere almeno un mese dall’ ultima esposizione al sole. È importante inoltre che la cute sia ben idratata e nutrita perché così il tessuto risponde meglio al laser.
Si consiglia quindi di assumere integratori a base di aminoacidi e di utilizzare creme al collagene e all’acido boswellico, ricavato dall’ albero dell’ incenso, molto indicato per preparare la pelle al trattamento laser per le smagliature.
La nuova pillola anticoncezionale Yaz contro la sindrome premestruale: acne, ritenzione idrica, cefalea
E’ arrivata anche in Italia la nuova pillola anticoncezionale che combatte anche la sindrome premestruale. La nuova pillola contraccettiva si chiama Yaz e viene dagli Stati Uniti dove è già molto usata proprio per la sua duplice caratteristica: anticoncezionale e anti-sindrome-premestruale. La sindrome premestruale (i classici malesseri prima del ciclo mestruale) colpisce infatti ben 8 donne su 10.
SINTOMI DELLA SINDROME PREMESTRUALE
La sindrome premestruale si caratterizza per sintomi che variano da alterazioni dell’ umore come tristezza e depressione, fino ad irritabilità e aggressività.
Altri disturbi tipici prima delle mestruazioni sono: ritenzione idrica, gonfiore, cefalea, tensione mammaria.
EFFICACIA DELLA PILLOLA ANTICONCEZIONALE YAZ CONTRO: RITENZIONE IDRICA, GONFIORE, MAL DI TESTA, SBALZI D’ UMORE, ACNE
La nuova pillola anticoncezionale Yaz, grazie al drospirenone e ad una formulazione innovativa, assicura un effetto specifico suI sintomi della sindrome premestruale. La nuova pillola è utile anche contro gonfiore e mal di testa grazie alla presenza di drospirenone, un progestinico di quarta generazione molto simile al progesterone naturale. Questo ormone è l’ unico in grado di contrastare la ritenzione idrica, di combattere acne e irsutismo e di agire sul sistema nervoso centrale, con un miglioramento dell’ instabilità emotiva (sbalzi d’ umore). La nuova pillola Yaz non solo è un metodo anticoncezionale sicuro e ben tollerato, ma è anche un alleato di bellezza e benessere.
Cause della depressione post-parto: un ormone rivela le donne a rischio
Negli ormoni delle donne incinta si nasconde il segreto per sapere quali future mamme rischiano di incappare nella depressione post-parto che colpisce il 10-15% delle donne. La depressione post-parto inizia da quattro a sei settimane dopo la nascita del bambino, e spesso colpisce donne che hanno subito eventi stressanti o luttuosi nei nove mesi, o sperimentano una bassa autostima, ansia o stress in gravidanza.
Uno studio condotto dai ricercatori dell’ università della California (Usa) su 100 future mamme, pubblicato sugli “Archives of General Psychiatry”, rivela infatti che i livelli dell’ ormone CRH (ormone di liberazione della corticotropina) – misurati a 25 settimane di gravidanza – permettono di prevedere ben tre quarti delle donne che svilupperanno la depressione post-parto. Se questo risultato sarà confermato da ulteriori ricerche, potrebbe aprire la strada a un semplice test per lo screening della depressione post-parto.
Dopo aver eseguito una serie di controlli in vari momenti della gravidanza, i ricercatori hanno scoperto che proprio i livelli dell’ ormone CRH alla 25.ma settimana permettono di prevedere il futuro arrivo della depressione post-parto. Al centro di tutto c’è il cortisolo, che aiuta l’ organismo a fronteggiare lo stress. Dopo il parto i livelli dell’ ormone CRH crollanno drasticamente e portando a un calo del cortisolo.
La teoria è che, nelle donne in cui in gravidanza i livelli dell’ ormone CRH sono più alti, il crollo del cortisolo sia più pronunciato e difficile da gestire senza contraccolpi, portando alla depressione post-parto.
Epatite B: sintomi, cause di contagio e trasmissione, prevenzione
L’ epatite B è una malattia che si manifesta con l’ infiammazione del fegato causata dal virus dell’ epatite B (HBV). La risposta immunitaria dell’ organismo contro le cellule epatiche infettate da HBV danneggia le cellule, causando l’ infiammazione del fegato (epatite B).
Circa il 10% delle persone che contraggono l’ infezione da HBV (il virus dell’ epatite B) dopo un breve periodo iniziale di infezione acuta sviluppano un’ infezione cronica del fegato di lunga durata. Il rischio che la malattia da epatite B diventi cronica dipende dall’ età del soggetto e dalla durata dell’ infezione. Più del 90% dei neonati, circa il 50% dei bambini e meno del 5% degli adulti infettati con epatite B sviluppano epatite cronica.
Un’ infezione cronica da epatite B può aumentare la possibilità di danno permanente al fegato, compresa cirrosi e carcinoma epatico.
Molte delle persone con infezione cronica da epatite B possono risultare asintomatici (privi di sintomi): in questi casi si tratta di SOGGETTI PORTATORI SANI che possono trasmettere l’ epatite B ad altre persone.
Benessere e Bellezza: Yoga e meditazione sono un antirughe come il botulino. Più pace, meno rughe
La cosmetica del terzo millennio? Silenzio, respirazione controllata, introspezione; in una parola: meditazione. Il segreto per la conquista della bellezza, per combattere le tensioni del viso, le rughe dovute allo
Ricerca medica: inquinamento ambientale e cause della sterilità maschile e femminile
Chi ha deciso di mettere in cantiere un bambino e non ci riesce potrebbe essere vittima di una nuova causa di sterilità: l’ inquinamento ambientale.
In particolare, la responsabilità della sterilità va attribuita ai cosiddetti “interferenti endocrini” che pregiudicano soprattutto la fertilità maschile.
La lista dei fattori ambientali responsabili della sterilità è lunga, ecco i principali.
L’ INSETTICIDA CLORPIROFOS: è uno dei pesticidi più usati in agricoltura, già ritenuto causa di perdite di memoria e insonnia nei lavoratori esposti. Un recente studio dell’ Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato che questa sostanza tossica interferisce nel dialogo tra sistema nervoso e endocrino alterando la produzione di due ormoni (ossitocina e vasopressina) con effetti negativi anche per le donne incinte. Lavare quindi accuratamente frutta e verdura se non provengono da coltivazioni biologiche.