Rimedi naturali per la stipsi: la frangola come lassativo naturale. Come fare infusi e decotti

di Redazione 1

La frangola, anche conosciuta come spino di Cristo o capotosto, è una pianta della famiglia delle ramnacee (Rhamnus cathartica), usata anticamente come potente lassativo. Così potente da essere raccomandato come ultima risorsa, quando gli altri lassativi più blandi non sortivano alcun effetto.
Dagli effetti rapidi e puntuali, le bacche e la corteccia di questa pianta sono ancor oggi utilizzate come un valido rimedio contro la stipsi, grazie ai suoi rapidi effetti purgativi. Tanto che l’ erba entra come ingrediente nella composizione di molti lassativi da banco. La frangola contiene infatti sostanze chimiche (gli antrachinoni) capaci di una drastica azione purgante. In più, sono in corso studi per valutarne possibili sviluppi antitumorali.

MODALITA’ D’ IMPIEGO E POSOLOGIA DELLA FRANGOLA
(da acquistare in erboristeria o nei centri specializzati)
L’ infuso
In Germania i medici prescrivono un infuso preparato con mezzo cucchiaino di ciascuna delle seguenti erbe: corteccia secca di frangola, semi di finocchio e fiori di camomilla (che servono a calmare lo stomaco). La miscela va lasciata in infusione in una tazza d’ acqua bollente oer 10 minuti e bevuta prima di coricarsi. Ha un sapore inizialmemente dolce, con corpo amaro.
Il decotto
Per preparare il decotto, bollire 1 cucchiaino di frangola secca in 3 tazze di acqua e lasciare riposare per 30 minuti. Il decotto va bevuto freddo, in dosi da 1 cucchiaio da tavola per volta, prima di coricarsi.
Essiccazione
La frangola fresca può essere essiccata anche mettendola in forno a 120°C circa, anche per diverse ore.

AVVERTENZE ALL’ USO DELLA FRANGOLA
A causa della potente azione lassativa, la frangola è controindicata per chi ha problemi gastrointestinali cronici quali ulcere, colite, morbo di Chron, diverticolite o emorroidi. Devono evitarne l’ impiego anche le donne in gravidanza o in allattamento.
La frangola non va mai assunta per più di due settimane consecutive. In caso di consumo prolungato, l’ erba causa la sindrome da intestino pigro, ossia l’ incapacità dell’ intestino di far transitare le feci in assenza di stimolazione chimica.
Prima di impiegare la frangola, accertarsi che sia ben essiccata. In caso contrario potrebbe causare vomito, forti dolori addominali e diarrea violenta. Gli erboristi raccomandano di lasciar seccare le bacche o la corteccia per almeno un anno prima dell’ uso.

Commenti (1)

  1. Consiglio vivamente di utilizzare la manna pura, una sostanza zuccherina che secerne da alcune specie di frassino. Si produce nei soli territori di Castelbuono e Pollina nel Parco delle Madonie. Mi sono informato sul sito http://www.ilfrassino.it e l’ ho richiesta.. Assolutamente da provare anche perchè non ha controindicazioni. Giuseppe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>