Malesseri, disidratazione e colpi di calore: dieci regole per difendersi dal caldo

 Dopo le giornate di intenso calore appena trascorse, ecco dieci regole per difendersi dal caldo, proposte dal ministero del Welfare.

1) BERE MOLTO: si consigliano uno o due litri d’ acqua al giorno, soprattutto per gli anziani perché il loro meccanismo di regolazione termica non funziona più in modo ottimale. Bene anche i succhi di frutta, ricchi di sali minerali. Limitarsi con bevande gassate, zuccherate e ricche di caffeina.

2) CIBI LEGGERI: mangiare poco e preferire cibi leggeri, poco salati e facili da digerire, suddivisi in quattro o cinque pasti nella giornata. Non concentrare troppi grassi e proteine in un unico pasto. Frutta (come agrumi, fragole, meloni che contengono fino al 90% di acqua) e verdure fresche ricche di antiossidanti (peperoni, pomodori, carote, lattughe) sono ideali contro il caldo. Attenzione a conservare correttamente i cibi, soprattutto carni, latticini, dolci con creme, gelati.

3) EVITARE LE ORE CALDE: nelle ore più calde, fra le 11 e le 18, si consiglia di non uscire e di evitare attività fisica intensa, giochi e sport all’aperto; bambini, anziani e convalescenti dovrebbero evitare anche zone molto trafficate.

Estate improvvisa: 5 regole d’ oro per i primi bagni di sole. Abbronzatura e protezione della pelle al sole

 L’ estate arrivata in anticipo di un mese in Italia rende felici milioni di persone, ma rappresenta anche un grasso rischio per la salute. In preda all’ euforia, infatti, in tanti decidono di passare intere giornate al mare, sotto il sole caldo di questo maggio 2009, incuranti delle conseguenze che questa esposizione puo’ provocare su pelle e occhi.
Tutti al mare, ma con giudizio“. Questo il messaggio che lancia il professor Leonardo Celleno, ordinario di Dermatologia all’ Università Cattolica di Roma.

IL SOLE ABBASSA LE DIFESE IMMUNITARIE
La nostra pelle e il nostro organismo sono impreparati a un bagno di sole eccessivo – spiega l’ esperto all’ Agi -. Il sole abbassa le difese immunitarie e come conseguenza si ha spesso l’ esplosione dell’ herpes virale, un virus sempre presente nel nostro organismo che viene scatenato proprio dalla sovraesposizione al sole. Ma ci possono essere anche danni maggiori – aggiunge – con alterazione delle cellule della pelle, formazione di macchie e possibile insorgenza di tumori“.

Gelato di latte d’ asina per chi soffre di allergie e intolleranze alimentari: le novità in materia di gelati

 Il gelato al posto del pranzo, ma anche a merenda e dopo cena. Non più solo al cioccolato, alla nocciola o alla crema ma ai gusti di zucchina, radicchio o addirittura di Barolo e Prosecco. Sono sempre di più gli italiani golosi alla ricerca di nuovi gusti in gelateria. Una tendenza che si accentua con l’ arrivo dell’ estate. Ogni anno, stima la Coldiretti, tra adulti e bambini, in Italia si mangiano oltre 15 chili di gelato a persona, per una spesa di 5 miliardi di euro.

AL NORD IL GELATO PIACE DI PIU’
Di questi il 60% va per i gelati artigianali, il 40% per quelli confezionati. La maggior parte dei consumi, il 53,5%, si concentra nelle regioni del Nord così come la presenza di gelaterie: il primato spetta alla Lombardia con 5.848. Al Sud i consumi arrivano al 28,3% e al Centro al 18,1%. Al buon andamento dei consumi inoltre corrisponde l’ incremento delle gelaterie artigiane. In quattro anni infatti sono cresciute dell’8,8% (2.284 nuovi negozi), nel 2008 le gelaterie erano oltre 35.300. I dati, forniti da Confartigianato confermano che il gelato non è più solo un piacere estivo: per oltre il 40% degli italiani, in tutte le stagioni, rappresenta un ottimo sostituto del pasto principale.

Tabagismo: sicurezza delle sigarette elettroniche per smettere di fumare. Cosa dicono gli esperti americani

 Le hanno ribattezzate e-cigarette, cioè sigarette elettroniche. Da lontano o al buio potrebbero sembrare normali “bionde” che si illuminano aspirandone il contenuto, ma in realtà si tratta di device che emanano vapore unito a piccole percentuali di nicotina per garantire al fumatore la stessa sensazione di quando si concede un vero tiro. Anche se sono state inventate in Cina, stanno andando fortissimo negli Stati Uniti, il paese più ‘no-smoking’ del mondo: ne sono già state vendute 100 mila confezioni, al prezzo di circa 100 dollari l’ una. Ed è proprio Oltreoceano che i medici stanno iniziando a sollevare dubbi sulla sicurezza delle sigarette elettroniche.

POSSIBILI EFFETTI NEGATIVI
In prima linea vi sono l’ American Cancer Society e l’ American Lung Association, convinte che l ‘innovativa trovata possa avere effetti negativi ancora sconosciuti. Tanto più che non sono stati mai eseguiti studi scientifici a dimostrazione dell’ innocuità del prodotto. Alla Food and Drug Administration (Fda), l’ ente che si occupa di autorizzare l’ entrata in commercio di farmaci e alimenti, sono già arrivate diverse richieste per bandire le e-cigarette dal mercato. E l’ Agenzia ha confermato che si tratta di “device non approvati, di cui non si conosce il profilo di sicurezza e di cui sono stati già bloccati 17 carichi dalla Cina“, assicura la portavoce Karen Riley.

Influenza, anticorpi e uso dei farmaci. Le difese immunitarie dell’ organismo e l’ abuso di farmaci

 L’ organismo si difende da virus e batteri attraverso gli anticorpi, proteine prodotte dai globuli bianchi in grado di riconoscere i potenziali agenti patogeni e renderli inoffensivi. Le sostanze estranee vengono dette antigeni e ogni volta che penetrano nel circolo sanguigno stimolano l’ organismo a produrre anticorpi specifici per facilitarne l’ eliminazione.
Come avviene questa reazione? I globuli bianchi prendono come modello l’ antigene stesso, come se fosse un calco, e attivano la produzione di anticorpi. Il modello viene inserito nella loro memoria cellulare: ecco perché la risposta anticorpale prosegue nel tempo anche quando l’ antigene è ormai stato eliminato.
E’ su questa memoria che si basa lo sviluppo dell’ immunità nei confronti di certe malattie, che in alcuni casi dura per tutta la vita, ed è anche il motivo per cui, entro certi limiti, si dice che la malattia porta con sé dei vantaggi.

Alimentazione e salute: come ridurre lo zucchero nella dieta

 Introdurre nella dieta un’ eccessiva quantità di dolci significa fare un torto al propri organismo, dal momento che lo zucchero non sopporta nessun elemento nutritivo a fronte di un’ elevata quantità di calorie. Un’ eccedenza di zucchero nel sangue ha conseguenze demineralizzanti e decalcificanti, oltre a impiegare molte riserve di vitamine del gruppo B.

L’ apporto di zucchero determina innanzitutto un aumento della glicemia e un miglioramento dell’ umore, effetto collaterale dovuto ad alcuni neurotrasmettitori sensibili alla presenza di questo alimento. Immediatamente dopo, però, l’ organismo mette in moto un meccanismo di regolazione – basato sull’ azione dell’ insulina – che riporta la glicemia a livelli normali. L’ effetto benefico sull’ umore si smorza e al suo posto interviene lo stimolo della fame o il desiderio di consumare altri dolci.

Se questo circolo vizioso non viene prontamente interrotto, è facile che si instauri una forma di dipendenza, che lega il bisogno di assumere zuccheri in quantità sempre maggiori all’ obiettivo di rivivere gli stati d’ animo positivi, con risultati dannosi per l’ organismo, tra cui l’ aumento del rischio diabete.
Questo è l’ effetto immediato che si ottiene con carboidrati a veloce assorbimento, ma è possibile osservare parzialmente tale meccanismo al termine di qualsiasi pasto in cui prevalgano i carboidrati complessi (pasta, riso e pane).

Intolleranze alimentari: due diete per individuare da soli il problema

 Se la diagnosi e la cura sono di pertinenza medica, possiamo fare da soli qualcosa per individuare un’ intolleranza e ridurne l’ impatto. Basta introdurre qualche piccola variazione nell’ alimentazione quotidiana.
Le intolleranze vanno identificate con test specifici e la terapia va seguita da un medico. Se però soffrite da tempo di disturbi che potrebbero far pensare a un’ ipersensibilità a qualche tipo di alimento (come gonfiore addominale, stanchezza, mal di testa frequenti) potete provare a individuare da soli questo problema.

LA DIETA DELL’ ETA’ DELLA PIETRA
Per 10 giorni mangiate solo cibi naturai, crudi o cotti in maniera elementare: patate, carne (più bianca che rossa), pesce, frutta, verdure ed erbe. Dovrete eliminare latte e latticini, più i cereali e i loro derivati, come pane, pasta e farine: si chiama dieta dell’ età della pietra e ha anche un effetto disintossicante. Dopo 10 giorni, cominciate a reintrodurre, uno per volta, gli alimenti comuni: se un cibo vi provoca reazioni particolari – come mal di testa, gonfiori e nausea -, è possibile che nei suoi confronti si sia sviluppata nel tempo un’ intolleranza.

Dieta per la menopausa: prevenzione e cura dei disturbi della menopausa

 Per vivere bene questa delicata fase della vita, ogni donna può utilizzare il cibo come un dolce rimedio, che aiuta a mantenere e prevenire i più frequenti disturbi dell’ invecchiamento e i sintomi legati al calo degli estrogeni.

1. Assumete ogni giorno due cucchiaini di frumento (o altro cereale integrale) appena macinato. Mescolati allo yogurt o al latte del mattino, consentono di fare scorta di gran parte delle vitamine di cui si ha bisogno in questa fase della vita.

2. Riducete il consumo di proteine animali a favore della soia e dei suoi derivati (bevanda tipo latte, tofu, polpette e spezzatini vegetali): oltre ad avere un effetto protettivo nei confronti di molte malattie, hanno anche un discreto contenuto di fitoestrogeni naturali, sostanze preziose in questo periodo della vita.

Dieta per l’ osteoporosi: come difendersi dall’ osteoporosi con l’ alimentazione

 La guerra all’ osteoporosi si combatte soprattutto nel campo della prevenzione. Il problema della decalcificazione può dipendere, anche nei giovani, da una scorretta alimentazione, da malattie e soprattutto dall’ immobilità.

1. Una dieta ricca di frutta e verdura fresca, di ortaggi verdi a foglia larga e lievito di birra (ricchi di magnesio), di pesce e frutta secca, di cereali integrali (ricchi di vitamina E) e di olio di oliva crudo può fare la vera differenza. Anche i pesci di piccole dimensioni, mangiati interi con la lisca, offrono un buon apporto di calcio.

2. Alcuni cibi (come spinaci, cereali integrali e cioccolato), assunti insieme a prodotti contenenti calcio, tendono a renderlo inutilizzabile per l’ organismo: vanno quindi assunti di preferenza a una certa distanza l’ uno dall’ altro.