Quinta malattia, causa, sintomi e cura

La quinta malattia, è conosciuta anche come eritema infettivo, è una patologia virale contagiosa esantematica scatenata dal parvovirus B19. Genericamente colpisce i bambini tra i 5 e i 15 anni, ma gli adulti non ne sono esenti e può colpire anche le donne in gravidanza. Il nome, quinta malattia, deriva dal fatto che è la quinta patologia infettiva di cui si parla in medicina, come la sesta malattia, la rosolia e il morbillo, è infettiva nella settimana precedente all’inizio dei sintomi, fino alla comparsa dell’eritema, ma si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno e senza complicanze.

Mononucleosi o malattia del bacio, cos’è e come si cura

La mononucleosi, conosciuta anche come malattia del bacio, è una malattia infettiva contagiosa diffusa in tutto il mondo, che colpisce soprattutto soggetti di età compresa fra i 15 e i 25 anni. La causa è il virus di Epstein-Barr (EBV). Secondo recenti ricerche, nel corso della propria vita circa il 90 per cento della popolazione adulta è venuta in contatto con la mononucleosi e la maggior parte ha sviluppato anticorpi specifici senza aver mai accusato alcun segno di infezione.

Meningite: sintomi, prevenzione e cura

All’inizio è abbastanza difficile da riconoscere la meningite. Infatti, soprattutto nelle prime fasi, si manifesta con sintomi poco caratteristici. Tipicamente esordisce con una febbre anche molto alta, che fa subito pensare all’influenza. La persona colpita può accusare mal di testa, vomito e nausea. Solo in alcuni casi provoca una rigidità a livello della nuca, un segno inconfondibile, che deve far sospettare subito la presenza della meningite. Nei casi più seri possono subentrare convulsioni e alterazioni del livello di conoscenza. Agli stadi più avanzati, la pelle può riempirsi di macchie violacee, significa che la meningite si è diffusa in tutto l’organismo (setticemia).

Rosolia: poche donne in età fertile sono vaccinate. Quali sono i rischi per il feto

 Dati preoccupanti quelli contenuti all’interno del rapporto Passi dell’Istituto superiore di sanità: il 40% delle donne in età fertile di età compresa tra i 18 e i 49 anni non è stato vaccinato ma non sa se ha avuto o meno la rosolia.

Il 36% delle donne (più di una su tre) è stata vaccinata ma il 38% non conosce il proprio stato immunitario; sempre secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità nel 2010 il numero delle donne vaccinate è passato dal 33% del 2009 al 35%.

COS’E’ LA ROSOLIA

La rosolia è una malattia infettiva causata da un virus, il rubeovirus e si dffonde per via aerea; in genere colpisce i bambini e i ragazzi in età compresa tra i 5 e i 14 anni ma non di rado viene contratta anche dagli adulti.

La rosolia, proprio come avviene per il morbillo o la varicella si contrae solo una volta; poi l’organismo diventa immune.

Sistema immunitario, le difese naturali dell’ organismo, ecco perché qualcuno si ammala ed altri no

Ogni giorno l’organismo entra in contatto con una quantità enorme di microrganismi: virus, batteri, miceti (funghi), protozoi. Nella maggior parte dei casi, non si ammala. A volte sì, ma guarisce presto. Altre volte, invece, non guarisce presto. Perché? Non è facile capire che cosa accade nell’organismo quando viene aggredito. Perché un batterio innocuo si trasforma in letale? E perché a volte le difese naturali sono efficaci e altre volte no? Lo studio del sistema immunitario, cioè le difese naturali dell’organismo, è uno dei campi più affascinanti della ricerca.

La candidosi, i sintomi, le cure e le precauzioni da prendere con il partner

 Con il clima caldo e umido, è facile che si ricominci a soffrire di intimi bruciori e perditine, bisogna imparare a riconoscerla e, soprattutto, a capire da dove nasce. La candidosi vaginale è dovuta a dei miceti (o funghi), che proliferano grazie al clima caldo umido. Sono normalmente presente nella microflora vaginale. In estate, è facile che si moltiplichino fino a prendere il sopravvento, approfittando di costumi, asciugamani e sdraio bagnati. Il primo consiglio, quindi, è di non tenere indosso indumenti umidi e di non farsi prestare costumi, pants o teli mare, che potrebbero diventare veicoli di contagio.

Il citomegalovirus, l’infezione in gravidanza pericolosa per il feto

 Il citomegalovirus (CMV) appartiene alla famiglia degli Herpes Virus che provoca la varicella, il Fuoco di Sant’Antonio Herpes Simplex). Una specifica caratteristica accomuna le infezioni causate da questo gruppo di agenti virali: l’aver fatto la malattia, e quindi l’aver prodotto anticorpi specifici, non determina l’eliminazione del virus che persiste nell’organismo in forma latente e, anche a distanza di anni, soprattutto se ci si ammala o si è particolarmente deboli, può riattivarsi e determinare una nuova infezione. In genere il citomegalovirus (CMV) viene contratto per la prima volta (infezione primaria) in età neonatale e, più precisamente, durante il parto tramite il contatto con secrezioni vaginali infette, oppure nel corso delle poppate al seno nel caso la neomamma si è ammalata. Si può contratte anche in età infantile, a causa del contatto con urina, saliva, secrezioni vaginali, lacrime o sangue infetti.

Mononucleosi, la chiamano malattia del bacio, sembra influenza ma è infezione virale

 Ad alcuni piace chiamarla malattia del bacio, in realtà la mononucleosi è un’infezione virale che si propaga per via aerea. Colpisce i bambini e gli adolescenti, ma è possibile contrarla anche in età adulta. Il virus della mononucleosi si chiama Epstein-Barr, dal nome dei due virologi inglesi che per la prima lo isolarono nel 1964. Fa parte della famiglia dei virus erpetici, in genere si annida all’altezza delle tonsille, quindi può essere trasmesso a chi non è già immune, da chi ha l’infezione in corso attraverso la saliva, da qui l’idea che il contagio avvenga tramite i baci.

In piscina attenzione a verruche, piede d’atleta e candida, come evitare i problemi

 Nei mesi estivi, quando si parla di sicurezza nella balneazione, si pensa soprattutto alle precauzioni da adottare in mare. Invece, è bene avere un comportamento adeguato anche quando si è in piscina, perché questo piccolo specchio d’acqua può nascondere alcune insidie, dai traumi, alle congestioni, alle infezioni. È soprattutto consigliabile, anche per i bambini, innazitutto non correre e usare delle ciabattine o delle apposite scarpette in gomma, oltre a proteggerti da eventuali scivoloni sulle piastrelle bagnate che normalmente sono a bordo piscina , sono un’efficace barriera anche contro virus e funghi.

Il mollusco contagioso: un’infezione della pelle dei bambini molto frequente

Il mollusco contagioso è un’infezione che interessa lo strato più esterno della pelle (l’epidermide) ed è provocata da un virus della famiglia Poxvirus. Più frequente nei bambini, soprattutto di età compresa fra i 2 e i 10 anni, di solito necessita di un contatto stretto e prolungato tra soggetto sano e soggetto malato per essere trasmessa: in tal senso una delle occasioni più a rischio è rappresentata dal gioco e da attività come la lotta in cui i bimbi tendono a toccarsi, sfregarsi e quindi entrare in contatto con le lesioni che rappresentano la manifestazione tipica del mollusco contagioso.