Il mal di testa protegge le donne dal tumore al seno. La ricerca USA

 Le donne che soffrono di mal di testa hanno meno rischi di contrarre il tumore al seno

Il mal di testa, anche se fastidioso, può proteggere le donne dal tumore al seno. Lo dimostra uno studio del Fred Hutchinson Cancer Research Centre di Seattle (Usa), pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology-Biomarkers and Prevention.
I ricercatori americani hanno scoperto che le donne che hanno sofferto o soffrono di emicrania corrono un rischio di cancro della mammella del 30% inferiore rispetto a quelle che non devono mai fare i conti con il mal di testa.
Gli esperti sospettano che la motivazione sia legata alla produzione di estrogeni. Pare infatti che questo ormone femminile, oltre a stimolare l’ insorgenza di alcuni tipi di neoplasie, abbia un ruolo nello scatenare l’ emicrania: in particolare, quando i livelli di estrogeni calano in determinati momenti del ciclo, ci sono più chance che si presenti il mal di testa. Non a caso le donne ne soffrono il doppio rispetto agli uomini, anche se durante la gravidanza, quando gli ormoni sono più abbondanti, l’ emicrania sparisce quasi del tutto.

Chirurgia estetica uomo: chirurgia dei pettorali, trapianto dei capelli e liposuzione ai fianchi tra i più gettonati

 Chirurgia estetica uomo: chirurgia dei pettorali, trapianto dei capelli e liposuzione ai fianchi gli interventi più gettonati

Chirurgia estetica: boom di pettorali alla Schwarzenegger per gli uomini italiani. Sono infatti ben 5-6 mila l’ anno gli interventi di ginecomastia che vengono praticati in Italia.
Gli uomini italiani ricorrono dal chirurgo estetico plastico per liberarsi dal grasso al seno nella zona dei pettorali, quei centimetri in più che si intravedono sotto la maglietta e che creano disagio.
L’ intervento chirurgico di ginecomastia maschile (riduzione del grasso in eccesso dai pettorali maschili) è uno degli interventi di chirurgia estetica plastica più gettonati tra gli uomini italiani, lo conferma Pietro Lorenzetti, direttore scientifico del Villa Borghese Institute di Roma, chirurgo plastico e docente all’ università Cattolica di Porto Alegre, in Brasile.
La ginecomastia è un intervento veloce e di facile esecuzione: il più delle volte basta rimuovere il grasso in eccesso dalla zona dei pettorali maschili. La pelle poi, se di buona qualità, si riassesta da sè, come avviene per il ventre delle donne in seguito a una gravidanza. Se invece l’ epidermide è eccessiva, allora si effettua una piccola incisione attorno all’ areola per ridurla. Boom di pettorali da sogno, dunque, ma non solo: a guidare la classifica delle richieste dal chirurgo estetico restano i trapianti di capelli e gli interventi di rinoplastica per migliorare il proprio naso. Ma non mancano le operazioni di liposuzione ai fianchi per ridurre i centimetri di troppo e le maniglie dell’ amore.

Alimentazione sana e bambini: 5 nemici e 5 alleati di ossa e denti

 Alimentazione sana e bambini: 5 nemici e 5 alleati di ossa e denti

Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell’ Università di Milano-Bicocca, in occasione del recente XV Congresso nazionale della Società italiana di odontoiatria infantile che si è svolto a Brescia, ha stilato una serie di consigli utili per la corretta alimentazione dei bambini.
Si tratta di 5 divieti utili per combattere l’ obesità infantile e per ridurre il rischio di carie dentale nei bambini. Gli altri 5 punti rappresentano invece gli alimenti ideali per denti, ossa e peso forma dei bambini.

5 ALLEATI DI OSSA E DENTI PER L’ ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI

1 – LATTE E LATTICINI
Latte e latticini sono indispensabili per garantire sia la mineralizzazione del dente e dello scheletro, perciò è necessario incrementarne il consumo. I formaggi consigliati sono quelli stagionati con pasta non appiccicosa, pertanto si può scegliere parmigiano e grana, molto graditi ai bambini.
Quindi sì a latte e latticini: meglio scegliere fra parmigiano e grana, ne bastano 100 grammi al giorno per permettere di fare il pieno di calcio.

I neonati allattati al seno materno hanno polmoni più forti. La ricerca americana e britannica

 I neonati allattati al seno materno hanno polmoni più forti. La ricerca americana e britannica

Polmoni più forti e sani per i bambini che da neonti sono stati allattati dal seno della mamma.
Lo sforzo fisico compiuto dai neonati allattati al seno può regalare loro polmoni più forti da adolescenti rispetto ai coetanei cresciuti con il biberon.
Lo rivela uno studio condotto da ricercatori americani e britannici su 1.456 bimbi di 10 anni dell’ Isola di Wight (Gran Bretagna). Secondo i ricercatori la diversa meccanica e la durata del succhio dal seno materno è in parte responsabile dei polmoni sani; quindi basterebbe rivedere il design dei biberon per cercare di riprodurre questo effetto benefico dell’ allattamento al seno della mamma.
Il team di scienziati della Southampton University e della Michigan State University ha monitorato quasi 1.500 bambini, un terzo dei quali era stato allattato al seno per almeno 4 mesi. In media, questi ragazzini potevano soffiare molta più aria dopo aver preso fiato, e farlo più rapidamente degli altri. Una potenza di respiro indipendente da asma o allergie materne.

Più rischio infarto e ictus per chi fa le ore piccole e sta sveglio fino all’ alba. La ricerca dell’ Emory University

 Più rischio infarto e ictus per chi fa le ore piccole e sta sveglio fino all’ alba. La ricerca dell’ Emory University di Atlanta

Svelato il mistero del pericolo delle ore piccole. Già diversi studi hanno dimostrato che stare svegli fino all’ alba è pericoloso per il cuore: si verificano più spesso casi di ictus e infarto. Secondo un team di ricercatori dell’ Emory University di Atlanta la chiave di tutto è nei ritmi giornalieri delle cellule che formano i vasi sanguigni. Gli scienziati, infatti, hanno scoperto che l’ attività di queste cellule è al livello più basso proprio nelle primissime ore del mattino; questo ciclo della vita cellulare può rendere i vasi sanguigni meno in grado di rilassarsi, aumentando così il pericolo di problemi al cuore in un particolare momento della giornata.
Le cellule progenitrici entoteliali hanno un ruolo importante nel mantenere il rivestimento dei vasi sanuigni. Si tratta essenzialmente di cellule staminali che aiutano a rimpiazzare le cellule endoteliali che formano i vasi proprio nel punto di una lesione, e favoriscono la costruzione di nuovi vasi nelle aree prive di un adeguato rifornimento di sangue.

Rapporti orali fra adolescenti senza preservativo a rischio HPV Papilloma Virus e malattie a trasmissione sessuale

 Boom di rapporti orali fra adolescenti senza preservativo a rischio HPV Papilloma Virus e malattie a trasmissione sessuale

Tra gli adolescenti italiani è boom di sesso orale. A fotografare la sistuazione italiana è Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ ospedale San Raffaele Resnati di Milano.
Ancora in pochi sanno che le infezioni da Papilloma Virus umano (Hpv) si trasmettono anche attraverso rapporti orali e anali. Si è dimostrato – ricorda Graziottin – che quasi la metà (48%) dei casi di tumore della laringe potrebbe essere collegata proprio all’ Hpv, noto in genere come primo responsabile del cancro al collo dell’ utero nelle donne. Il preservativo è una precauzione indispensabile da usare sempre e comunque – ammonisce l’ esperta – anche e soprattutto nei rapporti trasgressivi. Il consumo di alcol tra le adolescenti femmine ha inoltre un trend di aumento superiore rispetto a quello nei maschi, che pure restano i principali consumatori. E un drink di troppo, così come le droghe e le sostanze psicotrope, abbattono ulteriormente le inibizioni e soprattutto abbassano la soglia di autoprotezione, ribadisce l’ esperta. In caso di sesso orale, prosegue, ma anche quando il rapporto è anale, le donne utilizzano il preservativo 7 volte meno spesso dei maschi omosessuali. Una cattiva abitudine da contrastare, è l’ invito della specialista, che ricorda come le malattie a trasmissione sessuale non sono un paio, bensì 30.

Tumore al collo dell’ utero e Papilloma Virus: nasce Wacc Forum per l’ informazione

 Tumore al collo dell’ utero e Papilloma Virus: nasce Wacc Forum per l’ informazione

Una lobby Rosa contro il cancro al collo dell’ utero, che uccide ogni anno 280 mila donne nel mondo, di cui 15 mila in Europa e circa 1.300 in Italia.
Per offrire informazioni qualificate su questo tumore, e su tutte le malattie da Papilloma virus umano (Hpv), nasce il network globale Women Against Cervical Cancer (Wacc): una fondazione indipendente da politica e interessi commerciali, che mette in rete 20 organizzazioni internazionali e 5 italiane. Tra queste l’ associazione nazionale della stampa medica Unamsi. Wacc, con sede fisica a Ginevra, è stata battezzata a Nizza in occasione del congresso 2008 dell’ Eurogin (Organizzazione europea per la ricerca sulle neoplasie le infezioni genitali). I promotori sono partiti dal dato evidenziato da un sondaggio internazionale, secondo cui l’ 82% delle donne chiede più informazioni sul cancro al collo dell’ utero, sull’ Hpv e su come prevenire, diagnosticare e trattare le conseguenze dell’ infezione.
Nonostante l’ arrivo della vaccinazione anti-Hpv abbia migliorato le conoscenze su questo virus, c’è ancora un grande bisogno di programmi di educazione pubblica, conferma Joseph Monsonego, presidente di Eurogin e Wacc. Colmare questo vuoto di sapere è dunque la missione del nuovo network, sostenuto anche dall’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Tabagismo in Italia dati Istat: schiavo del fumo il 22% degli italiani, picco del vizio sul lavoro e all’ università

 Tabagismo in Italia dati Istat: schiavo del fumo il 22% degli italiani, picco del vizio sul lavoro e all’ università

Non c’è legge antifumo che tenga: di rinunciare alla sigaretta non se ne parla, perché è soprattutto una compagna che aiuta a superare lo stress quotidiano, all’ università e sul lavoro in primis. L’ esercito di fumatori italiani è arrivato nel 2008 ad arruolare il 22% della popolazione dai 14 anni in su, come rivela l’ Annuario statistico italiano dell’ Istat.
Il dato dei fumatori italiani risulta comunque stabile negli ultimi tre anni, sebbene tra il 2000 e il 2005 si sia registrata una riduzione della quota di fumatori di circa il 2%. Notevoli le differenze di genere: tra gli UOMINI i fumatori sono il 28,6%, mentre tra le DONNE il 16,3%.
Il tabagismo è comunque più diffuso nelle fasce d’ età giovanili e adulte, in particolare tra i 25 e i 34 anni. le sigarette accompagnano gli italiani soprattutto nel momento in cui iniziano ad affacciarsi sul mondo del lavoro o sono alle prese con la carriera. Ed è sempre tra gli uomini, in questa fascia d’ età, la percentuale più elevata di dipendenti dalla nicotina: il 36,9% fuma. Mentre tra le donne la quota più elevata di fumatrici (24,3%) si registra fra i 45 e i 54 anni. Quanto al famigerato addio al pacchetto, il 23% degli italiani over 14 dichiara di aver fumato in passato, sempre con differenze fra uomini e donne: sono il 30% degli uomini e il 16% delle donne. Dall’ Istat, dunque, un dato confortante: I NON FUMATORI rappresentano la maggioranza della popolazione di oltre 14 anni (52,9%), con il 38,9% degli uomini e il 65,9% di donne.

Cura del Mal di Testa per chi soffre di cefalea cronica. Il 15 Novembre 2008 lo stand informativo a Torino

 Cura del Mal di Testa per chi soffre di cefalea cronica. Il 15 Novembre 2008 lo stand informativo in Piazza Castello a Torino

Un medico specializzato ogni 10 mila pazienti gravi e liste d’ attesa anche di un anno. E’ la realtà con cui si scontrano le vittime del mal di testa cronico quotidiano: 3 milioni di persone che ogni giorno combattono con dolore, vomito, intolleranza alla luce, agli odori e ai rumori. Pazienti in cerca di un medico di riferimento che li segua costantemente.
Ma i centri specializzati per la cura della cefalea sono ancora pochi: meno di 40 in tutta Italia. Per i centri più importanti, circa 6-7, ci sono liste d’ attesa anche di un anno.
A denunciarlo è Lorenzo Pinessi, presidente della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc). Le cefalee restano ancora oggi un male incompreso: i Lea (Livelli essenziali di assistenza) le classificano come Patologia Minore, e solo la Lombardia riconosce ai pazienti cronici un’ invalidità, ma con punteggi che non prevedono alcun beneficio economico.

Progetto Capelli Giovani: visite gratuite contro la caduta dei capelli per gli adolescenti per tutto Novembre 2008

 Progetto Capelli Giovani: visite gratuite contro la caduta dei capelli per gli adolescenti per tutto Novembre 2008

Progetto Capelli Giovani è una campagna di visite dermatologiche gratuite che si terrà fino al 30 novembre 2008, organizzata da International Hair Research Foundation (IHRF) in collaborazione con La Roche-Posay.
Lo scopo di Progetto Capelli Giovani è identificare, prevenire e curare le eventuali patologie dei capelli degli adolescenti – ragazzi e ragazze – tra i 12 e 25 anni. Le statistiche in tutto il mondo dimostrano, infatti, che il 16% dei ragazzi, dopo la pubertà e fino ai 18 anni, vive problemi di perdita dei capelli.
Il Progetto Capelli Giovani si articolerà attraverso visite gratuite nel mese di novembre offerte da dermatologi in tutte le regioni d’ Italia coordinati da IHRF. Chiamando il numero verde gratuito 800916482 attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, per tutto il mese di novembre si possono avere maggiori informazioni sui dermatologi più vicini al luogo di residenza.
Questa iniziativa nasce dalla forte collaborazione tra dermatologi ed azienda con l’obiettivo comune di essere vicini alle patologie dei capelli degli adolescenti. IHRF, infatti, vuole aiutare gli adolescenti ad affrontare queste problematiche, tranquillizzare loro e i genitori, suggerire consigli e cure eventualmente necessarie.

Nuove droghe per gli adolescenti: lo sballo virtuale in rete con suoni a bassa frequenza da provare gratis e poi venduti

 Nuove droghe per gli adolescenti: lo sballo virtuale in rete con suoni a bassa frequenza da provare gratis e poi venduti come droga

Con appositi file, secondo quanto promettono numerosi siti che li commercializzano, gli adolescenti possono spararsi nelle orecchie per ore e ore suoni particolari alla ricerca di effetti psichedelici. Questi suoni hanno un effetto-droga: a provocare il trip sono onde sonore che stimolano il cervello su frequenze bassissime e creano una sorta di sballo virtuale.
Per sballarsi on line basterebbe quindi collegarsi a internet e scaricare file dai nomi decisamente espliciti come cocaina, ecstasy, peyote, marijuana. Gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche sullo sballo virtuale hanno lanciato l’ allarme su un file che viene commercializzato on line: costa poco, è facilmente reperibile in internet, ma, avvertono gli scienziati del Cnr, le sue potenziali insidie sono ancora tutte da indagare. Con questa droga virtuale, secondo quanto promettono numerosi siti che commercializzano questi file, gli adolescenti possono infatti drogarsi virtualmente con dei suoni che creano effetti psichedelici. Le onde sonore on line, che si basano sull’ effetto binaurale dei suoni, stimolano il cervello su frequenze bassissime, tra i 3 e i 30 Hertz (i cosiddetti infrasuoni), e innescano le più diverse reazioni sollecitando l’ attività cerebrale in maniera anomala.

Riduzione dei gas serra: nuova tecnica di sequestro dell’ anidride carbonica del CNR

 Riduzione dei gas serra: nuova tecnica di sequestro dell’ anidride carbonica del CNR

Gli scienziati del Cnr stanno studiando la tecnica di sequestro mineralogico dell’ anidride carbonica: se c’e’ troppa CO2 nell’ aria che ci avvelena, allora è possibile sotterrarla. Le emissioni di gas serra sono infatti ad oggi uno dei maggiori problemi ambientali che la comunità scientifica e le autorità politiche si trovano ad affrontare.
A riproporlo sono gli scienziati dell’ Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr che hanno avviato differenti studi per il “confinamento” geologico della Co2, una tecnologia che consiste nel catturare l’ anidride carbonica e stoccarla nel sottosuolo.
I cambiamenti climatici in corso hanno portato alla luce la necessità di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica nell’ aria, oltre che quello di studiare possibili metodi per il suo smaltimento.
La tecnica che studiata dal Cnr è quella del sequestro mineralogico, al momento unica tecnica che permette di intrappolare in modo permanente la Co2 all ‘interno di fasi cristalline.