Sport, benessere e gioco responsabile

di Redazione 1

Lo sport è un’attività motoria che si prefigge come obbiettivo ultimo il miglioramento della forma fisica e della condizione psichica.


Sembra che gli atleti abbiano intorno a sé un’aura di impenetrabile compostezza e, come accaduto recentemente, quando sentiamo parlare di calciatori che rischiano i loro patrimoni in scommesse, quelle illegali, ci scandalizziamo totalmente e non ne troviamo il senso.

Ma dobbiamo pensare che esistono una varietà di siti di betting, come ad esempio casinò NetBet online, che forniscono servizi sicuri e divertenti dove ci si può sbizzarrire con anche la possibilità di autolimitazione nel gioco; quest’ultima infatti è un aspetto fondamentale per gestire le proprie modalità di gioco senza superare un tetto massimo di spesa che ci si impone in base alla propria capacità di spesa.

Gli eventi sportivi come le Olimpiadi, i mondiali e i campionati sono sempre serviti a mostrare, dimostrare e verificare le capacità e le prestazioni fisiche dell’uomo. I primissimi giochi olimpici nascevano nel 776 a.C. in Grecia, il loro scopo fin da allora era la dimostrazione della forza e della capacità umana di resistere ed esser eccezionali. 

Quanto veloce può correre un umano, quanto può stare allineato all’acqua nel nuotare, quanta forza possiedono uomini e donne, quanta destrezza, resilienza, ma anche capacità mentali come la concentrazione, determinazione e così via. 

La pressione che gli atleti percepiscono infatti in ogni singola prestazione, ed anche nel periodo della loro lunga preparazione, non è da sottovalutare e sicuramente alcuni si stupiranno nel sapere che in alcuni casi scommettere per gli atleti può essere una sorta di valvola di sfogo per “demonizzare” l’ansia. 

Sembra assurdo, ma spieghiamo meglio ciò che intendiamo grazie alla scienza e tecnica dello sport, una disciplina da sempre orientata al miglioramento delle prestazioni, e dei materiali utilizzati in ogni disciplina sportiva con l’obbiettivo finale di migliorare la capacità percettiva dell’atleta ed anche la propria attitudine.

Troppo spesso dimentichiamo infatti quanto sia importante la funzionalità positiva del nostro aspetto psicologico e tornando a noi, gli atleti subiscono una pressione molto forte che a volte li opprime.
Giusto per fare un esempio di assoluta eccellenza riconfermatasi recentissimamente un’assoluta campionessa porta il nome di Simon Biles.

Delle volte si ha solo bisogno di scaricare la tensione ed ai giocatori dunque capita di scommettere, ma solo per cercare un brivido di serotonina, un po’ di sfida magari per capire sei un Cristiano Ronaldo baciato dalla fortuna.

In tal proposito il recente scandalo scommesse legato al campionato italiano è un esempio perfettamente calzante del suddetto discorso. La prima domanda che viene in mente è, perché dei calciatori famosi, multimilionari, sentano il bisogno di scommettere o comunque giocare d’azzardo.
Normalmente infatti è un’attività associata a persone che, non avendo grandi disponibilità economiche, provano a rimediare a questa condizione cercando fortuna nel gioco.
Ma come già anticipato, molto spesso non si tratta di un bisogno economico quanto più di una continua ricerca di stimoli ed emozioni.

Basti pensare che Michael Jordan, quello che viene considerato unanimemente il miglior giocatore di sempre di basket, è un fanatico del gioco d’azzardo: carte, poker, casinò o comunque qualunque attività competitiva anche non prettamente legata al gambling, per il semplice motivo di porsi un obiettivo, un premio tangibile al termine della competizione, per poter sprigionare al massimo le sue impareggiabili capacità agonistiche.

Jordan è il perfetto esempio del giocatore d’azzardo di successo, essendo stato all’apice nel suo sport e tutt’ora all’apice nell’imprenditoria (si veda la sua partnership con Nike e il brand di scarpe Jordan che continua a crescere), che è riuscito a trasformare la sua competitività in una spinta positiva in tutti i campi della sua vita.

Ma non è un unicum: anche tante eccellenze sportive italiane come Yuri Chechi, Alberto Tomba, Francesco Totti, Christian Vieri e Gianluigi Buffon sono assidui e validi giocatori di poker.

Alla fine di tutto questo discorso è dunque chiaro che il gioco d’azzardo non sia per forza sinonimo di negatività: ovviamente si parla sempre di gioco d’azzardo legale, nei limiti imposti e prefissati dalla legge che tende sempre a difendere e tutelare il giocatore da possibili dinamiche negative, come quelle venute a crearsi nel caso scommesse illegali.

Commenti (1)

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