Pressione alta, tassi raddoppiati in 40 anni

di Redazione Commenta

La pressione alta è un problema sempre più comune e a lanciare un grido di allarme è l’Iss (Istituto Superiore della Sanità) che ha condotto uno studio pubblicato sul Lancet. L’ipertensione è insomma un disturbo che colpisce molte persone ma che troppo spesso viene sottovalutato.

Majid Ezzati, coordinatore dello studio presso la School of Public Health dell’Imperial College di Londra, ha affermato:

Ciò che sorprende è che la pressione alta sembra essere meno associata a condizioni di benessere, come invece avveniva un tempo, mentre è più diffusa in condizioni di povertà. Nei paesi ricchi, i valori medi più bassi di pressione arteriosa sarebbero dovuti al maggior consumo di frutta e verdura ed al ricorso precoce alle terapie. Al contrario, nei paesi poveri, una alimentazione scorretta, poco salutare, ricca di calorie, grassi saturi di origine animale, di colesterolo e di sale e povera di frutta e verdura, fin dall’infanzia, incrementerebbe nel corso della vita il rischio di aumento della pressione arteriosa

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E Simona Giampaoli, coordinatrice dello studio per l’ISS, ha aggiunto:

Troppo sale nell’alimentazione, consumo troppo scarso di verdura e frutta, abitudine al fumo, unitamente alla sedentarietà e all’innalzamento dell’età media della popolazione, sono alla base dell’aumento della pressione arteriosa. E’ necessario adottare politiche sanitarie che migliorino lo stile di vita della popolazione generale (interventi nei trasporti pubblici e nella pianificazione ambientale volti a favorire l’attività fisica, interventi nell’industria alimentare per la riduzione del sale nei cibi preconfezionati, politiche sociali che aumentino la consapevolezza dell’importanza della prevenzione attraverso l’alimentazione sana, l’abolizione del fumo, la moderazione nel consumo di alcool e lo svolgimento di un’attività fisica regolare)

Foto | Thinkstock

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