Bimbi felici e mamme in forma? Dal ginecologo dei vip il consiglio: mamme a casa per almeno 2 anni

 Perché il suo bebè sia sereno e felice la mamma dinamica e moderna farebbe meglio a mettersi il cuore in pace, e rinunciare al lavoro per almeno due anni. Non solo. In barba alle raccomandazioni di tanti pediatri, il frugoletto dovrebbe dormire nel lettone, o almeno nella stessa camera della madre, fino a 24 mesi. Le insolite raccomandazioni arrivano da Yehudi Gordon, del St John & St Elizabeth Hospital di North London, celebre ginecologo pioniere del parto in acqua in Gran Bretagna, che ha fatto nascere i bimbi di dive del calibro di Cate Blanchett, Jerry Hall ed Elle McPherson.

NIENTE STRESS AL BIMBO
Gordon dice di aver fatto tesoro della sua esperienza trentennale nel pianeta mamma-bambino, e dopo una così lunga osservazione non ha dubbi. “Stress, ansia, attacchi di panico e insonnia sono dovuti in larga parte alle insicurezze che ci segnano da bambini, quando siamo separati troppo presto dai nostri genitori“, spiega il ginecologo, illustrando la sua visione delle cose sul ‘Daily Mail’. “Alla nascita gli esseri umani sono i mammiferi meno sviluppati del pianeta, e ciò che accade quando il cervello inizia a svilupparsi ha un marcato impatto su di noi nell’ infanzia e nell’ età adulta“.

Intolleranze alimentari: la diagnosi con Cytotest, test di biorisonanza e test kinesiologico

 Le intolleranze alimentari comprendono un insieme di disturbi di natura diversa, a carico di vari organi, conseguenti all’ indigestione di determinati cibi. Le manifestazioni sono variabili da soggetto a soggetto e possono mutare nel tempo nello stesso individuo. Differiscono dalle allergie in quanto non sono dovute a meccanismi di tipo immunitario e regrediscono con la sospensione del cibo responsabile. Le intolleranze alimentari sono causate da carenze enzimatiche, effetti irritativi sulla mucosa intestinale di inquinanti, assunzione di farmaci, modificazione della flora intestinale e dagli effetti della fermentazione di residui alimentari nell’ intestino.

LA DIAGNOSI
Al momento attuale la diagnosi di reazione alimentare avversa è basata, soprattutto per le allergie, su test tradizionali. Maggiori difficoltà presenta la diagnosi di intolleranza alimentare, affidata a test complementari coe biorisonanza, test di citotossicità e test kinesiologico.

CYTOTEST
L’ esame viene effettuato su un campione di sangue prelevato al paziente. Il test si basa sull’ osservazione dei globuli bianchi,messi a contatto con sostanze allergeniche, si riducono. I risultati vengono interpretati in base a 4 livelli di gravità. I cibi risultati positivi vengono eliminati per un periodo di 4 mesi. Il test è ritenuto attendibile, soprattutto nelle forme di intolleranza dovute a defici enzimatico, per cui l’ alimento responsabile determina una sorta di tossicità a livello cellulare.

Allergie alimentari, pseudoallergie e ipertensione alimentare: cosa sono e quali sono le più diffuse

 Le allergie alimentari sono manifestazioni cliniche dovute all’ effetto du uno o più alimenti che fungono da antigene, capace di scatenare la reazione del sistema immunitario mediante la produzione di anticorpi. Il passaggio attraverso la mucosa intestinale di sostanze potenzialmente allergizzanti non digerite in soggetti geneticamente predisposti comporta un aumento nella produzione di immunoglobine E (IgE) che scatenerà una reazione di tipo allergico.

LE PSEUDOALLERGIE
Si definiscono pseudoallergie le manifestazioni che non sono sostenute da meccanismi immunitari, ma sono causate da deficit enzimatici, per cui l’ alimento ingerito non può più essere utilizzato correttamente dall’ organismo e determina fenomeni di tossicità.

IPERTENSIONE ALIMENTARE
I fenomeni di ipertensione alimentare, invece, sono reazioni anomale che interessano alcuni soggetti molto sensibili all’ istamina, quando ingeriscono alimenti che ne sono particolarmente ricchi. Latte e latticini, soia, uova, arachidi e noci sono gli alimenti più di frequente responsabili di allergie alimentari.

Campagna anti-fumo Usa: veto di fumare per marines e militari

 Se davvero il ministro della Difesa americano, Robert Gates, deciderà di fare propri i consigli degli esperti sanitari del Pentagono, presto i soldati americani si troveranno a combattere anche contro un altro nemico: il fumo. Il Pentagono si accinge infatti ad avviare una serie di misure che renderanno sempre più difficile fumare sotto le armi. Marines e soldati non solo non avranno più a disposizione nelle loro basi sigarette e affini, ma saranno tenuti a seguire regole tali per cui dovranno fumare sempre meno. Fino a smettere.

CONSUMO DI TABACCO IN AUMENTO TRA I MILITARI
E’ questa la raccomandazione che gli esperti sanitari del Pentagono hanno fatto al ministro Gates, invitandolo a prendere in “seria considerazione” l’ ipotesi di far smettere di fumare a tutti i militari Usa. La proposta deriva da uno studio condotto dall’ Istituto federale di Medicina, il quale ha rilevato in particolare due elementi: che tra i militari americani, in particolare marines e soldati, il consumo di tabacco è in aumento; e che sono in aumento i costi della assistenza sanitaria legata a malattie correlate al fumo. Per questi motivi sarebbe “molto opportuno” avviare politiche che portino a limitare il fumo tra i militari, in modo da riuscire nel lungo periodo a debellarlo del tutto.

Disabilità e ritardi evolutivi dei bambini: Precious, un programma di prevenzione precoce per l’ infanzia

 I bambini che mostrano disabilità o ritardi evolutivi hanno bisogno di sistemi di supporto per aiutarli nel loro sviluppo. Gli esperti dicono che il supporto nella prima infanzia di questi bambini – 400 mila nell’ UE – è un metodo olistico di intervento e prevenzione precoce delle disabilità sul lungo termine. L’intervento nella prima infanzia (early childhood intervention o ECI) aiuta a massimizzare le probabilità di un bambino di raggiungere traguardi normali nello sviluppo e di ridurre al minimo eventuali ritardi.

Il progetto ‘Precious’ (‘Professional resources in early childhood intervention: online utilities and standards’), finanziato dall’ UE, promuove un quadro comune europeo di formazione nell’ ambito dell’ intervento nella prima infanzia nei paesi dove mancano modelli sistemici.
‘Precious’, secondo quanto riportato dal notiziario europeo Cordis, è sostenuto attraverso il programma per l’ apprendimento permanente del meccanismo Leonardo da Vinci, che collega politica e pratica nel campo dell’ istruzione e della formazione professionale.

Anche in Italia arriva Rivaroxaban: la molecola antcoagulante orale per la cura della tromboembolia

 E’ disponibile anche negli ospedali italiani rivaroxaban, innovativa molecola anticoagulante orale, da assumere con un’unica compressa giornaliera, per la prevenzione del tromboembolismo venoso in pazienti sottoposti a interventi chirurgici di sostituzione dell’anca o del ginocchio.
Il regime di rimborsabilità (in fascia H) è stato stabilito dalla determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’ 8 luglio 2009.
Già lo scorso settembre l’ Agenzia europea per i medicinali (EMEA) aveva espresso parere positivo con l’ indicazione nella prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) in chirurgia elettiva di anca e ginocchio.

DIFFUSIONE DELLA TROMBOEMBOLIA
In Europa si registra ogni anno piu’ di un milione e mezzo di eventi tromboembolici, responsabili della morte di 544.000 persone, piu’ del doppio della somma dei casi di cancro al seno, alla prostata, HIV/Aids e incidenti stradali.

L’ elisir del buonumore: cucinare con un’ amica aumenta il progesterone

 Perché cucinare a quattro mani con un’ amica, o aiutarla a preparare la tavola, ci fa sentire tanto bene? Secondo gli scienziati americani sentirsi emotivamente vicini a un amico, anche sacrificando il proprio tempo libero, aumenta nelle donne i livelli di progesterone, un ormone alleato del buonumore e del benessere, che riduce ansia e stress.Questo studio – spiega Stephanie Brown dell’Università del Michigan (Usa), prima autrice dell’ articolo pubblicato su “Hormones and Behaviour” – stabilisce che il progesterone ha un ruolo nelle basi neuroendocrine dei legami sociali fra gli esseri umani“.
L’ ORMONE DEL BUONUMORE
L’ ormone nel mirino, che fluttua con il ciclo mestruale, è presente anche – a bassi livelli – nelle donne dopo la menopausa e negli uomini. Precedenti studi hanno mostrato che alti livelli di progesterone aumentano il desiderio di creare legami, ma lo studio è il primo a dimostrare il meccanismo opposto: cioè che legarsi agli altri ed essere loro utili aumenta, a sua volta, le concentrazioni di questo ormone. Non solo. La ricerca collega anche questo fenomeno a un maggior grande desiderio di aiutare gli altri, anche se questo può costarci qualcosa.

E’ importante scoprire i legami tra i meccanismi biologici e i comportamenti sociali – spiega Brown – Questi nessi, infatti, possono aiutarci a capire perché le persone coinvolte in relazioni strette sono più felici, piu’ sane e vivono più dei coetanei solitari e isolati a livello sociale“. Il progesterone è piu’ facile da misurare rispetto all’ ossitocina, l’ ormone delle coccole e delle cure materne, che può essere rilevato e quantificato solo con esami complessi e costosi. Per il primo, invece, bastano semplici campioni di saliva. Nello studio il team della Brown ha esaminato il legame tra stretti rapporti interpersonali e progesterone presente nella saliva in 160 studentesse di college.

Ulcera e litoterapia: tipi di ulcera e cura naturale con l’ argilla

 Esistono vari tipi di ulcere, molto diverse tra loro: l’ ulcera cutanea, l’ ulcera flebopatica, l’ ulcera da decubito, l’ ulcera diabetica l’ ulcera mal perforante plantare sono solo alcuni tipi. Vi proponiamo una breve rassegna dei sintomi, accompagnata da una soluzione tutta naturale che consiste nella cura con l’ argilla.

TIPI DI ULCERE E SINTOMI
L’ ulcera cutanea è una perdita di sostanza che interessa la cute. Varia ampiamente nei suoi caratteri: forma, estensione, profondità, consistenza e aspetto dei bordi.
L’ ulcera flebopatica è invece localizzata alle gambe e consegue da una pregressa tromboflebite (ulcera postflebitica) o da fenomeni di stasi venosa (ulcera varicosa); si osserva più frequentemente nel sesso femminile e predilige la regione vicino ai malleoli. Presenta forma, estensione, profondità, consistenza, aderenza ai piani sottostanti e aspetto del fondo diversi da caso a caso. La superficie cutanea può apparire gemente, escoriata, abrasa, infetta nelle forme acute, oppure ispessita, secca e distrofica nelle forme croniche.
L’ ulcera da decubito insorge in seguito all’ immbolizzazione prolungata a letto, soprattutto quando le condizioni generali sono scadute.
Il mal perforante plantare che si forma su cute ispessita e ipercheratosica, a livello della superficie di appoggio della pianta del piede. Si manifesta in particolare nel diabete, nell’ etilismo cronico, nei traumi cranici e nelle mielopatie. La visita medica è necessaria nelle seguenti condizioni: ulcera cutanea infetta; ulcera flebopatica recidivante; mal perforante plantare (diabete ed etilismo).

Arriva Hygreen, l’ annusa-mani: un naso per l’ igiene delle mani dei medici in ospedale

 Niente più mani sporche in ospedale. Ricercatori dell’ Università della Florida hanno creato uno speciale annusa-mani pulite: un naso hi-tech che incoraggia infermieri e medici a non trascurare semplici, ma fondamentali misure d’ igiene, per ridurre il rischio di infezioni e risparmiare denaro. Lo strumento è stato creato usando gli stessi sensori inventati, in origine, per rilevare la droga nell’ alito. Ma la nuova tecnologia monitora l’ igiene delle mani, individuando tracce di detergenti o di sapone.

Lo strumento, già brevettato e battezzato HyGreen, ricorda con discrezione agli operatori sanitari di lavarsi le mani per rimuovere virus e batteri, e potrebbe ridurre il numero di infezioni nosocomiali, con un notevole risparmio di denaro. Non solo: i dati sulla frequenza dei lavaggi vengono raccolti e conservati in un database, che si può consultare in tempo reale. “Non è una sorta di grande fratello, ma solo un altro strumento utile“, spiega Richard Melker, anestesiologo dell’ ateneo Usa che ha sviluppato l’ annusa-mani pulite, insieme a un gruppo di colleghi. “Un operatore sanitario non vuole essere responsabile di malattie o morti causate da infezioni prese in ospedale“, dice il medico.

Tumore al seno: chi pratica attività fisica ha il 20% in meno di probabilità di contrarlo

 Per difendersi dal cancro al seno meglio tenere pronte tuta e scarpe da ginnastica. “L’ attività fisica è una delle più efficaci armi di prevenzione sia del tumore, che delle recidive. In pratica ha un effetto simile a quello di una pillola, ma senza i costi e gli effetti collaterali”. Parola di Pierfranco Conte, direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia dell’ università di Modena e Reggio Emilia, intervenuto a Orlando al congresso dell’ American Society of Clinical Oncology (Asco), dove una specifica sessione ha indagato sui benefici dell’ attività fisica, confermando le parole dell’ oncologo italiano.

DONNE IN MOVIMENTO, MENO RISCHI
Le donne fanno movimento con regolarità – spiega – riducono del 20% il rischio di ammalarsi di tumore al seno. Un effetto piu’ evidente dopo la menopausa, quando ogni ora settimanale di attività fisica abbassa il pericolo del 6%. Ma anche chi è malata può trarne enormi benefici: 3-5 ore di attività aerobica ogni sette giorni – assicura – dimezzano il rischio di morte per questo tumore“.

LO SPORT CONTRO LE RECIDIVE

Inoltre lo sport è un’ arma anti-recidive, con un effetto “pari a quello delle terapie oggi più utilizzate a questo scopo, ma senza i costi e gli effetti collaterali connessi. Anche dall’ Asco – sottolinea Conte – emerge l’ importanza di sensibilizzare gli oncologi su questo tema. Purtroppo oggi gli specialisti, anche italiani, sono ancora poco consapevoli della rilevanza di questi aspetti e quindi dedicano ancora troppa poca attenzione agli stili di vita, nella prevenzione ma anche come alleati della cura“.

Emicrania e mal di testa: arriva il cerotto computerizzato contro gli attacchi acuti

 Un cerotto computerizzato contro gli attacchi acuti di emicrania. In futuro, potrebbe essere questo il metodo per rendere più efficace la terapia contro il mal di testa. Il nuovo dispositivo è stato brevettato in Usa e garantirebbe il rilascio lento e programmato nel tempo di quantità basse e costanti di un farmaco già usato in Italia: sumatriptan, raccomandato dalle linee guida per il trattamento degli attacchi emicranici di elevata o moderata intensità.

I LIMITI DEI PRODOTTI IN COMMERCIO
La molecola oggi in commercio ha, infatti, un limite: l’ alta incidenza di effetti collaterali per lo più non gravi, ma fastidiosi. Non solo. Nell’arco di 24 ore il paziente può anche imbattersi in forti recidive.

Il cerotto, che ha ottenuto l’ approvazione dell’Fda (l’agenzia del farmaco statunitense), sembra aggirare questi ostacoli, ma sono tuttora in corso, in America, degli studi per valutare a fondo l’ efficacia del nuovo metodo di somministrazione alternativo alla compressa.

Malesseri in vacanza: funghi della pelle, scottature, pressione bassa e gambe gonfie

 Spiaggia, sole, ombrellone. Una vacanza sognata tutto l’ anno, ma rovinata, per un italiano su dieci, da acciacchi inaspettati che mettono ko l’ organismo.

Al primo posto nella classifica dei disturbi da spiaggia le scottature, gli eritemi solari e i colpi di calore, in grado di provocare malesseri anche per diversi giorni. Seguono gastroenteriti, provocate dal cibo alterato dal caldo, e otiti. E non mancano le forme simil-influenza, con mal di gola, febbre, dolori articolari, facilitate dagli sbalzi di temperatura a cui ci si sottopone. Per non parlare di problemi che possono rivelarsi anche molto gravi, come le congestioni o i crampi in acqua.

SCOTTATURE
Sono il problema più diffuso tra i vacanzieri in spiaggia – spiega Maria Cristina Campanini, medico di famiglia milanese che presta servizio anche in villaggi vacanza – ed è la prima ragione che spinge a chiedere consiglio al medico per alleviare il fastidio e il dolore. Molto sottovalutato, o confuso con la scottatura, l’ eritema solare è invece una vera e propria allergia alla luce solare. In Italia colpisce una persona su 10, soprattutto donne giovani, e il numero dei casi è in continuo aumento: dal 2000 a oggi è raddoppiato“.

Alimentazione e computer: la Facebook mania fa aumentare l’ appetito. Rischio obesità

 La facebookmania potrebbe dare man forte alla dilagante epidemia di obesità e chili di troppo. Non solo il social network più gettonato, ma anche tutti gli altri siti sulla falsariga, nonché i giochi sul pc e il web più in generale. Come? Modificando – quando si esagera con il mouse – il modo in cui il nostro cervello lavora, finendo per fargli subire una regressione che viene etichettata come vero e proprio processo all’ insegna dell’ infantilismo.

A lanciare l’ allarme è Susan Greenfield, a capo del londinese Royal Institution, sulle pagine del britannico Daily Mail. Incollati a facebook, flickr o altri siti che possono accendere la dipendenza degli internauti, “diventa difficile – spiega la neurologa – capire quando si sbaglia. Se un bimbo che cade da un albero comprende l’ errore e impara rapidamente a non commetterlo più in futuro, chi sbaglia al pc continua imperterrito, collezionando sviste“.