Le proprietà della cannella: un rimedio naturale per infezioni e cattiva digestione

 Tutti la conoscono: si sparge sulla panna montata, si aggiunge alla pasta per le frittelle, si mescola al sidro caldo di mele e si trova anche nei dolciumi e nei dentifrici. Aromatizzante d’ eccezione, la cannella è una spezia d’ eccezione ma anche uno dei rimedi più antichi del mondo per la cura di infezioni, dolore e problemi digestivi.
La cannella (Cinnamomum zeylanicum) appartiene alla famiglia delle lauracee, cui appartengono anche l’ alloro, l’ avocado, la noce moscata e il sassofrasso. E’ originaria dell’ Asia meridionale e viene utilizzata sotto forma di corteccia interna essiccata. Usata per secoli dagli erbari cinesi e dai guaritori ayurvedici dell’ India, oggi le sue proprietà sono riconosciute per dare beneficio a varie parti del corpo.

LA CANNELLA CONTRO INFEZIONI E FUNGHI
Una buona ragione scientifica per aromatizzare dentifrici e colluttori con la cannella sta nel fatto che è un potente antisettico che elimina molti batteri, funghi e virus cariogeni e patogeni. Se ne possono approvare i benefici spargendo un pò di cannella polverizzata su tagli o escoriazioni, dopo averli detersi accuratamente. Una possibile applicazione per la cannella è infatti quella di carta igienica impregnata della spezia: da uno studio tedesco risulta che la spezia sopprime completamente il batterio dell’ Escherichia coli, che provoca infezioni all’ apparato urinario, ed il fungo Candida albicans, responsabile di infezioni vaginali.

Allergie ai pollini e allergie alimentari: attenzione a pesche noci, mandaranci e mapo

 Gli italiani allergici sono sempre di più: secondo gli esperti, uno su 5 soffre di disturbi allergici. E se da un lato il persistere del freddo invernale ritarda le tipiche allergie che giungono con l’ inizio della bella stagione, arriva l’ allarme dei frutti incrociati, ovvero quei frutti creati appositamente dall’ uomo tramite incroci per allargare le frontiere del gusto e creare nuovi sapori. Quali sono? I più diffusi sulle tavole italiane sono i mandaranci e le pesche noci, ma anche i mapo. Starnuti, occhi rossi e riniti sono passate del 5% al 20% nell’ arco di dieci anni, ma non si tratta di un fenomeno solo italiano. Nell’ arco di un decennio le persone sensibili sono aumentate del 15%. Ma non è solo colpa dei “frutti chimera”: sotto accusa vi sono anche la benzina verde e la fuga dalla vita di campagna.
NON SOLO ALLERGIE ALIMENTARI: NASCONO NUOVE ALLERGIE AI POLLINI
Come accade è presto detto: le nuove generazioni di prodotti che non esistono in natura, ma create attraverso incroci di specie diverse producono nuovi pollini che circolano nell’ aria: allergeni con composizioni inedite. Si tratta quindi di sostanze che il nostro organismo non è in grado di riconoscere e che scatenano reazioni allergiche.
In origine si trattava solo di pesche noci e mandaranci, ma oggi il mercato è invaso da fusioni fra pesche e albicocche, mandarini e pompelmi, pesche e prugne, prugne e ciliegie.

Proprietà della mela nella dieta: un rimedio naturale per diabete e glicemia, colesterolo alto, e per depurarsi

 Una mela al giorno leva il medico di torno… Tutti conosciamo questo famoso detto popolare, ma forse non tutti conoscono il proseguo di questo detto e non tutti sanno perché la mela, questo comune frutto, è l’ icona indiscussa del benessere e del mangiar sano.
Ma cominciamo dal famoso detto, che appartiene a James A. Duke, un esperto di fitoterapia del Dipartimento dell’ Agricoltura degli Stati Uniti, nonchè poeta. Egli riassunse il grado di sicurezza della mela come segue:
Una mela al giorno leva il medico di torno,
O almeno questo è quel che alcuni dicono.
Ma un uomo, si legge,
Mangiò una tazza piena di semi,
E quest’ uomo morì.
Di una dose eccessiva. Cianuro
“.
Ed è proprio vero: i semi della mela contengono quantità molto elevate di cianuro, il potente veleno.
Ecco tutto quello che non sapete sulle mele…

Integratori alimentari: il chitosano, ottimo coadiuvante per il controllo del peso corporeo

 In molti ne avranno sentito parlare, ma in pochi sanno cos’ è e come funziona. Il chitosano è un ottimo coadiuvante per il controllo del peso corporeo, che, a differenza di altre fibre, non solo riduce lo stimolo della fame ma anche l’ assimilazione dei grassi. Ma attenzione: il chitosano – come del resto altri integratori – da solo non basta. Per ottenere dei risultati bisogna seguire una dieta alimentare ed uno stile di vita sano ed equilibrato. Ecco come perdere peso in sette passi, con l’ aiuto di questo prezioso integratore.
1. Capire cosa c’ è di sbagliato nella propria alimentazione, ovvero quali sono le abitudini non corrette. 2. Mangiare di tutto, ma in piccole dosi. 3. Limitare i grassi, gli zuccheri e l’ alcool. 4. Mangiare alimenti che “riempiano”, come frutta, verdura e cereali che, essendo ricchi di fibra, attenuano la fame nervosa e liberano l’ intestino. 5. Masticare bene il cibo. 6. Fare attività fisica. 7. Eliminare i grassi in eccesso.
Ed è proprio in quest’ ultima fase che entra in gioco uno dei più diffusi integratore dietetici presenti in commercio, il chitosano.

Omeopatia e zenzero: stop alla nausea. Una cura per artrite, disturbi femminili, raffreddore e cardiopatie

 Lo zenzero (Zingiber officinale), altrimenti conosciuto come Ginger, appartiene alla famiglia delle zingiberacee, a cui appartengono anche la curcuma e il cardamomo. La parte utilizzata di questa pianta è la radice, carnosa e aromatica, che è particolarmente efficace contro alla nausea in gravidanza e la chinetosi.
Gli antichi indiani usavano la varietà locale di zenzero come condimento, come conservante alimentare e come rimedio per i disturbi digestivi e consideravano la pianta come un depuratore del corpo e dello spirito. Prima dei riti religiosi, infatti, essi evitavano di utilizzare aglio e cipolla, per via del loro forte odore, per evitare di arrecare offesa alla divinità, ma consumavano grandi quantità di zenzero, in quanto ingentiliva l’ alito, rendendolo gradevole agli dei.
Le donne cinesi, invece, usavano la radice di zenzero per curare i disturbi mestruali e notarono che essa alleviava la nausea associata alla gravidanza. Allo stesso modo i navigatori cinesi lo adottarono per prevenire il mal di mare. I medici cinesi lo prescrivevano inoltre per curare l’ artrite e i problemi renali.
Quando la pianta giunse in Grecia, l’ erba venne incorporata al pane, come rimedio preventivo contro le indigestioni. In Inghilterra e nelle colonie americane, in tempi molto successivi, lo zenzero venne aggiunto ad una bevanda stomachica, il ginger ale (o birra di zenzero), tutt’ ora diffusa come rimedio domestico contro nausea e diarrea e vomito.

Obesità infantile e sovrappeso: dieta equilibrata e attività fisica per bambini e ragazzi

 Una buona dieta garantisce al giovane organismo dei bambini una crescita equilibrata ed in salute. Curare l’ alimentazione nell’ infanzia e nell’ adolescenza è fondamentale per evitare che il sovrappeso porti con sé problemi alla salute fisica e psicologica del bambino. Si stima infatti che circa il 40% dei bambini ed il 60% degli adolescenti obesi rimarranno tali anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso.
Secondo indagini epidemiologiche ufficiali in Italia i bambini obesi sono circa il 4% mentre il 20% è in sovrappeso. Tali percentuali aumentano anno dopo anno e dati più recenti indicano che il fenomeno obesità interessa oggi più del 15% dei bambini.
Per un bambino avere la madre o il padre obesi è un fattore di rischio importante che aumenta del 40% le probabilità che lui stesso diventi un adulto obeso. Se entrambi i genitori sono in evidente sovrappeso tale rischio aumenta sino all’80%. Senza dubbio all’ origine del fenomeno esiste una predisposizione genetica ma ancor più importante è l’ influenza delle cattive abitudini alimentari trasmesse dai genitori e dalla società.

Prevenire l’ osteoporosi e la fragilità ossea con l’ alimentazione: la dieta ricca di calcio

 Per prevenire la fragilità ossea e la formazione dell’ osteoporosi (malattia che colpisce principalmente le donne), è importante agire prima di tutto sull’ alimentazione.
Per la salute delle ossa, vitamina D e calcio devono essere sempre presenti nella dieta. Il periodo della menopausa per le donne è l’ inizio di una fase di deficit di calcio, proprio in questo momento della vita serve far ricorso a un maggior apporto di alimenti che siano ricchi di calcio: latte, formaggio e yogurt.
Nelle donne che sono già entrate in menopausa, si consiglia un apporto di calcio da 1200 a 1500 mg giornalieri in assenza di terapia con estrogeni. Nel caso di terapia con estrogeni, il fabbisogno è uguale a quello degli anziani maschi (1000 mg).
L’ osteoporosi non è solo un problema da anziani: la fragilità ossea si manifesta nel modo più evidente con le fratture di vertebre e di femore in età avanzata, ma in realtà ha una storia che comincia molto prima e sulla quale c’è possibilità di intervento precoce, innanzitutto con la prevenzione. Arrivare alla frattura delle ossa significa non aver agito preventivamente con stile di vita, dieta, trattamenti farmacologici e diagnosi precoce. L’ esame che rileva la fragilità ossea è la mineralometria ossea computerizzata (MOC), da eseguire per intervenire prima possibile.

LA DIETA ROSA PER COMBATTERE L’ OSTEOPOROSI
Il pool di nutrizionisti dell’ Osservatorio Nutrizionale Grana Padano ha ideato la dieta che permette di mangiare dai 1200 ai 1500 milligrammi di calcio. Basta aggiungere ogni giorno al menu gli alimenti che fortificano le ossa. La dieta quotidiana deve essere arricchita con questi alimenti, in modo da fornire la giusta dose di calcio all’ organismo.

Cause dei disturbi intestinali e fibre prebiotiche

 Le cause dei più comuni problemi intestinali (gonfiori addominali, stitichezza, diarrea, dolore addominale, diverticoli, colite da colon irritabile) sono spesso le scorrette abitudini di vita: scarsa attività fisica (e quindi troppa vita sedentaria), diete ipocaloriche e prive di scorie, insufficiente apporto idrico (si beve poca acqua), stress.
Spesso il denominatore comune di tutte queste cause è la DISBIOSI: lo squilibrio della flora batterica intestinale.
Infatti, il benessere dell’ intestino dipende dalla flora batterica intestinale (batteri probiotici) che per restare viva e attiva ha bisogno di alimenti specifici contenenti le FIBRE PREBIOTICHE.
Gli animali erbivori sono in grado di digerire le fibre prebioriche, l’ uomo invece no perchè all’ essere umano mancano gli enzimi in grado di digerirle.
Per questo motivo, le fibre prebioriche nell’ uomo non vengono utilizzate come nutrienti ed hanno un valore calorico nullo, ma sono alimenti indispensabili alla microflora intestinale che possiede gli enzimi adatti a digerirle.
I batteri probiotici presenti nella flora batterica intestinale assimilano infatti le fibre prebiotiche e questo comporta un aumento della biomassa batterica e della produzione degli acidi grassi a catena corta (SCFA). In particolare, proprio gli SCFA (acidi grassi a catena corta) controllano la glicemia, riducono il colesterolo e sono attualmente fonte di studio per la prevenzione del cancro al colon.

Additivi alimentari e rischi per la salute: allergie alimentari, disfunzioni della tiroide, orticaria e asma bronchiale

 Negli ultimi dieci anni la qualità del cibo che mangiamo è peggiorata, sono infatti aumentati al ritmo del 4% all’ anno gli ADDITIVI ALIMENTARI, sostanze dannose per la salute presenti negli alimenti, come: coloranti, conservanti, antimicrobici, antiossidanti, esaltatori di sapore, agenti di rivestimento, aromi naturali e artificiali, stabilizzanti, gelificanti, lievitanti, emulsionanti, acidificanti.
Gli additivi alimentari, avverte l’ associazione di consumatori Aduc, sono sostanze che in occasione delle abbuffate di Natale i consumatori mangiano in quantità notevoli, e il cui uso eccessivo può causare danni alla salute, soprattutto nei bambini penalizzati dal rapporto tra dose e peso corporeo.
Contro questi rischi il consiglio è di consumare prodotti freschi, congelati o trattati con il calore (pastorizzazione), o che comunque non contengano additivi, precisa l’ associazione Aduc.

Alimentazione sana: le conserve di verdure fai-da-te. Ricette di carciofi, cipolline, funghi, olive, peperoni

 D’ inverno preparare le conserve alle verdure fai-da-te può essere divertente e anche utile per la linea: le conserve preparate in casa infatti sono un toccasana per la salute e contengono meno grassi delle conserve in scatoletta acquistate al supermercato.
Ecco alcuni consigli pratici e veloci per preparare a casa gustose conserve alle verdure fai-da-te da usare come antipasto o per preparare dei sughi gustosi per condire la pasta.

CONSERVA DI CARCIOFI: si puliscono togliendo le spine e le foglie più dure, poi basta bollirli con gli aromi (cumino, pepe, chiodi di garofano), metterli nei vasetti con la loro acqua di cottura e sterilizzarli per circa 20 minuti. Ottimi per fare gustosi sughetti per condire la pasta.

CIPOLLINE SOOTT’ OLIO: si cuociono in metà acqua e metà aceto per pochi minuti, poi vanno scolate, asciugate e conservate sott’ olio.