Come scegliere i migliori manubri regolabili

di Daniele Pace Commenta

Tutte le dritte del caso per chi vuole puntare su nuovi manubri regolabili

Ci sono tante persone che sono appassionate di fitness che riescono a ricreare una sorta di mini palestra all’interno della propria abitazione, oppure in garage. In questi casi, uno degli accessori che non possono assolutamente mancare è rappresentato dai manubri. Per poter sollevare pesi senza un ingombro eccessivo, il consiglio migliore da seguire è quello di optare per dei manubri regolabili.

manubri regolabili

Si tratta, come si può facilmente intuire, di attrezzi davvero molto utili, soprattutto perché hanno il grande pregio di essere notevolmente versatili. Senza ombra di dubbio, i manubri regolabili hanno un prezzo piuttosto alto, ma tenendo conto che comprare ogni singolo manubrio comporterebbe un investimento decisamente maggiore, è chiaro che diventa più semplice e conveniente, sotto ogni aspetto, acquistare dei manubri regolabili.

La tipologia dei manubri componibili

In questo ambito si sente spesso parlare di manubri regolabili, ma è importante non fare confusione rispetto ai manubri componibili. Non si tratta affatto di sinonimi, dal momento che i manubri componibili sono cosa ben diversa rispetto a quelli regolabili, dotati di un apposito sistema di aggancio.

I manubri componibili sono quelli più tradizionali, dal momento che comprendono un manubrio realizzato in acciaio inox e diversi dischi che si possono poi fissare a entrambe le estremità di tale prodotto. La definizione di componibili è legata proprio al fatto di garantire l’opportunità di selezionare il peso più adatto alle proprie esigenze. In che modo? Molto semplicemente applicando sul manubrio i dischi appositi. Su ciascun disco è presente l’indicazione del peso. Il prezzo varia in base al numero di dischi che sono compresi nella confezione e al loro peso.

I manubri regolabili dotati di un sistema di aggancio

In questo caso, si tratta di accessori che hanno un prezzo decisamente più alto, soprattutto in virtù del fatto che permettono di cambiare peso molto più rapidamente, evitando di spendere troppe energie e di risparmiare anche un bel po’ di tempo.

Il funzionamento dei manubri regolabili è chiaramente diverso rispetto a quelli componibili, visto che si dovrà semplicemente scegliere il peso da sfruttare e selezionarlo facendo scattare l’apposito meccanismo.

Quali materiali prediligere

L’aspetto che finisce per fare spesso e volentieri la differenza in fase di scelta dei manubri regolabili è senz’altro rappresentato dai materiali di costruzione. Infatti, optare per dei modelli di manubri realizzati con materiali di qualità consente di avere una maggiore garanzia circa la capacità di resistere all’usura e allo scorrere del tempo.

Si deve sempre partire con la componente più semplice, dal momento che il manubrio viene realizzato, nella maggior parte dei casi, in acciaio inox. In alcuni casi ci si potrebbe trovare di fronte anche a dei modelli con manubrio costruito in acciaio inossidabile e dotato di un apposito rivestimento in plastica oppure in gomma. In questo modo, ecco che sale il grip delle mani, così come la praticità di chi sta usando i manubri.

In riferimento invece ai dischi, quelli di maggiore qualità vengono realizzati in ghisa, ma esistono anche dei modelli poco costosi, come nel caso dell’acciaio. I pesi non vengono mai costruiti in cemento oppure non vengono riempiti con la sabbia, aspetto che si ritrovi piuttosto di frequente nel caso dei manubri fissi, che non si possono regolare in alcun modo. Come si può facilmente intuire, quindi, la soluzione migliore è quella di puntare su dei dischi realizzati in ghisa. Il motivo è piuttosto semplice da capire, visto che si tratta del miglior materiale perché riesce a resistere notevolmente al passare del tempo. Spesso e volentieri sono dotati di appositi rivestimenti creati in gomma, che hanno lo scopo di attutire l’impatto del disco nel momento in cui finisce sul pavimento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>