Ringiovanire le mani con la chirurgia estetica

di Redazione Commenta

La nuova frontiera della chirurgia estetica è ringiovanire le mani, che sono il primo segnale di invecchiamento, forse più del viso. Le sollecitazioni esterne sono infinite, qualsiasi lavoro si svolge con le mani, da quello in fabbrica a quello alla scrivania; il caldo, il freddo ed il contatto con detergenti e detersivi per le pulizie lasciano il segno.

Le mani sono il nostro biglietto da visita che, inesorabilmente, mostrano tutta la nostra età. Era inevitabile che, al pari di lifting a viso e corpo, la chirurgia estetica intervenisse per ringiovanire le mani, una tendenza che sta spopolando oltreoceano e che non coinvolge solo le donne, ma anche il sesso forte. L’argomento è molto seguito ed ha suscitato l’interesse di dermatologi e di riviste specializzate come “Dermatologic Surgery”.

Arriva dalla Florida un esperimento in cui è stato utilizzato l’acido ialuronico che non ha sortito effetti collaterali. E’ stato iniettato un gel su mani mature e scarne in quanto impoverite dal grasso sottocutaneo. Il trattamento è stato effettuato su persone con un’età media di 60 anni, con inestetismi da moderati a gravi, il farmaco è state iniettato sul dorso della mano e distribuito con un massaggio.

I risultati si sono visti in un paio di settimane, gli inestetismi erano migliorati del 60-70 per cento ed il turgore della pelle di oltre il 25 per cento. A coordinare lo studio è stato Fredric S. Brandt, dirigente di un centro privato di ricerche dermatologiche riconosciuto dalla severissima FDA americana.

Sul fronte della stabilità del trattamento per ringiovanire le mani, 8 su 10 persone erano soddisfatte, un terzo dei pazienti ha avuto bisogno di un ritocchino, in generale i miglioramenti erano visibili anche dopo 6 mesi.

Anche Stefania Tenna, ricercatrice presso l’Unità di Chirurgia Plastica del Campus Bio-Medico di Roma, si è occupata dell’argomento dei trattamenti per ringiovanire le mani:

L’invecchiamento avviene sia a livello dei tessuti superficiali della mano, dove si manifesta con assottigliamento e ridotta elasticità della cute, aumento localizzato dello strato corneo con lesioni cheratosiche, macchie e pigmentazioni lasciate dal sole e dal fumo, reticoli venosi, grinze, rugosità al tatto; sia a livello dei tessuti sottocutanei, muscolari e ossei, dove la perdita dell’idratazione, la riduzione del grasso e l’impoverimento del tessuto osseo determinano complessivamente un’atrofia, con accentuazione dei solchi tra le articolazioni, prominenze di vasi, ossa e tendini.

I trattamenti estetici per ringiovanire le mani e i piedi sono tanti, dalle iniezioni di acido ialuronico, a quella di idrossiapatite (filling), rimozione chirurgica, peeling, trattamenti laser, luce pulsata. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a professionisti accreditati. Per quanto concerne la sicurezza e l’efficacia, spiega l’esperta, l’acido ialuronico è il più collaudato ed il più sicuro, per gli altri trattamenti, invece, è necessario più tempo per essere certi dei risultati positivi:

Quanto all’efficacia, è bene definire fin da subito le aspettative: se la persona pretende con il trattamento di arrestare il tempo, non ci siamo. La finalità dell’intervento deve essere realistica: ridurre un difetto per alleviare il disagio. Ovviamente questo vale per il ringiovanimento della mano, ma è un criterio cardine di tutta la medicina con finalità estetiche che il professionista deve avere ben chiaro e condividere con il paziente.

Photo credit: johnass su Flickr

Fonte: corriere.it

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