Incontinenza urinaria, un disagio che si può risolvere, le cause più frequenti

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Una recente indagine sugli italiani e il sonno ha messo in luce che, tra le ansie legate al momento di coricarsi per la notte, quelle relative al pensiero di doversi alzare per andare in bagno o di soffrire di perdite d’urina sono tra le più sentite. E non a caso: perché il motivo più diffuso che spinge a svegliarsi, anche se non tutte le notti, è quello di dover fare la pipì, l’incontinenza urinaria. Questo tipo di urgenza non riguarda solo la notte. Nella giornata normale, con le sue esigenze di movimento, di rapporti sociali, di ore fuori casa, il timore di non farcela in tempo o di vedere il bagnato che affiora sugli abiti, può trasformarsi in un’ansia capace di influire sulle abitudini quotidiane, sulle relazioni personali, sulla libertà di movimento e sulle emozioni, e di incidere sul piano psicologico, finendo con il condizionare la sicurezza di sè.

Ridere, correre, sollevare il bambino, scendere le scale, fare ginnastica, saltellare,, alzare le borse della spesa, sono gesti quotidiani, che in certe condizioni, sono seguiti da una perdita involontaria di urina. È l’incontinenza urinaria da sforzo. La causa sta nell’aumento di pressione all’interno dell’addome, generato dalla contrazione dei muscoli che permettono queste azioni e questi movimenti; la pressione addominale si trasmette agli organi più bassi contenuti nel bacino, tra cui la vescica, schiacciandoli. Se i meccanismi che assicurano la capacità della vescica di trattenere le urine sono allentati, possono fuoriuscire.

Quando lo stimolo a urinare si avverte bene, ma in modo così impellente da dover correre in bagno, e magari non ci si arriva in tempo, così che il getto comincia a uscire, si parla di incontinenza da urgenza. La causa qui sta nella vescica stessa, che ha contrazioni troppo forti per essere ben controllate.

All’origine di questa eccessiva contrattilità c’è un’infezione oppure un’infiammazione, che rende la vescica ipersensibile al riempimento: le contrazioni violente e irrefrenabili, servono appunto a svuotarla con rapidità. Quest’infezione in genere è una cistite batterica, che almeno una volta nella vita affligge la metà della popolazione femminile. Si cura con antibiotici presi per tre giorni, o con fosfomicina presa in dose unica.

Qualche volta la cistite può essere provocata da altri agenti, che non emergono all’esame dell’urinocoltura, e può essere quindi più difficile da diagnosticare e curare. Altre cause di incontinenza da urgenza possono essere alcune malattie neurologiche, tra cui il Parkinson, oppure l’ictus. Affrontare il disturbo, in questi casi, rientra nel trattamento complessivo della malattia neurologica.

Fra i rimedi per l’incontinenza urinaria ci sono degli ottimi esercizi di ginnastica da fare a casa, anche per migliorare l’intesa sessuale con il proprio partner nel caso di sofferenza di questo disagio.

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