La vescica iperattiva: una patologia che può diventare un disagio sociale

di Redazione 3

La vescica iperattiva è una condizione in cui si hanno eccessive e frequenti contrazioni involontarie della vescica. Può essere dovuta a una lesione nervosa o a un’alterazione degli impulsi che arrivano all’organo. E’ un disturbo molto comune, basti pensare che all’incirca sono 50 milioni le persone in tutto il mondo interessate da questa condizione patologica. Più frequente negli uomini, la vescica iperattiva compare con l’avanzare dell’età: sopra i 70 anni ne soffre circa il 40 per cento. Talvolta, anche in giovane età, ma soltanto una particolare ipersensibilità delle fibre nervose e muscolari di quella zona. La vescica iperattiva interferisce con il sonno, il lavoro, i viaggi, l’attività sessuale, la vita di relazione e le interazioni sociali.

I sintomi tipici della vescica iperattiva sono il desiderio di urinare che compare più di otto volte durante la giornata, accompagnata da urgenza nella minzione. Urgenza da intendersi come improvviso e imperioso bisogno di urinare. Talvolta è accompagnata da incontinenza, cioè a una perdita involontaria di urina. Generalmente si ha necessità di urinare anche durante la notte.

Questi sintomi sono differenti da chi va frequentemente in bagno perché beve tanti liquidi: infatti, se si beve molto, si fa tanta pipì, circa 200-250 cc per volta, mentre se si ha la vescica iperattiva le quantità sono minime. Inoltre, è diverso il tipo di stimolo: nel caso di chi beve molto compare in modo normale e può anche essere trattenuto, diversamente ha carattere di urgenza e compare in modo improvviso in chi ne soffre di iperattività.

La maggior parte di coloro che soffrono di vescica iperattiva spesso non richiede assistenza medica nella convinzione errata che i disturbi del controllo della vescica siano un’ineluttabile conseguenza dovuta all’invecchiamento e che quindi sia inutile cercare di trovare un rimedio. Altre persone invece tacciono al loro medico tale disturbo per questioni di imbarazzo personale.

L’esame completo delle urine, l’urinocultura, l’esame citologico dell’urina e l’ecografia della vescica vengono consigliati per diagnosticare la vescica iperattiva e per escludere infiammazioni, infezioni o problemi come l’ipertrofia della prostata. La cistometria è un esame clinico che permette la misurazione della capacità della vescica e della pressione endovescicale. Con questo esame è possibile stabilire quando si avverte il primo stimolo di urinare. È utilizzata frequentemente per scoprire disturbi di minzione. L’esame consiste nell’introduzione nella vescica di una piccola sonda attraverso cui la vescica stessa viene progressivamente riempita con acqua mentre il medico controlla in quale momento la voglia di urinare diventa insostenibile.

Dopo un’attenta valutazione si può iniziare con una rieducazione della vescica, attraverso esercizi che hanno lo scopo di dominare lo stimolo allungando il tempo di resistenza. Possono essere utili anche esercizi per irrobustire il pavimento pelvico. Altrimenti, si può ricorrere a farmaci che agiscono riducendo le contrazioni, come ad esempio l’ossibutina, medicinale efficace ma attenzione al dosaggio perché ha effetti collaterali importanti, e la tolterodina che appare ben tollerata dall’organismo in generale.

Commenti (3)

  1. Dopo un intervento chirurgico soffro di vescica iperattiva il farmaco nn è stata la soluzione del mio problema,stò cercando qualche centro dove possa fare riabilitazione della vescica,ho 40 anni e questo problema mi crea grossi disagi. Grazie

  2. Io la notte mi sveglio sempre alle 3 per andare al bagno nn ne posso piu.
    Ho spesso piccole contrazioni involontarie al pene anche di notte, che posso fare?
    mi aiutate per favore? non ne posso piu

  3. Ciao Enrico, il primo passo da fare è una visita specialistica dell’urologo, poi tutto dipende dal tenore di vita, dall’età, dall’alimentazione, i fattori da valutare sono tanti. Potresti anche cominciare a parlarne con il medico di famiglia, senza vergognarti di raccontare dei tuoi disturbi, non c’è niente di imbarazzante. In bocca al lupo.

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