Obiettivo benessere: pizza al tacchino per i muscoli poco tonici

di Redazione 1

Preparata con farina integrale, verdure e carne bianca, la pizza al tacchino è fonte di carboidrati che forniscono energia e di aminoacidi essenziali che nutrono e tonificano i muscoli addominali, aiutano nel combattere il sovrappeso, contrastano lo stress. Si può mangiare sia a pranzo che a cena e si può abbinare a verdure cotte e crude, va considerato piatto unico.

Per concludere il pasto potreste bere una tisana preparata con 1 c. di tè di Giava in 1 tazza di acqua calda per 5 minuti. La pizza al tacchino è un piatto che apporta proteine nobili che ti fanno bruciare più calorie. Secondo una recente ricerca danese, la carne di tacchino è tra le più “dimagranti” se inserita in una dieta con apporto calorico moderato e se abbinato a cereali e abbondanti verdure.

Ricetta dietetica: pizza al tacchino – Piatto Unico – 245 kcal a porzione

Ingredienti per 4 persone
– 150 g di farina bianca e 200 g di farina integrale
– 25 g di lievito di birra
– 1 cucchiaino di sale
– 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
– passata di pomodoro q.b.
– 200 g di petto di tacchino appena dorato in padella

Preparazione
Disponi le farine a fontana. Sciogli il lievito in un bicchiere di acqua tiepida e versalo al centro della fontana. Unisci il sale, l’olio e impasta energicamente. Forma un panetto, coprilo con un panno e fallo lievitare per almeno 2 ore.
Stendi la pizza con il matterello, disponila in una teglia unta di olio e condiscila con passata di pomodori e carne a tocchetti.
Cuoci in forno già caldo a 250° per circa 15 minuti.

Un tocco in più per la pizza al tacchino
A piacere, spolverizza la pizza con rondelle di porro giovane o di cipollotto.

Commenti (1)

  1. Gentile redazione,
    l’articolo è molto interessante ma mi sorge qualche dubbio a riguardo del conteggio delle calorie che viene riportato.
    Nello specifico mi riferisco alle calorie apportate dalle farine.
    E’ noto che le farine durante la fermentazione subiscono delle trasformazioni che portano sia alla scomparsa di una parte dei carboidrati che alla trasformazione di una parte dei carboidrati e delle proteine.
    Difatti, gli zuccheri semplici contenuti dalle farine ed i zuccheri semplici derivati dalla degradazione dei carboidrati complessi (amido) da parte degli enzimi sono in parte trasformati dai lieviti in alcool ed anidride carbonica. l’alcool viene poi bruciato (contribuendo al caratteristico odore) eliminando definitivamente una parte delle calorie.
    Sapendo quanto sopra non si possono conteggiare le calorie che nominalmente le farine contengono in base al contenuto di carboidrati, proteine e grassi ma bisogna fare delle analisi e capire quanti carboidrati sono spariti.
    Va da se che più la fermentazione è intensa e/o lunga, più carboidrati verranno eliminati.
    Avete dati in merito?
    Saluti
    Dario

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