Lo yoga per smettere di fumare e per la fame nervosa. Le tecniche di rilassamento per affrontare il cambiamento.

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Lo yoga è una disciplina benefica non solo per i muscoli, ma anche per il benessere globale della persona. Lo yoga insegna a mantenere le corrette posture corporee, ma anche a ricercare l’ energia interiore. Più che una ginnastica o una filosofia, lo yoga è un modo di vivere. Alcuni lo praticano per sport, perchè rinforza e tonifica i muscoli; altri come terapia, perchè aiuta a far passare il mal di schiena. Lo yoga è utile per rilassarsi, perchè aiuta ad abbattere lo stress. Ma c’è chi lo usa anche per perdere peso e dimagrire (contro la fame nervosa e gli attacchi di fame), smettere di fumare, dormire meglio ¦ C’è uno yoga per tutti e va bene a tutti. Lo yoga si apprende solo da un maestro. Il termine yoga deriva dalla radice sanscrita “yug”, che significa unire, legare insieme: il corpo e l’anima, i muscoli e lo spirito. Significa anche riuscire, attraverso la respirazione, a controllare le emozioni e la volontà. In questo senso la tecnica yoga può aiutare a smettere di fumare o a controllare la fame nervosa, due decisioni che possono portare a stati di nervosismo o di ansia: lo yoga aiuta a correggere le cattive abitudini con le tecniche dolci di rilassamento. Una semplice tecnica di rilassamento può offrire la possibilità di estirpare i vizi comportamentali (come fumo e fame nervosa) e mettere in atto cambiamenti importanti e spesso difficili da realizzare. Le antiche tecniche di rilassamento indiane sono state ribattezzate con il nome di Yoga Nidra. A tali tecniche si ispira anche il Training Autogeno, ma le tecniche orientali si presentano più capaci ed affrontano anche altri aspetti che non riguardano solo il rilassamento fine a se stesso. Esse mettono in atto esperienze di risveglio dello stato dell’ attenzione, poi della consapevolezza e infine una indagine conoscitiva profonda, paragonabile a quella della meditazione. Uno di questi importanti aspetti è rappresentato dal “Sankalpa” (proposito), da esprimere al momento giusto, in relazione ad un cambiamento che si desidera mettere in atto.

La nostra vita è piena di tentativi di cambiamento il più delle volte caratterizzati dall’insuccesso. Bisogna infatti comprendere cosa succede e, in particolare, come funziona la nostra mente per affrontare nemici forti come le cattive abitudini. Ogni tentativo “andato in fumo” per smettere di fumare, fa di noi esseri caratterialmente deboli e fragili, e questa debolezza trova sicuramente ripercussione anche in altri aspetti della nostra esistenza. Attenzione quindi a mettere in atto tentativi solo quando si è abbastanza determinati e sicuri.

Ma come ragiona la nostra mente?
La mente umana si organizza per schemi: legge per buone tutte le abitudini acquisite (buone e cattive) e tende a difenderle. Anzi considera le “abitudini diverse” come nemiche. E’ per questa ragione che talvolta tendiamo a disprezzare chi fa le cose diverse da noi ed è per questa ragione che quando vogliamo cambiare diventa difficile. Basta pensare ad un fatto evidente: quando si inizia a fumare, si hanno delle difficoltà. Lo schema mentale di quel momento suggerisce che si sta facendo qualcosa di non corretto e viene impiegata la volontà necessaria andando addirittura contro natura per modificare quello schema e iniziare a fumare. Per smettere di fumare occorre altrettanta energia. Ma, a parte il fumo, ciò vale anche per gli altri aspetti del problema denominato “cambiamento”.
Le tecniche indiane partono da una scoperta : la mente quando è rilassata è meno reattiva e un proposito di cambiamento può passare le sue linee di difesa. Ciò significa che se un soggetto vuole operare una decisa scelta (proposito) di cambiamento, in profondo stato di rilassamento riesce ad esprimerla con maggiore forza interiore, e il cambiamento passa oltre le nostre difese mentali. Una volta che il proposito di cambiamento si trova al di là delle difese mentali, la mente è obbligata a produrre un nuovo schema in cui va a far parte il proposito di cambiamento che, se continuamente rinforzato, porta a sicura realizzazione. Bisogna tenere conto che, durante il periodo di assestamento, il soggetto trattato o che si autotratta, può stare un po’ male, o per lo meno non essere in perfetta forma. Non è difficile capire il perché: sta attuando un cambiamento.
Se una persona è fortemente turbata da “cattive abitudini” (come il fumo o la fame nervosa), senza aver trovato altre risorse per combatterle, può ricorrere alle tecniche di Yoga Nidra. Le pratiche procurano certamente più benefici se eseguite in ambiente idoneo come una scuola di Yoga, sotto gli occhi di un buon maestro.

La pratica dello yoga in questo senso permette di migliorare la qualità della vita. Il numero di praticanti cresce continuamente; in Italia lo yoga si è diffuso anche tra gli uomini, all’inizio restii a praticare una disciplina all’apparenza poco razionale. Oggi le proporzioni tra i praticanti maschi e femmine sono praticamente alla pari ed è cambiata la visione che si ha dello yoga.
Nella pratica ognuno è in grado di scoprire lo yoga: se si fa correttamente, già dalla prima volta si “sente” che il movimento non si svolge solo a livello fisico; la consapevolezza del proprio respiro, che si raggiunge attraverso le tecniche che vengono insegnate, permette di passare dai movimenti meccanici alla naturalezza del gesto, che procura una miglior stabilità nervosa, indice di equilibrio psico-fisico. Con la respirazione si acquista consapevolezza del proprio corpo; yoga dunque ginnastica del corpo e dello spirito insieme, per raggiungere benessere, equilibrio.

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