Che mangiare pesce fa bene è risaputo: il pesce è un alimento sano ricco di proteine e omega 3 (acidi grassi). Ma mangiando pesce, insieme agli omega3 che tanto fanno bene alla salute possono essere presenti anche dosi di mercurio. I benefici offerti dagli omega 3 all’ organismo sono superiori in valore assoluto ai danni imputabili all’ assunzione di mercurio (attraverso il pesce contaminato che finisce nel piatto). Ci sono però dei metodi per ridurre il rischio di assunzione di mercurio: è sempre meglio scegliere i pesci ritenuti più sicuri dalle indicazioni dell’ Environmental Defense Fund di Washington (Usa) e usare un metodo di cottura del pesce che mantenga alti gli omega 3. Ecco una classifica utile per la scelta tra i diversi tipi di pesce sulla base del loro contenuto di proteine, omega 3 e rischio di inquinamento.
ALICI: grondano di omega 3 e vivono così poco che gli inquinanti non fanno in tempo a depositarsi nelle loro carni; fritti hanno troppi grassi, meglio quindi mangiarli arrosto. Contengono 3150 mg di omega 3 a porzione, 25,2 g di proteine a porzione, un rischio di inquinamento basso.
BRANZINO: il suo apporto di ferro (30 mg a porzione) fa circolare meglio l’ ossigeno per il corpo, aiutando muscoli e cervello a girare al massimo, un pò inquinato però. Contiene 950 mg di omega 3 a porzione, 26,6 g di proteine a porzione, un rischio inquinamento medio.
MERLUZZO: un etto e mezzo garantisce un’ iniezione da 0,12 mg di riboflavina, la vitamina B2 famosa perchè favorisce una vita delle cellule più lunga. Contiene 276 mg di omega 3 a porzione, 25,5 g di proteine a porzione, un rischio di inquinamento da mercurio medio.
TROTA DI ALLEVAMENTO: rifornisce di tutti i nutrienti che servono alla modica cifra di 118 calorie per etto, e con una quantità di metalli pesanti tra le più basse registrate. Contiene 1396 mg di omega 3 a porzione, 30 g di proteine a porzione, un rischio di inquinamento basso.