A volte un semplice mal di gola che però non passa può avere cause insospettabili, come un’ infiammazione della tiroide. In casi come questi si avverte un dolore un pò diverso dal classico fastidio durante la deglutizione, e ci sono altri sintomi caratteristici. Se è presente un mal di gola che non passa, esistono diversi tipi di test per vederci chiaro. Quando più che un dolore si avverte un’ irritazione, il fastidio va e viene, si ha la sensazione di qualcosa fermo in gola che spinge a deglutire o a schiarirsi la voce, può trattarsi di un’ allergia. I pollini, ma anche gli acari della polvere e il pelo degli animali possono indurre l’ organismo a rilasciare sostanze infiammatorie (come l’ istamina) che provocano fastidio e prurito alla gola. Il mal di gola in questo caso è accompagnato da raffreddore con muco acquoso, starnuti e prurito al naso e agli occhi. Se il problema dura più di sette-dieci giorni, è bene prenotare una visita dall’ allergologo. Lo specialista farà un pick test: un esame che inocula sotto pelle, senza dolore, le sostanze che possono dare problemi. Se c’è un’ allergia la pelle si arrossa e si gonfia e il medico può prescrivere antistaminici che aiutano a tenere sotto controllo i sintomi dell’ allergia. Se invece più che un mal di gola si avverte un forte bruciore come se si fosse venuti a contatto con una sostanza irritante, e se il disturbo si ripete soprattutto di notte, può essere dovuto al reflusso gastroesofageo. In chi ne soffre c’è una specie di muscolo all’ entrata dello stomaco che non funziona bene e che consente alle sostanze acide di risalire più facilmente verso l’ esofago e la gola, soprattutto quando si sta sdraiati. Spesso il bruciore non è solo alla gola ma anche allo stomaco e dietro lo sterno, in più può esserci la tosse. Se il disturbo dura più di dieci giorni oppure se si ripresenta più di una volta ogni due mesi, meglio parlarne al medico che indicherà i farmaci che aiutano a digerire meglio.