Gli edulcoranti o dolcificanti sono additivi alimentari. Contrariamente agli zuccheri, sono composti sintetici e hanno un valore nutrizionale trascurabile o nullo (oltre ad essere privi di calorie). I dolcificanti vengono eliminati completamente dall’organismo; possono essere conservati per lunghi periodi senza deperire o perdere il loro potere dolcificante; non hanno effetti cariogeni (non provocano la carie) e non modificano i valori glicemici e insulinici dopo la digestione. Grazie a queste proprietà sono impiegati per la preparazione di prodotti dietetici come alimenti per diabetici e prodotti light.
I dolcificanti più diffusi sul mercato sono la saccarina (E954), il ciclamato (E952), l’aspartame (E951) e l’acesulfame-K (E950).
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Yogurt: un vasetto di salute
Già negli anni sessanta lo yogurt cominciava a conquistare il cuore delle famiglie italiane. Oggi la scelta è ampia: magro, intero, alla frutta, ai cereali….e qualsiasi vasetto andremo a comprare, non sbaglieremo mai.
Si, perché, in qualsiasi versione lo si scelga, lo yogurt rimane un fortissimo alleato per la nostra salute: dal punto di vista nutrizionale è un alimento completo e bilanciato, con proteine di alto valore biologico e zuccheri facilmente assimilabili. Anche il calcio, di cui il latte è ricco, è meglio assimilabile grazie all’azione dei batteri che lo trasformano in lattato di calcio. Quando alle vitamine, i fermenti regalano una marcia in più a quelle del gruppo B, importanti per il funzionamento del sistema nervoso, e all’acido folico, prezioso in gravidanza.
Sono i fermenti a rendere speciale questo alimento, ma hanno un punto debole: purtroppo raramente riescono a superare la barriera acida di succhi gastrici e così arrivano ormai decimati dove servirebbero, e cioè nell’intestino. E’ per cercare di ovviare a questo problema che la ricerca ha individuato una nuova famiglia di superfermenti, i cosiddetti probiotici.
L’ABC del Mangiar Sano
L’alimentazione e lo stato di nutrizione influenzano in maniera determinante tutte le fasi dell’esistenza di un individuo e sembrano avere un ruolo importante nello scandire i fenomeni dell’invecchiamento nonché nel prevenire, o almeno limitare, la comparsa di patologie.
Il carico sopportato dagli organi sembra avere un ruolo preminente: maggiore è il carico (cioè il nostro peso corporeo), più veloci sono l’usura e i cambiamenti legati all’età. Tale affermazione è stata validata da numerose osservazioni circa il ruolo svolto dall’aumentata introduzione di cibo, da elevati valori di glicemia e da alti valori di pressione arteriosa sui fenomeni dell’invecchiamento.
L’alimentazione deve essere equilibrata in senso sia qualitativo, che quantitativo. L’ideale sarebbe mangiare di tutto ma con moderazione.