Gli estratti di alcune piante indiane rallenterebbero i sintomi della Sla e dimostrarlo è uno studio di un gruppo di ricerca interdisciplinare dell’Università di Cagliari pubblicato sulla rivista Scientific Reports. La Sla – sclerosi laterale amiotrofica – è una malattia molto grave che colpisce le cellule cerebrali preposte al controllo dei muscoli, compromettendo progressivamente i movimenti della muscolatura volontaria.
Stando a quanto affermato dal team di ricerca italiano, alcuni estratti di piante indiane potrebbero rallentare l’avanzare della malattia. Gli studiosi hanno studiato gli effetti e le proprietà della Withania somnifera e dalla Mucuna pruriens, piante impiegate da secoli dalla medicina tradizionale indiana (Ayurveda). Anna Liscia, ordinario di Fisiologia dell’Ateneo del capoluogo sardo che ha condotto la ricerca, ha affermato:
Lo studio è stato effettuato con l’impiego del moscerino della frutta, la Drosophila melanogaster che, grazie alla comune presenza di geni e a una simile organizzazione e modalità cellulare di funzionamento col sistema nervoso umano, costituisce un potente modello traslazionale per lo studio delle basi biologiche di malattie neurodegenerative attualmente senza cure quali la Sla. In accordo con i clinici coautori dell’articolo questi risultati potrebbero aprire nuove strade nell’affrontare trattamenti alternativi di questa e di altre malattie simili
Troppo presto dunque per gridare vittoria, ma senza dubbio lo studio condotto in Italia può aprire nuovi importanti scenari per il trattamento di una malattia che ad oggi, purtroppo, non è ancora curabile in via definitiva.
Ti potrebbe interessare anche:
► ICE BUCKET CHALLENGE E SLA: QUANTO HA RACCOLTO L’ITALIA?
Foto | Thinkstock