Malattie sessualmente trasmissibili, via al progetto La ragnatela di Venere

di Redazione Commenta

La ragnatela di Venere è un progetto pensato per gli adolescenti, per metterli al corrente delle malattie sessualmente trasmissibili, in un’età in cui l’esplorazione, anche sessuale, è del tutto fuori controllo. I ragazzi, in fondo, esplorano il sesso e lo fanno anche senza conoscerne spesso le conseguenze. 

Non vogliamo essere bacchettoni ma vogliamo invitare alla prudenza i ragazzi, vogliamo dimostrare loro che tutto è possibile, anche fare sesso senza ammalarsi. Per questo parliamo dell’ottimo progetto La ragnatela di Venere rivolto agli adolescenti. Anche se al momento non risulta alcun sito ufficiale del progetto, c’è però una community già attiva su Facebook. Ed è propri sul profilo social in questione che leggiamo quanto segue:

“La ragnatela di Venere: giovani, web e salute ” vuole essere una finestra, un veicolo per la pubblicazione di articoli scientifici, video, foto, aforismi o semplicemente messaggi educativi e positivi sugli stili di vita e sulle infezioni trasmissibili sessualmente per gli adolescenti ed i giovani d’oggi. Un team di dermatologi, psicologi ed educatori la utilizzeranno per stimolare,condividere, interagire con gli adolescenti, ricordare eventi e i progetti futuri e per rispondere alle domande eventualmente inviate in posta privata dai giovani.
TEAM
DERMATOLOGI : Claudia Capasso, Valentina Dente, Paola Donofrio , Elisabetta Fulgione, Stefania Luciano, Massimiliano Nino, Orsola Rescigno, Orlando Zagaria
PSICOLOGI : Raffaella Aruta, Anna De Rosa, Teresa Di Cicco
COORDINAMENTO e COMUNICAZIONE: Daniela Farina, Maria Laura Mincione, Filomena Pagano, Serena Poggi

Maria Triassi direttore del dipartimento di Sanità pubblica, Università degli studi di Napoli “Federico II” spiega in relazione al progetto che il pericolo non è rappresentato soltanto dall’Aids ma anche da altre malattie quali la sifilide. Patologie virali per le quali occorre fare educazione sanitaria anche nelle scuole. Va detto ai giovani, in sostanza, che i rapporti non protetti possono essere molto pericolosi. Niente allarmismo ma tanta prudenza.

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