Utero in affitto, ecco la storia del primo tentativo italiano

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Si parla tanto di utero in affitto oggi e lo si fa alimentando la polemica rispetto alle scelte dell’ex governatore pugliese Niki Vendola. Invece anche in Italia non siamo di fronte ad una prima volta, perché 20 anni fa ci siamo già trovati di fronte al dilemma. 

Parlando in conferenza stampa alla Camera durante la presentazione di una proposta di legge dell’associazione Luca Coscioni sulla ‘gestazione per altri’, Novella, la prima donna in Italia a portare all’attenzione di tutti il problema dell’utero in affitto, ha raccontato la sua storia, riportata dall’Adnkronos:

“La più grande e tenera storia d’amore. A 23 anni ho avuto una gravidanza naturale con mio marito – ha raccontato Novella – ma purtroppo ho perso il bambino al termine della gestazione e mi hanno asportato l’utero. Mia madre mi ha detto: ora ci penso io. E sono stata la prima in Italia a tentare con la maternità surrogata. Mia mamma ha fatto 4 tentativi per aiutarmi, utilizzando i nostri embrioni: due gravidanze purtroppo sono terminate dopo qualche settimana e altri due tentativi non hanno dato luogo a una gestazione. Poi sono cominciati gli attacchi da più parti – prosegue – ci chiamavano ‘demoni’, ci insultavano. L’Ordine dei medici ci ha vietato di proseguire. Ma le persone che ci stavano attorno ci sostenevano, lo consideravano un atto d’amore e la mia mamma veniva chiamata con affetto ‘incubatrice’. Si è offerta anche mia sorella di aiutarmi, ma era troppo giovane. Abbiamo lasciato stare. Avere un bimbo era il mio sogno fin da piccola – ha raccontato – per una donna è un completamento. Vorrei ci potesse essere qualcuna in grado di aiutarmi in questo.

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