La Dieta Paleo

di Redazione Commenta

Avete mai pensato di mangiare come i cavernicoli? C’è chi lo fa, per dimagrire, per prevenire le malattie, per allontanare qualche disturbo particolare, ma vediamo meglio in cosa consiste la Paleo Dieta.

Come suggerisce il nome stesso, paleo, questa dieta consiglia di mangiare come milioni di anni fa, prima ancora che subentrasse l’agricoltura e l’allevamento del bestiame. Quindi niente pasta, pane, riso, zero cereali, niente patate, legumi, latticini,  sì invece alle verdure a foglia, frutti, noci, semi, ovviamente per chi volesse sono ammessi gli insetti, e soprattutto tanta carne.

In questa versione piuttosto rigida, cereali, legumi e latticini sono da evitare perché fanno riferimento ad un periodo successivo, introdotti in tempi relativamente recenti nell’alimentazione. Va da sé che sono banditi zuccheri e sale raffinati, grassi idrogenati e così via.

Il principio è che siamo ancora geneticamente legati alle abitudini alimentari degli albori dell’umanità, e che dunque assecondando i nostri geni non potremmo che stare meglio. Questa dieta ha trovato molti adepti ma anche molti detrattori, il primo appunto che viene fatto (e che non depone certo a suo favore) è che nel Paleolitico l’età media arrivava forse a 25 anni e i critici aggiungono che, proprio perché morivano presto, i paleolitici non facevano in tempo a sviluppare gravi malattie dei tempi moderni.

L’altra critica è che questa dieta presenterebbe un’ alta percentuale di colesterolo e grassi. L’appunto che si fa è che certamente questa dieta non è sostenibile, se tutto il mondo mangiasse così tanta carne il piatto rimarrebbe presto vuoto, per non parlare delle conseguenze in fatto di consumo di acqua ed emissioni.

Va detto inoltre che l’uomo di oggi non fa certo la stessa attività fisica dell’uomo delle caverne. Insomma ci sono diverse critiche mosse a questo regime alimentare, tuttavia la tendenza è di prendere qualcosa di buono da questa dieta (cibi non trattati o elaborati, tanto esercizio fisico, poco sodio e più potassio, grassi buoni) e tralasciare gli aspetti discutibili che si sono evidenziati.

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