Frutta secca: come assumerla

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La frutta secca comprende tutti quei semi oleosi  come noci, mandorle, nocciole, pinoli e pistacchi. Per essere precisi si tratta di frutta grassa, che si differenzia dalla quella zuccherina che comprende frutta essiccata come mele, albicocche, prugne, fichi o datteri. 

La frutta secca oleosa è molto ricca di fibre  ed acidi grassi mono e polinsaturi (omega 3 e omega 6), ha quindi proprietà adatte a prevenire diverse patologie come il diabete, l’ipercolesterolemia o altre patologie di tipo infiammatorio come l’artrosi.

È bene come in tutte le cose saperla assumere nelle quantità giuste. La frutta secca, infatti, è piuttosto calorica e quindi il consumo quotidiano deve essere moderato, si sa che una nocciola tira l’altra.

Tenendo conto che circa 100 grammi di frutta secca apporta dalle 600 alle 700 calorie sarà bene assumerne dai 20 ai 30 grammi al giorno.  Nel caso di una diete ipocalorica bisognerà limitare l’apporto di altri cibi ricchi di grassi saturi animali come, ad esempio, i formaggi o le carni rosse.

È un alimento molto versatile, quindi può essere consumato a colazione, ad esempio con lo yogurt e i cerali, a pranzo nelle insalate, o a cena qualche seme a fine pasto.

Preferire sempre la frutta secca con guscio, non solo perché a differenza di quella già sbucciata è completamente naturale, senza antiossidanti, ma anche perché dover star lì ad aprirla manualmente aiuta a non eccedere nel consumo.

La frutta secca a guscio, in quanto bomba energetica, è molto consigliata per chi pratica sport, avendo tra le altre qualità, quella di  aiutare il benessere del nostro cuore.

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