Blue zones: i luoghi più longevi

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Avete mai sentito parlare delle blue zones? Le blue zones sono quei luoghi in cui si vive di più e sono Sardegna, Okinawa, Ikaria, Loma Linda, Costa Rica ed in comune hanno alcune caratteristiche molto importanti fra cui il fatto di essere molto attivi (questo per via del tipo di territorio, particolarmente scosceso) ma anche di mangiare molta frutta, verdura e cereali. Non solo; in queste zone del mondo non si fuma, la famiglia riveste un ruolo fondamentale. Purtroppo però, come ricordato da Roberto Bernabei, direttore dei Dipartimento di geriatria del Gemelli di Roma e presidente di Italia Longeva (italialongeva.it) e che ha preso parte al Congresso nazionale di geriatria e gerontologia

Ma il resto del mondo non è così e non lo sarà mai

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I giovani oggi hanno una probabile aspettativa di vita di 100 anni e le nazioni, tutte, si troveranno a fare i conti con questo dato. Solo se i futuri nonni saranno il più possibile in salute e autosufficienti, gli Stati e i sistemi sanitari nazionali riusciranno a garantire una assistenza utile e ragionevole. Ma cosa possiamo fare noi oggi per garantirci una longevità di qualità, che non è un dono, ma si conquista?

Italia Longeva ha stilato delle regole capaci di garantire una vita non solo longeva ma anche di qualità; ricordiamo ad esempio che è molto importante prestare attenzione all’alimentazione e fare in modo che sia il più possibile corretta. E’ bene poi ricordare che le sostanze stupefacenti così come fumo e alcol possono avere effetti molto deleteri soprattutto a lungo termine e che quindi andrebbero eliminate; è invece fondamentale camminare.

Invecchiare il più possibile in salute iniziando sin da giovani a prendersi cura del corpo partendo dall’alimentazione fino ad arrivare all’attività fisica che deve essere il più possibile costante; se pensiamo che il numero delle persone obese è in aumento (e questo anche tra i più giovani) direi che di strada da fare ce n’è ancora parecchia. Tuttavia anche le istituzioni devono fare qualcosa iniziando a costruire più strutture ad hoc in grado di ospitare anziani anche non autosufficienti con personale specializzato.

Photo Credits| Jared Wong su Flickr

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